Casatenovo, 'Vismara': respinto il ricorso sull'esecutività del decreto ingiuntivo di Intesa. E ora resta l'incertezza sul futuro
Il salumificio Vismara di Casatenovo
Nelle scorse ore il giudice Dario Colasanti ha sciolto la riserva in merito all'udienza svoltasi la scorsa settimana, non accogliendo - di fatto - il ricorso dell'azienda del gruppo Ferrarini.
''Vismara difesa dal Prof. Avv. Sido Bonfatti prende atto della conferma della provvisoria esecuzione da parte del Tribunale che prefigura un nuovo scenario tra le parti. L'esito odierno infatti, si inserisce in un più ampio dialogo, in virtù delle trattative in corso che restano prioritarie'' la nota diffusa dal gruppo Ferrarini in questi minuti.
Una notizia che - forse attesa ma di certo non auspicata - sta destando qualche preoccupazione fra i lavoratori del salumificio casatese; il timore infatti è che la sentenza possa avere dei riflessi sul concordato Vismara, omologato dal Tribunale di Reggio Emilia nell'aprile 2021, e dunque sulle sorti aziendali.
Il futuro della realtà alimentare trasferitasi una decina di anni fa dal centro paese a Cascina Sant'Anna (località Campofiorenzo) resta più che mai incerto, nonostante si stiano registrando picchi di produttività notevoli. Proprio in questi giorni infatti, le sigle sindacali hanno aperto un confronto con i vertici societari per questioni legate all'organizzazione del lavoro, che non manca affatto. Al contempo tuttavia, sul destino del salumificio casatese - da sempre punto di riferimento per l'economia locale - pende una vera e propria ''spada di Damocle''.
''Devo ringraziare i lavoratori che nonostante la situazione difficile hanno sempre dimostrato serietà e attaccamento all'azienda, senza risparmiarsi'' le parole di Stefano Bosisio di Fai Cisl Mbl che insieme ai colleghi di Flai Cgil e Uila Uil sta monitorando la delicata vicenda.
Già coinvolta nel lungo e complesso percorso concordatario, la società casatese ha subito sul finire dell'anno un altro scossone, dovuto appunto all'azione esecutiva intrapresa da Intesa San Paolo che ha promosso un decreto ingiuntivo nei confronti dell'azienda alimentare, legato - sembra, da quanto sin qui emerso - ai canoni di locazione dello stabilimento di Casatenovo maturati tra il luglio 2018 e il dicembre 2022. Vismara a sua volta, attraverso i suoi legali, ha presentato un'opposizione in sede giudiziaria per poter sospendere i tempi di esecutività dello stesso. Opposizione respinta però dal Tribunale.
A questo punto non resta che attendere eventuali ''mosse'' da parte di Intesa che sino alla scorsa settimana aveva preso tempo, dichiarando di non aver ''avviato alcuna azione esecutiva contro la società, pur avendone diritto'', e ribadendo l'intenzione di non agire ''fino a che il Tribunale di Lecco non avrà deciso l'istanza di sospensione di Vismara''. Affermazioni che escludevano ''qualsiasi pericolo di danno nei confronti di Vismara e dei suoi stakeholders, compresi i dipendenti''. Sarà ancora così alla luce della sentenza del Tribunale di Lecco?Intanto sulla vicenda è stata coinvolta la Politica a tutti i livelli. Negli scorsi giorni il sindaco Filippo Galbiati ha scritto infatti una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e alla collega Alessandra Hofmann (presidente della Provincia di Lecco) per mantenere alta l'attenzione sull'azienda, a tutela della sorte dei circa 160 lavoratori e delle loro famiglie. Anche in questo caso, si attendono risposte concrete...
G. C.