La Nostra Famiglia, la RSU: sfilata elettorale indegna della ministra leghista Alessandra Locatelli

Il tour lecchese del ministro alla disabilità Alessandra Locatelli, iniziato nel pomeriggio nel capoluogo con tappa in Municipio e in tre strutture cittadine, si è chiuso ieri - domani è già previsto un bis tra Lierna e Calolziocorte - alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini, realtà della quale l'esponente del Governo, già parte della Giunta Fontana in Regione, è "amica" da tempo.

Il Ministro in Municipio a Lecco

"Vi prendete cura del bambino a 360 gradi, con la ricerca, la cura, la riabilitazione e l'inserimento sociale. Siete un modello di lavoro e una risorsa per il Paese" ha detto l'ospite rivolgendosi alla delegazione che l'ha accolta, dopo aver ricevuto un dono da parte di due piccoli degenti.
L'arrivo della delegata dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, a ridosso delle regionali, con candidati consiglieri al seguito, non è però stato accolto con lo stesso entusiasmo dalla RSU.

L'arrivo del Ministro alla Nostra Famiglia


"La ministra Locatelli ha visitato la nostra struttura di Bosisio Parini, nell'ombra, senza rumore per la solita litania di visite della campagna elettorale. Come al solito una certa politica si appropria dei meriti delle lavoratrici e lavoratori dell'ente, quella stessa parte politica che a livello regionale è sorda al grido di dolore di centinaia di lavoratori che da 16 anni non ricevono aumenti contrattuali. Riteniamo - esplicita la RSU della Nostra Famiglia di Bosisio, Ponte Lambro e Lecco, non nuova a battaglie in tema di salario - indegno questo comportamento, lesivo della dignità di chi lavora sempre dalla parte dei più piccoli: l'eccellenza di cui si vantano non è loro merito, anzi. Chiediamo alla Signora ministra e alla giunta regionale uscente di mettersi una mano sulla coscienza, a tutela delle cure dei pazienti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Associazione, e di riconoscere l’obbligo per tutte le strutture sanitarie convenzionate con il SSR di applicare il CCNL della Sanità pubblica: il lavoro dei dipendenti privati deve essere retribuito con la stessa dignità del pubblico impiego, per contrastare l’inflazione per noi galoppante e il costo della vita ormai insostenibile. Ci riserviamo di attuare tutte le forme di mobilitazione financo a prendere posizione al nostro interno sulle prossime elezioni regionali. L’interesse pubblico non può essere messo in discussione da logiche poco chiare: pertanto riteniamo di dover essere chiari noi, pur mantenendo la nostra autonomia politica su chi è dalla nostra parte e chi no, facendo nomi e cognomi".
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