Casatenovo, Fumagalli: incontro online con il procuratore reggino Bombardieri
Venerdì 3 marzo l'Istituto Graziella Fumagalli di Casatenovo ha ospitato una conferenza online dal titolo "Giustizia e Umanità: liberi di scegliere", coordinata dai docenti di diritto Luigia Bassani, Pio Bovenzi e Carmen Mazzullo.
Ai ragazzi presenti ha ricordato che "la scuola è uno strumento fondamentale in questo processo, perché permette ai ragazzi di capire cos'è giusto e ciò che non lo è. E questo li rende protagonisti del domani". Il procuratore capo di Catania ha poi enfatizzato la figura di Bombardieri, "che conosco e del quale apprezzo enormemente l'impegno professionale che da 25 anni mette nella città dello Stretto per sradicare la pianta malefica della 'Ndrangheta". Bruna Siviglia, che ha svolto il ruolo di moderatore dell'incontro, durante il quale l'interesse degli alunni s'è dimostrato molto alto con interventi sempre ben ponderati e domande mirate agli interlocutori, ha voluto consegnare al giudice di Reggio una targa di ringraziamento per il suo lavoro, spronandolo a continuare per il bene del territorio.
Il referente della Regione Calabria Filippo Mancuso, in collegamento diretto, ha voluto portare la testimonianza della volontà di sostenere anche a livello nazionale i contenuti approvati con la recente Legge regionale denominata, per l'appunto, "Liberi di scegliere", grazie alla quale molti figli di mafia hanno deciso di affrancarsi dalle loro famiglie di origine per seguire un percorso di legalità che va a smontare la rete malefica di connessioni che la criminalità costruisce nei territori che va ad occupare sistematicamente.
All'incontro, che si è svolto sulla piattaforma online d'istituto, hanno preso parte il dirigente scolastico Renzo Izzi, il vicepreside dell'Istituto Greppi di Monticello Ruggero Scalzo e in collegamento da Reggio Calabria i Vicepresidi dell'Istituto comprensivo De Amicis-Bolani Adriana Palumbo e Annamaria Cosco, la presidente nazionale dell'Associazione culturale "Bene sociale" Bruna Siviglia, il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, il procuratore-capo del Tribunale reggino Giovanni Bombardieri e il giudice Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei minori di Catania.
Fra gli interventi più qualificati, ai quali hanno assistito gli studenti delle tre scuole ognuno dalla propria classe, vi è stato senz'altro quello del dottor Bombardieri, che ha approfondito le tematiche della lotta alle mafie che lo vede impegnato da sempre in prima fila, il quale ha ricordato che "il lavoro antimafia non è solo quello di giudicare, come si potrebbe credere, bensì quello di trovare soluzioni per i giovani".
Il giudice calabrese ha ribadito con forza il ruolo delle donne nell'opera meritoria contro la malavita. "Una donna che lotta per un futuro diverso per i propri figli - ha sottolineato Bombardieri - ha una forza dirompente che vale molto di più di tante condanne e collaborazioni di giustizia". Fra gli interventi più qualificati, ai quali hanno assistito gli studenti delle tre scuole ognuno dalla propria classe, vi è stato senz'altro quello del dottor Bombardieri, che ha approfondito le tematiche della lotta alle mafie che lo vede impegnato da sempre in prima fila, il quale ha ricordato che "il lavoro antimafia non è solo quello di giudicare, come si potrebbe credere, bensì quello di trovare soluzioni per i giovani".
Ai ragazzi presenti ha ricordato che "la scuola è uno strumento fondamentale in questo processo, perché permette ai ragazzi di capire cos'è giusto e ciò che non lo è. E questo li rende protagonisti del domani". Il procuratore capo di Catania ha poi enfatizzato la figura di Bombardieri, "che conosco e del quale apprezzo enormemente l'impegno professionale che da 25 anni mette nella città dello Stretto per sradicare la pianta malefica della 'Ndrangheta". Bruna Siviglia, che ha svolto il ruolo di moderatore dell'incontro, durante il quale l'interesse degli alunni s'è dimostrato molto alto con interventi sempre ben ponderati e domande mirate agli interlocutori, ha voluto consegnare al giudice di Reggio una targa di ringraziamento per il suo lavoro, spronandolo a continuare per il bene del territorio.
Il referente della Regione Calabria Filippo Mancuso, in collegamento diretto, ha voluto portare la testimonianza della volontà di sostenere anche a livello nazionale i contenuti approvati con la recente Legge regionale denominata, per l'appunto, "Liberi di scegliere", grazie alla quale molti figli di mafia hanno deciso di affrancarsi dalle loro famiglie di origine per seguire un percorso di legalità che va a smontare la rete malefica di connessioni che la criminalità costruisce nei territori che va ad occupare sistematicamente.