Besana: seminario per i docenti sulle storie di bambini adottati

Un seminario di formazione per docenti delle scuole d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Nelle scorse settimane, l'organizzazione di volontariato Raccontiamo l'adozione ha organizzato un evento dal titolo "Identità e storie: tutte uniche, tutte importanti. Creare spazi sicuri per le storie di ognuno" all'interno dell'istituto comprensivo paritario don Carlo San Martino di Besana Brianza, messo a disposizione dalla dirigente scolastica Simonetta Cesana.

La presidente dell'associazione Roberta Bosisio e la vice presidente Simona Bellani hanno presentato ai 30 partecipanti l'evento formativo condotto dalla dottoressa Devi Vettori, esperta in narrazione e tematiche adottive.
"La scuola rappresenta un importante luogo di incontro e di educazione dove i nostri figli trascorrono la maggior parte del tempo - hanno spiegato dall'associazione - Attraverso la conoscenza delle storie di ciascuno è possibile porre una maggior attenzione sulle difficoltà che possono emergere: avere gli strumenti per affrontarli e sostenerli aiuta il bambino, l'insegnante e l'intero gruppo classe".
La dottoressa Vettori, in questo seminario, ha sottolineato come la cura, il tempo e lo spazio della scuola siano tre elementi fondamentali da considerare quando si trattano le storie altre. Per arrivare a questo è importante conoscersi e riconoscere le nostre fragilità per saper accogliere quelle degli altri.

"Avere una storia di adozione significa avere origini altre, sentirsi a "metà" ed essere portatori di una storia ingombrante. L'insegnante e non solo deve far comprendere che la diversità non ha alcuna accezione negativa ma deve invece essere un punto di partenza per accompagnare gli alunni e gli adulti a prenderne coscienza".
La dottoressa si è focalizzata sulle linee giuda per il diritto allo studio dell'alunno adottato e su come queste possano essere utilizzate quali strumenti trasversali a tutte le storie. In questo contesto diventa però necessaria la collaborazione scuola-famiglia con l'adozione di nuove metodologie di apprendimento calate su ogni singolo alunno e sulla sua storia: occorre infatti porre molta attenzione alla storia personale avendone cura, rispettandola e creando spazi sicuri e accoglienti.

La dottoressa Vettori ha inoltre suggerito alle insegnanti presenti alcune strategie per affrontare il racconto della storia personale: si va dal "diario della classe" al racconto della "storia del gruppo classe" vissuto in quel momento. L'obiettivo è percorrere fatti avvenuti in passato, vissuti da tutti ma che non sempre i bambini adottati possiedono.
Durante il pomeriggio le insegnanti hanno avuto la possibilità di lavorare a piccoli gruppi utilizzando degli albi generici (libri illustrati), non necessariamente focalizzati sulla tematica adottiva. Da questo lavoro è emerso come le storie altre possano essere rappresentate, illustrate e raccontate in diversi modi.

L'associazione Raccontiamo l'adozione si propone di continuare a divulgare la cultura dell'adozione promuovendo questo evento formativo in altre scuole. Chi fosse interessato ad approfondire il tema, può contattare l'associazione (www.raccontiamoladione.net) al telefono 331.3180311 o alla mail info@raccontiamoladozione.net.
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