Casatenovo, Vismara: il giudice 'si riserva' sull'esecutività del decreto ingiuntivo promosso da Intesa. Si resta in attesa

Il Tribunale di Lecco
Sul futuro di Vismara resta pendente una vera e propria ''spada di Damocle''. L'udienza civile fissata stamani in Tribunale a Lecco non ha infatti fornito - almeno per il momento - una risposta definitiva in merito all'esecutività del decreto ingiuntivo di pagamento promosso da Intesa San Paolo.
Dopo aver ascoltato i legali dell'azienda alimentare casatese e quelli del colosso bancario, il giudice Dario Colasanti si è infatti riservato; la scelta di rinviare la propria decisione risiede probabilmente nella volontà del Tribunale di sviscerare oltremodo la complessa questione che sta preoccupando non poco i circa 160 lavoratori del salumificio con sede a Cascina Sant'Anna e le loro famiglie. Già coinvolta in un lungo e complesso percorso concordatario, la società ha subito sul finire dell'anno un altro scossone, dovuto appunto all'azione esecutiva intrapresa dalla realtà finanziaria che ha promosso un decreto ingiuntivo (del valore di svariati milioni di euro) nei confronti dell'azienda alimentare; quest'ultima a sua volta ha presentato un'opposizione in sede giudiziaria per poter sospendere i tempi di esecutività dello stesso. Su questo punto il giudice - dopo aver acquisito le posizioni delle parti prendendone atto - si è riservato, rinviando la decisione ai prossimi giorni (le tempistiche infatti non sono al momento note ndr).
''In relazione alla riserva assunta dal giudice Dario Colasanti relativa al decreto ingiuntivo di pagamento da parte del Tribunale di Lecco - si legge in una nota diffusa per conto dell'azienda - Vismara, difesa dagli avvocati Sido Bonfatti e Sabrina Dazzi del foro di Modena, resta fiduciosa dell'operato della Magistratura, a prescindere dalla conferma o sospensione dell'esecuzione, in virtù delle trattative in corso che restano prioritarie''.
Considerato l'esito dell'udienza odierna e la mancanza di una decisione assunta dal Tribunale, Intesa San Paolo - da noi contattata - ha voluto ribadire la posizione già espressa lo scorso dicembre: ''pur avendo ottenuto il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo nei confronti di Vismara, la Banca non ha avviato alcuna azione esecutiva contro la società, pur avendone diritto, e ha anzi dichiarato nella causa pendente che non agirà fino a che il Tribunale di Lecco non avrà deciso l'istanza di sospensione di Vismara''.

''La dichiarazione di Intesa Sanpaolo esclude, fino alla sua decisione, qualsiasi pericolo di danno nei confronti di Vismara e dei suoi stakeholders, compresi i dipendenti'' prosegue la nota del 22 dicembre scorso confermata quest'oggi dall'ufficio stampa di Intesa. ''Per quanto noto non risultano depositate istanze di fallimento o di liquidazione giudiziale di Vismara''.
Non resta che attendere la decisione del giudice una volta sciolta la riserva. Intanto anche la politica si è mossa a tutela del salumificio e dei suoi lavoratori. Negli scorsi giorni il sindaco Filippo Galbiati ha scritto infatti una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e alla collega Alessandra Hofmann (presidente della Provincia di Lecco) per mantenere alta l'attenzione sull'azienda, i cui volumi produttivi sono addirittura aumentati, ma il cui futuro resta appeso ad un filo stante la debolezza finanziaria del Gruppo Ferrarini, di cui Vismara come noto fa parte.
G. C.
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