Molteno: aumenta l'Irpef per coprire i costi del sociale

Approvate le imposte 2023 a Molteno. Il consiglio comunale riunito martedì 7 marzo ha approvato Imu e addizionale Irpef. La prima tassa non è mutata: sono state confermate le aliquote precedenti e la previsione delle entrate è di 940.000 euro.
Per quanto riguarda la tassa sul reddito invece, è stato modificato il regolamento con l'introduzione degli scaglioni differenziati, così ripartiti: fino a 15.000 euro l'aliquota sarà dello 0,25, che sale a 0,45 per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro. Per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro l'aliquota è dello 0,65 e oltre 50.000 euro arriva a 0,80. La soglia di esenzione è stata portata a 13.000 euro.

Secondo da sinistra il consigliere delegato al bilancio Marcello Casiraghi


Come spiegato dal consigliere al bilancio Marcello Casiraghi ''su un reddito di 80.000 euro, l'aumento è pari a 5,70 euro al mese. Per un reddito di 30.000 euro è di 1,95 euro e su un reddito di 17.000 euro è di 0,79 euro al mese''. Il totale dell'incremento del gettito ammonta a 37.000 euro.
Contraria al provvedimento, la capogruppo di minoranza Giusi Corti. ''Qualsiasi aumento non fa che appesantire la pressione fiscale: non troviamo sia scelta più sbagliata in questo periodo storico. È stato così necessario fare nuove tassazioni per fare cassa quando basterebbe essere più accorti e oculati nelle spese e nello spreco di denaro pubblico avvenuti recentemente? Come nel caso del nuovo polo medico che poteva essere un ambulatorio gratuito per il comune. Nel 2021 era stato previsto un gettito di 100.000 euro; nel febbraio 2022, riviste le aliquote, è stato previsto gettito di 140.000 euro. Siamo a marzo 2023 e il gettito previsto è di 220.000 euro, ovvero 80.000 euro in più rispetto all'anno scorso. Dover ritoccare le imposte per fare cassa non credo sia la strada giusta perché si va a toccare i redditi delle persone''.
Subito la replica secca del sindaco Giuseppe Chiarella sul polo medico: ''diventeranno ambulatori di eccellenza. Credo che tutti poi ne riconosceranno la lungimiranza''.

Ultimo a destra l'assessore ai servizi sociali Davide Conti

L'aumento dell'Irpef è invece servirà a coprire l'incremento dei costi sociali, come ha spiegato l'assessore alla partita Davide Conti. ''Abbiamo avuto un forte incremento dei costi per due motivi. Il primo riguarda l'assistenza ad alcune persone ricoverate: nel 2022 abbiamo avuto spesa di 21.000 euro, mentre quest'anno sarà di 91.500 euro. L'aumento considerevole è dovuto a due richieste di integrazioni di rette per persone ricoverate in residenze sanitarie per disabili. Come ente comunale, ci è richiesto un costo molto elevato. L'altra spesa riguarda l'assistenza per la frequenza al centro socio educativo di Lecco e Valmadrera: da 25.000 euro passeremo a 30.500 euro per l'inserimento di un nuovo utente. Anche se la persona è maggiorenne, il Comune è obbligato a contribuire come fosse una prosecuzione della scuola. Non ci sottraiamo agli obblighi legati al pagamento delle rette, però per un ente piccolo come il nostro, avere due rette di forte contribuzione, dà una serie di problemi a livello di bilancio''.
Una circostanza evidenziata anche dal primo cittadino Chiarella: ''siamo soli ad accollarci il costo di queste rette. L'aumento lieve dell'Irpef serve a coprire questi costi''.
M.Mau.
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