Oggiono: alle medie musica e poesie per ricordare la Shoah

Nella mattinata di venerdì 27 gennaio gli alunni delle classi terze della scuola secondaria "Marco d'Oggiono" hanno celebrato la Giornata della Memoria con un saggio giunto al termine di un percorso lungo formativo pensato appositamente per questa ricorrenza.
L'Istituto - che ha un indirizzo musicale - ha valorizzato lo studio di alcune musiche legate alla cultura ebraica. Un percorso che ha condotto gli studenti ad approfondire i testi musicali e a interpretarli in un saggio che li ha visti suonare in un concerto proprio nella mattinata di venerdì.

"Gli alunni hanno approfondito, con la guida dei docenti, aspetti differenti" ha spiegato Paola Candiano, docente coordinatrice del progetto precisando: "c'è stato un lavoro di ricerca per le musiche, in particolare le "ninne nanna" che le madri ebrei cantavano ai bambini destinati alle camere a gas, per alleviare la loro sofferenza e distrarli".

Unitamente allo studio della musica, gli alunni hanno anche avuto modo di approfondire alcune poesie e testi della stessa tradizione ebraica che sono stati letti e interpretati nelle pause del concerto. Fra le diverse letture vi sono stati anche degli scritti di due deportati: Primo Levi e la Senatrice Liliana Segre.

 "Sono state condotte delle ricerche storiografiche e di raccolta delle testimonianze. I ragazzi hanno poi, sabato mattina, dato voce ad alcuni delle persone perseguitate e deportate nei lager leggendo i loro scritti" ha spiegato la professoressa Candiano. Anche gli studenti delle classi seconde hanno preso parte al progetto approfondendone alcuni aspetti e mettendo a dimora nel giardino alcuni bulbi proprio come un simbolo della necessità di "coltivare la memoria".

"Uno degli aspetti che li ha colpiti molto - ha proseguito la docente - è stata l'indifferenza nel contesto dell'epoca, si sono chiesti come sia potuto avvenire tutto questo nell'indifferenza".
Un percorso, quello di approfondimento dell'Olocausto, che è iniziato dopo il rientro dalla pausa delle vacanze natalizie ed è durato circa un mese coinvolgendo diversi docenti che si sono impegnati nelle attività di ricerca con i propri alunni. Uno studio di un fenomeno storico decisamente non semplice, tanto più se affrontato da dei ragazzi giovani, ma che ha dato ottimi risultati.

 "Gli alunni hanno dimostrato grande sensibilità, consapevolezza e apertura" ha ricordato Candiano sottolineando: "sono stati responsabili nell'affrontare questo tema con il dovuto rispetto, la loro risposta è stata molto buona e hanno dato un forte messaggio volto a coltivare la memoria per essere consapevoli e concretizzare un mondo in cui non ci siano discriminazione e odio ma valori come giustizia e fratellanza sostenuti soprattutto dai giovani".

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