Cassago: approvato il bilancio 2023/2025. Forti dubbi dai banchi dell'opposizione

Un'ampia parte della seduta consiliare dello scorso mercoledì 22 febbraio a Cassago è stata dedicata alla discussione e all'approvazione del bilancio di previsione e del DUP (Documento Unico di Programmazione). Entrambi gli atti - che descrivono scelte amministrative estese su più annualità (2023/2025) - sono stati illustrati ai consiglieri presenti dall'assessore alla partita Alberto Parravicini. Dai banchi delle minoranze sono arrivate una serie di richieste di chiarimento su tematiche anche importanti. Solo parziali i chiarimenti offerti dalla maggioranza e dalla sindaca Roberta Marabese.

L'assessore Alberto Parravicini

In tema di bilancio, l'anno 2022 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di poco superiore ai 2 milioni di euro. Sul versante delle previsioni di risorse incamerabili per l'anno corrente, l'amministrazione comunale si aspetta di incassare circa 750mila euro dal tributo Imu, 345mila euro dal tributo Tari, 361mila euro dall'addizionale Irpef, 595mila euro dal fondo di solidarietà statale e 97mila euro dalla convenzione Holcim.

Il sindaco Roberta Marabese

In tema di risorse incamerate dai permessi all'edificazione le previsioni parlano di una cifra stabile sui 45mila euro annui nel prossimo triennio. L'utilizzo di queste risorse sarà destinato in larga parte (63%) - almeno secondo le previsioni - a sostenere le spese correnti dell'ente comunale. Uno stanziamento che ha suscitato diverse perplessità fra i banchi della minoranza con il consigliere Sergio Pini (Progetto Cassago Democratica) che ha sottolineato come questa scelta programmatica evidenzi problematiche di bilancio.

Sergio Pini di Progetto Cassago Democratica

Una critica di fronte alla quale la sindaca Roberta Marabese ha replicato ricordando come l'amministrazione comunale debba far fronte - in tema di programmazione economica - ai debiti ereditati e contratti dalle precedenti amministrazioni per l'edificazione del nuovo palazzo del municipio. Un dato - quello del debito - che si manterrà su livelli significativi 685 euro per abitante. Fra le maggiori spese annualmente previste dal documento di bilancio, figurano i costi per garantire il diritto allo studio (1,3 milioni di euro), le anticipazioni finanziarie (1,2 milioni di euro), i servizi istituzionali e di gestione dell'ente (1 milione di euro) e i servizi sociali (578mila euro). Sul versante degli investimenti da realizzarsi attraverso opere pubbliche con contributi statali si annoverano 650mila euro stanziati per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, 380mila euro per la riqualificazione dell'asilo nido e 50mila euro per il parziale efficientamento energetico - attraverso la sostituzione degli infissi - dell'edificio che ospita la scuola dell'infanzia.

Antonio Carrino di Insieme Cassago

Ad avanzare diverse richieste di chiarimento è stato il consigliere di minoranza Antonio Carrino di Insieme Cassago. Il punto di accoglienza e ristoro della biblioteca, il futuro del centro sportivo, l'area della cava sono state alcune delle domande che l'esponente dell'opposizione ha avanzato alla maggioranza. Le risposte sono giunte però in modo limitato. La sindaca Marabese si è difesa ricordando che i documenti oggetto di discussione sono solo previsionali e non era quindi la discussione in corso quella corretta per entrare nel dettaglio delle singole decisioni. Risposta che non è stata di certo accolta con favore dai banchi delle minoranze.

Primo a sinistra Maurizio Corbetta

In linea di massima - per quanto spiegato - la convenzione per la gestione dell'area ristoro della biblioteca non risulta più attiva. In tema di recupero dell'area della cava, la cui convenzione con la società gestrice sarebbe in scadenza, la sindaca e l'amministrazione comunale non hanno voluto fornire chiarimenti utili a definire i possibili scenari futuri, lasciando anche aperta l'ipotesi che siano in corso trattative per il rinnovo della convenzione. Un'incertezza che ha provocato forti perplessità fra i banchi della minoranza di Progetto Cassago Democratica con il consigliere Maurizio Corbetta. ''La bonifica sarebbe dovuta partire nel 2021 e non è partita. L'amministrazione comunale dovrebbe procedere a escutere la fidejussione altrimenti il Comune rischia di perdere due milioni di euro''.
L. A.
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