Ciclismo: Cristina Tonetti ci racconta il suo momento d'oro. La besanese è fra le grandi
''Devo essere sincera, non mi aspettavo un inizio del genere'' ci dice Cristina, ex studentessa del Bachelet di Oggiono, che intanto prova a rimettere insieme i pezzi. La scorsa stagione è stata la prima vera tra le elite, ha avuto la possibilità di correre le grandi corse del panorama internazionale e di fronteggiare le atlete più forti in circolazione. Tanti sacrifici e tanta esperienza che le hanno permesso di portare a termine il Giro d'Italia femminile e, a fine anno, di correre in Argentina con la maglia della nazionale, un'esperienza speciale da cui ha portato a casa il terzo posto nella generale e la maglia di miglior giovane.
''L'anno scorso ho finito la stagione molto tardi, sono scesa dalla bici soltanto a novembre e quindi abbiamo dovuto spostare tutta la preparazione - riprende Cristina - ero convinta di essere indietro e invece, fin dalle prime gare, mi sono ritrovata immediatamente a mio agio. In squadra abbiamo cambiato il preparatore che ha ci ha fatto fare un diversi avvicinamento alle competizioni alleggerendo anche un po' i carichi, forse è quello che ha fatto la differenza''.
Sicuramente ad avere un peso nella preparazione è stato il ritiro di due settimane a Calpe, a metà gennaio Cristina è partita con la Nazionale per prepararsi con molte altre atlete di spessore tra cui la lecchese Barbara Guarischi.
''L'esperienza con la Nazionale è stata veramente formativa, in Spagna eravamo un nutrito gruppo di ragazze under 23 ma c'erano anche ragazze più grandi come Barbara Guarischi e Marta Cavalli. Non è stato facile perché facevamo allenamenti intensi, ma penso sia stato fondamentale per avere una preparazione in più che forse mi era mancata l'anno scorso. Solitamente quando iniziamo la stagione c'è un vero e proprio divario rispetto alle altre ragazze che hanno nelle gambe già dei ritiri, questa volta ho fatto meno fatica a tenere il loro passo. Fare un ritiro con la Nazionale è un'esperienza meravigliosa, si ha la sensazione di essere in un gruppo veramente speciale. Con il ct Paolo Sangalli sto lavorando bene e spero in futuro di essere presa in considerazione per la maglia azzurra. Lo so, c'è molto da fare ancora e bisogna impegnarsi davvero tanto, è un sogno, ma mai dire mai'' ci spiega Cristina mostrandoci tutta la sua soddisfazione.
Cristina Tonetti ha esordito all'Uae Tour in cui ha sperimentato uno scenario tutto nuovo dove dominano il caldo e il vento. Dopo la nuova esperienza negli emirati arabi è passata dal Belgio all'Italia ed ad una serie di corse non le hanno concesso nemmeno un attimo di respiro. Sabato 4 marzo ha corso le celeberrime Strade Bianche e il giorno dopo era già al trofeo Oro in Euro di Montignoso a combattere per un quinto posto che sembrava impossibile dopo che un problema meccanico nel finale l'ha costretta ad un'incredibile rincorsa. Poi subito la Liguria con il trofeo Ponente in Rosa dove si è ritagliata un bellissimo secondo posto alle spalle della campionessa olimpica Jolanda Neff.
In questi giorni a casa sta recuperando le energie perché l'aspettano veramente tanti appuntamenti tra l'Italia e il Belgio dove tra poco più meno di un mese correrà anche la freccia del Brabante. ''Sto cercando di recuperare le fatiche, ma non è facile, domenica al Trofeo Binda mi aspetta una bella sfida impegnativa. In questi giorni sto facendo degli allenamenti diversificati, mi piace sempre cambiare così evito di annoiarmi. Di solito pedalo nella provincia di Lecco e attraverso anche la città in bici, altrimenti vado verso Como o il lago del Segrino, tante volte mi butto anche a sfidare il Ghisallo. Siamo fortunati ad avere un territorio molto diversificato che permette ogni tipo di allenamento, l'unico problema è il traffico, le macchine sono sempre in numero maggiore e sono pericolose'' ci dice infine Cristina Tonetti dandoci appuntamento domenica 19 a Maccagno in provincia di Varese per supportarla durante la ventiquattresima edizione del Trofeo Binda.