Fumagalli: il gen.Rapetto della GdF ha incontrato gli studenti
Il generale Rapetto durante l'incontro ''a distanza'' con i ragazzi
L'incontro, pensato per le classi quinte, si inserisce nel percorso di educazione civica Informazione e disinformazione, previsto dal curricolo verticale di educazione civica dell'Istituto.
Il generale ha creato e comandato per undici anni il GAT Gruppo Anticrimine Tecnologico delle Fiamme Gialle divenuto poi Nucleo Speciale Frodi Telematiche ed è stato il protagonista di una delle pagine della storia della lotta al crimine informatico. Nel 2001, infatti, con i suoi ragazzi ha catturato gli hacker che erano riusciti a penetrare nei sistemi informativi del Pentagono e della Nasa. Un'infinità di successi investigativi che gli sono valsi il soprannome di "sceriffo del web".
Durante il suo primo intervento, pur trattando tematiche complesse legate all'origine della tecnologia, alla sua evoluzione all'uso consapevole del web e alle sue conseguenze l'ospite è riuscito a catalizzare l'interesse, la curiosità e l'attenzione degli studenti che giorno per giorno sono fagocitati dai loro smartphone o dai loro computer senza conoscerne i pericoli e le insidie. Rapetto ha più volte sottolineato il ruolo che svolge internet nel campo dell'informazione, soffermandosi su come questo strumento comunicativo presenti punti di forza ma soprattutto di criticità e su come abbia amplificato le manovre di cyberbullismo creando tecniche di estromissione ed esclusione da qualunque contesto telematico e dei problemi di prevaricazione e disagio che vivono molti giovani che non sono più in grado di confrontarsi o relazionarsi, se non attraverso questi strumenti che hanno sdoganato un linguaggio volgare, incontrollato, tanto che chi scrive sembra essere affetto dalla Sindrome di Tourette.
Molte le domande dei ragazzi, interessati a conoscere i rischi e le potenzialità nell'utilizzo della rete, individuare i comportamenti corretti, utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca o svago, conoscere le procedure di utilizzo sicuro e legale delle reti informatiche e quali particolari accorgimenti utilizzare per evitare di cadere nella trappola delle fake news. Il nostro ospite ha cercato di rispondere ai dubbi e soprattutto ha dispensato alcuni consigli per evitare di cadere in una delle tante trappole che sono nascoste sui siti internet o ci arrivano attraverso la posta elettronica e WhatsApp. Inoltre, Rapetto ha sottolineato come la nostra condotta, le aggressioni virtuali e le immagini rimangono tracciabili e rintracciabili nel tempo in veri e propri archivi; proprio per questo ha invitato i ragazzi a riflettere sulle ricadute che il loro comportamento, a volte superficiale, può avere sulla comunità.
Infine, ha chiesto anche ai genitori e agli insegnanti di lavorare sulla consapevolezza: la decisione di condividere online e offline notizie, immagini e video deve essere presa con responsabilità, perché condividere del materiale ti trasforma in un ambasciatore inconsapevole degli interessi di qualcun altro. Sul finire dell'incontro la prof.sa Messina ha ringraziato il dirigente Renzo Izzi e naturalmente il relatore.