Il Sottosegretario Frassinetti (FDI) visita il Molinatto. ''Si punti su educazione e sapere''
"L'educazione richiede cura e attenzione". Sono queste le parole con cui Monica Riva, direttrice del campus Molinatto ha aperto l'incontro a tema istruzione svoltosi questa mattina. Ospite l'onorevole Paola Frassinetti, Sottosegretario all'Istruzione e al Merito, accompagnata dal consigliere comunale di Lecco, Giacomo Zamperini, candidato per Fratelli d'Italia alle prossime elezioni regionali.
A destra il Sottosegretario Frassinetti al suo arrivo a Oggiono
Fra le diverse tematiche affrontate durante la tavola rotonda, centrale il tema dell'inclusività scolastica. Cosa significa rendere la scuola realmente inclusiva? È l'interrogativo filo conduttore degli interventi che si sono susseguiti. Gli ospiti hanno infatti evidenziato la centralità di un approccio ed una pratica sociale, un paradigma che partendo dal modello dell'integrazione metta il soggetto al centro dell'azione educativa e ne ascolti i reali bisogni. Un contesto scolastico che sia davvero di sostengo e di confronto per le situazioni più delicate.
A destra Giacomo Zamperini, candidato alle regionali per Fratelli d'Italia
''Al di là delle problematicità dei singoli casi concreti mi preme fare una premessa: credo sia fondamentale partire dal presupposto che la scuola debba mantenere il suo ruolo primariamente educativo, senza sfociare in derivazioni estremizzate di tipo psicologico e pedagogico. Certamente il ruolo di queste figure è fondamentale, ma la scuola deve rimanere il centro della conoscenza e del sapere, nelle sue diverse declinazioni. Purtroppo oggi dobbiamo fare i conti con un decadimento dei saperi fondamentali, della capacità di lettura, scrittura e comprensione. Sono dati, questi, dai quali non possiamo prescindere, al contrario porli al centro della riflessione'' ha detto il Sottosegretario, sottolineando l'importanza di continuare a mantenere la scuola centro dell'educazione e del sapere, e solo successivamente prevederne la declinazione nel campo della tecnica, e dunque della competenza, che interessa il mondo del lavoro.
Nel corso del processo educativo ritiene poi fondamentale dare ai ragazzi la possibilità di comprendere le proprie abilità e propensioni, anche su campi più vasti della stretta didattica, senza però sostituire quest'ultima. "C'è attualmente un filone di scuola progressista che ritiene sia essenziale una scuola estremamente tecnicistica di stampo aziendalista; io credo che questo non spetti alla scuola. La scuola deve rimanere distinta dal lavoro, deve fornire tutti gli strumenti per poi permettere ai giovani di avvinarsi al mondo del lavoro competente e preparato" ha aggiunto, concentrandosi su una prospettiva di visione del mondo scolastico, senza declinare tutte le problematiche di intervento che, come ha ricordato, sono purtroppo molteplici.
Giacomo Zamperini ha posto in evidenza le molteplici difficoltà con cui giornalmente l'istituzione scuola deve fare i conti: un mercato del lavoro in continua evoluzione, richiesta di competenze sempre crescente ed un approccio dei giovani certamente mutato rispetto al passato.
''La cultura del lavoro è cambiata, molti giovani preferiscono stare a casa, non aggregarsi e non lavorare. Sicuramente il periodo emergenziale che abbiamo vissuto ha messo in luce nuove fragilità, di cui dobbiamo farci carico. Dobbiamo affrontare il pre ed il post scuola, con uno sguardo più attento verso le situazioni più problematiche. Gli strumenti ci sono, vanno però usati in un'ottica di sostegno verso alunni e le stesse famiglie.
Di fronte a realtà come questa che, seppur con le difficoltà che oggi interessano anche il mondo delle scuole paritarie, offre un servizio eccellente sul territorio non si può che complimentarsi con chi ogni giorno dedica impegno e passione. L'obiettivo è che anche le strutture pubbliche raggiungano questo livello, un servizio che sia eccellente e all'altezza del mondo del lavoro'' ha aggiunto, sottolineando il ruolo delle istituzioni pubbliche quali ricettori delle problematiche delle scuole del territorio.
Presenti all'incontro anche Giampiero Redaelli, presidente nazionale Federazione Italiana scuole materne, e Gianni Menicatti, membro della Fondazione Don Giovanni Brandolese. ''Crediamo che con questo governo ci siano buone premesse, una particolare attenzione al mondo della scuola che permette di istaurare un dialogo costruttivo. Le problematiche sono diverse, ma l'obiettivo è promuovere un'azione educativa in un'ottica globale, che non interessi dunque solo il mondo scuola, ma tutto il contesto sociale, per trovare la sinergia che permetta di raggiungere traguardi importanti. Non è certamente un obiettivo di breve termine, ma è importante strutturare un'azione sul lungo periodo'' ha aggiunto in chiusura Redaelli.
Sa.A.