Casatenovo, 8 marzo: il NO unanime alla negazione dei diritti in Iran e Afghanistan
Nell'ultima seduta di consiglio comunale anche Casatenovo ha aderito alla proposta dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), approvando all'unanimità un ordine del giorno presentato da Fabio Crippa, Marco Pellegrini e Christian Perego, capigruppo rispettivamente di Persone e Idee per Casatenovo, Più Casatenovo e Movimento 5 stelle.
In Iran, dopo la morte di Masha Amini, la ragazza imprigionata sei mesi or sono per non aver correttamente indossato il velo, si sta assistendo a manifestazioni di protesta represse nel sangue, con il bilancio di centinaia di morti e di decine di migliaia di persone arrestate.
''Il consiglio comunale di Casatenovo ha dunque deciso all'unanimità di condannare fermamente queste inumane violazioni dei diritti civili essenziali, inoltrando alle autorità superiori l'ordine del giorno che ad esse si oppone. Esso è stato inoltrato quindi ai Presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa; alla Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; alla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metzola e alla Presidente della Commissione dell'Unione Europea, Ursula von der Leyen, chiedendo loro di inserire nell'elenco dei terroristi internazionali gli autori delle violenze che si stanno perpetrando'' fanno sapere in una nota i tre capigruppo consiliari.
L'ordine del giorno, già presentato e approvato da molti comuni italiani su iniziativa dell'ANCI, si propone di caratterizzare la celebrazione del prossimo 8 marzo orientando le riflessioni e le iniziative verso una ferma condanna delle condizioni di privazione dei diritti fondamentali, in particolare quello di uguaglianza fra uomini e donne e quello della libertà di espressione, in cui versano le bambine, le ragazze e le donne dell'Afghanistan e dell'Iran.
In Afghanistan si è assistito negli ultimi tre anni all'applicazione, da parte dei talebani al potere, di una politica segregazionista che sta progressivamente privando delle libertà fondamentali le donne, alle quali viene impedito di lavorare, di muoversi autonomamente, di studiare. In Iran, dopo la morte di Masha Amini, la ragazza imprigionata sei mesi or sono per non aver correttamente indossato il velo, si sta assistendo a manifestazioni di protesta represse nel sangue, con il bilancio di centinaia di morti e di decine di migliaia di persone arrestate.
''Il consiglio comunale di Casatenovo ha dunque deciso all'unanimità di condannare fermamente queste inumane violazioni dei diritti civili essenziali, inoltrando alle autorità superiori l'ordine del giorno che ad esse si oppone. Esso è stato inoltrato quindi ai Presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa; alla Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; alla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metzola e alla Presidente della Commissione dell'Unione Europea, Ursula von der Leyen, chiedendo loro di inserire nell'elenco dei terroristi internazionali gli autori delle violenze che si stanno perpetrando'' fanno sapere in una nota i tre capigruppo consiliari.
A significare l'impegno istituzionale assunto dal consiglio, l'ordine del giorno approvato verrà diffuso presso le scuole e nelle serate dei giorni 7 e 8 marzo il palazzo municipale sarà illuminato da un fascio di luce gialla, in segno di vicinanza alla causa delle donne afghane e iraniane.
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