La sconfitta c’è stata e conferma che dobbiamo cambiare molto ma non partiamo da zero
Manuel Tropenscovino
Ci sono però due dati importanti. L'affluenza in primis, che certifica la mancanza di credibilità di tutta la politica, non possiamo più permettere che i cittadini si allontanino ancora. Una politica per pochi riduce anche la democrazia. Pensavamo fosse una sensazione rivolta al nazionale ma evidentemente è una sensazione molto più diffusa, anche sul territorio. E poi il dato del Partito Democratico, che sicuramente non è una consolazione. Però più di 23.000 persone, il 22% in Provincia, ci hanno scelto ancora, a differenza di quanti affermavano che la nostra forza sul territorio si fosse esaurita. Non ci nascondiamo dietro a questo, rimane un risultato che ci conferma che dobbiamo cambiare molto, ma non partiamo da zero.
Possiamo dire che tutti i quattro candidati con la campagna e con i numeri di preferenze raccolte hanno dimostrato radicamento nel territorio, assieme al rinnovamento che stiamo costruendo con le giovani generazioni. Basti pensare che Simona Piazza è la donna più votata in Provincia, Pietro Radaelli come Under 30. Così come il risultato c'è perché arriva grazie alle centinaia di iscritti che si sono mobilitati. Per tutto questo il Partito Democratico rimane uno dei principali riferimenti nel territorio ed il principale nel centrosinistra, con un nuovo rappresentante in Consiglio regionale, Gian Mario Fragomeli, a cui auguriamo buon lavoro.
La riflessione sui risultati rimane doverosa, perché c'è una sconfitta che ci ha confermato quanto siamo lontani dai bisogni delle persone. Con il congresso che stiamo affrontando dovremo ridare nuova credibilità e costruire nuove proposte, oltre che una nuova classe dirigente. Il 26 febbraio sarà il giorno nel quale in tutta la Provincia e in tutta Italia, iscritti e simpatizzanti potranno scegliere chi guiderà la nostra comunità nei prossimi anni.
Manuel Tropenscovino - segretario PD Lecco e provincia