Spaccio nei boschi della ss36: 'Lupo' e un collega patteggiano, aggiunti tredici mesi
Appena usciti di galera erano tornati in attività, riprendendo da dove avevano lasciato ovvero i "boschi della droga" lungo la ss36, tra Nibionno, Garbagnate Monastero e Bulciago, finendo nuovamente all'attenzione delle forze dell'ordine. Nell'ottobre scorso, dunque, Azzedine Ramli, conosciuto con lo pseudonimo di "Lupo" e il connazionale Faou Houssam, erano risultati destinatari, insieme ad altri pusher, di un'ordinanza di custodia cautelare, emessa proprio nell'ambito dell'ennesimo tentativo di "bonifica" di una fetta di territorio particolarmente interessata dal fenomeno dello spaccio. Nel dare esecuzione al provvedimento del GIP, poi, gli operanti della Squadra Mobile di Lecco avevano trovato i due magrebini in possesso di 420 grammi di droga, fra eroina, cocaina e hashish, ragione per cui era scattato anche l'arresto in fragranza di reato. Quest'oggi i due stranieri hanno definito la loro posizione, chiudendo entrambe le due nuove partite. Hanno patteggiato tutti e due, con "un'aggiunta" di un anno e un mese ciascuno al conto già aperto con la Giustizia, come da accordo tra il pm Chiara Di Francesco e il difensore Salvatore Arcadipane, ratificato dal GUP Nora Lisa Passoni. "Lupo", arriva così a cumulare una pena complessiva pari a 4 anni e 8 mesi; Houssam raggiunge i 3 anni e 6 mesi. Avendo però già scontato buona parte della precedente condanna irrogata a loro carico, a breve potranno lasciare il carcere.
Sempre in tema di spaccio, dinnanzi allo stesso giudice, quest'oggi ha patteggiato anche un altro giovanotto di origini marocchine. Doveva rispondere, insieme ad altri tre soggetti ad oggi ancora irreperibili, di una serie di cessioni di stupefacente tra il 2019 e il 2021 tra Alto Lago e Valle, da Dervio a Pasturo passando per Taceno e Parlasco. 2 anni, 10 mesi e 20 giorni la pena applicata a suo carico su accordo delle parti.
A.M.