Barzago: in consiglio critiche della minoranza sulla conferma delle aliquote Irpef per il 2023

Cristallizzare le posizioni. Di fatto, il dibattito svoltosi in consiglio comunale a Barzago ieri sera è servito a evidenziare una volta di più le differenze tra maggioranza e minoranza. Due posizioni nettamente diverse si sono confrontate in modo assolutamente civile a partire dall'approvazione delle aliquote IRPEF e IMU, due dei passaggi propedeutici all'approvazione del bilancio di previsione 2023 - 2024 - 2025.
L'amministrazione ha infatti scelto di confermare anche per il 2023 le stesse aliquote di compartecipazione dell'addizionale comunale IRPEF, le quali erano state aumentate nel 2022. È stato il sindaco Mirko Ceroli a spiegare lo schema nel dettaglio.
"Esenzione fino ai 12mila euro. Prima aliquota 0.55 fino a 15mila euro di imponibile. Seconda aliquota 0.65 da 15mila a 28mila euro di reddito. Terza aliquota di 0.75 per i redditi da 28mila a 50mila. Oltre 50mila l'ultima aliquota è lo 0.80" ha spiegato il primo cittadino. "Noi ricaviamo 234mila euro dall'IRPEF. 600 persone rientrano nella fascia di reddito imponibile tra 0 e 15mila. 650 persone tra 15 e 28mila. Nella fascia di imponibile tra 28 e 50mila ci sono 370 persone. Infine, oltre i 50mila euro di imponibile annuo troviamo 107 persone".

Da sinistra il sindaco Mirko Ceroli e il vice Michele Bianco

Una volta tratteggiato il quadro generale, la risposta della minoranza ha dato il via al dibattito. "In passato i problemi economici che avevano colpito Barzago hanno richiesto l'incremento delle aliquote di IRPEF e IMU. Nei mesi successivi, tuttavia, alcune situazioni come la villa ciardi e la tessitura besana si sono sistemate. Ci aspettavamo uno sforzo in più" ha esordito Emanuele Silvio Mauri, capogruppo di Barzago Viva. "Nel nostro territorio Barzago è uno dei comuni dove la pressione fiscale è più alta. Per le famiglie il momento che stiamo attraversando è ancora più problematico che per i comuni. Abbiamo chiesto uno sforzo ai cittadini nel 2020 sull'IMU sostenendo che le amministrazioni precedenti avevano lasciato una situazione problematica" ha aggiunto Stefano Beretta, consigliere di minoranza. "Adesso forse è arrivato il momento di sostenere un po' di più le famiglie. In questo bilancio ci aspettavamo una sorta di marcia indietro sul tema delle tasse. Era una cosa che chiedevamo già da un paio d'anni. Sarebbe stato un segnale molto importante".
A questo punto la parola è tornata al gruppo di maggioranza. "Io sono il primo a voler abbassare le aliquote e penso che tutte le persone sedute a questo tavolo vorrebbero fare lo stesso. La manovra fatta negli anni scorsi ha consentito di mettere in sicurezza il bilancio. Questo ci consente di lasciare a chi verrà dopo di noi una base solida di modo che, quando non ci saranno più spese straordinarie, sarà possibile abbassare quelle aliquote. Oggi non siamo ancora pronti" ha spiegato il sindaco Ceroli.

Emanuele Silvio Mauri (a sinistra) e Stefano Beretta

"Tessitura Besana sta recuperando tutto quello che era dovuto ma non sono ancora arrivati a garantire un'entrata solida. Villa Ciardi siamo ancora in alto mare. Per ora l'unica cosa che sappiamo è che c'è un proprietario". Il primo cittadino è poi entrato più nel dettaglio della questione durante la discussione sul bilancio di previsione 2023 - 2024 - 2025, un documento che, come la conferma delle aliquote IRPEF e IMU, è stato approvato con l'astensione dei tre membri del gruppo di minoranza. "La spesa corrente è schizzata, toccando la ragguardevole quota di 2milioni e 100 mila euro per il 2023. La spesa per l'illuminazione pubblica, per esempio, è passata dai 107mila euro del 2020 ai 140mila euro del 2022. Per il 2023 abbiamo previsto in via prudenziale un costo di 130mila euro. Nel corso dei prossimi mesi questo bilancio di previsione potrà essere soggetto a diverse variazioni" ha spiegato ancora il primo cittadino. "Segnalo anche i 25mila euro messi a bilancio per i lavori di messa in sicurezza dell'immobile sito tra via Pirotta e via Manzoni. Si tratta di un'area abbandonata, di proprietà di un'immobiliare ormai fallita, in cui alcune settimane fa si è verificato un importante cedimento. Alcune macerie sono addirittura finite in strada. Il proprietario ci ha già detto di essere incapiente quindi i costi dei lavori di messa in sicurezza li dobbiamo sostenere noi".
Proprio a questa questione si è agganciato Michele Bianco. "Tutti i finanziamenti del PNRR rientrano tra le spese per investimenti e quindi non influiscono sulla parte di spesa corrente. Quest'anno e il prossimo il comune destina parte delle proprie risorse per il trasporto degli alunni da Barzago a Barzanò. Si tratta di 70mila euro annui che i fondi PNRR non coprono. Lo stesso vale per i costi legati al trasloco delle famiglie di via Milano" ha spiegato il vicesindaco nonché assessore ai lavori pubblici. "Sia sullo spostamento dei residenti di via Milano sia sul trasloco della primaria a Barzanò è stato fondamentale l'aiuto del gruppo di volontari. Altrimenti in entrambi casi avremmo dovuto spendere alcune migliaia di euro".
Il sindaco Ceroli ha quindi colto l'occasione per ringraziare nuovamente i citati concittadini, i quali recentemente si sono occupati anche della potatura delle piante di viale rimembranze.

"L'adeguamento delle aliquote di IRPEF e IMU effettuato negli anni scorsi ci ha permesso di mettere in sicurezza il bilancio. Se non lo avessimo fatto per tempo, avremmo dovuto realizzare oggi una manovra molto più dura come sta accadendo in altri comuni" ha concluso Bianco. Si è quindi verificato un ultimo scambio di battute tra Ceroli e il capogruppo di minoranza.
"La riapertura del bar del centro sportivo, prevista ad aprile, porterà nuove entrate nelle casse del Comune. Nella prima fase l'affitto sarà pari a 5mila 500 euro per poi crescere fino a 8mila. Su indicazione del consigliere Crippa tengo poi a segnalare che Barzago ha ricevuto un premio di 7mila e 675 euro per l'impegno dei cittadini nella raccolta differenziata" ha sottolineato il primo cittadino.
"Rispetto a cosa succede in altre città d'Italia non ci si può lamentare della questione rifiuti. Però SILEA aveva delineato un percorso per cui l'introduzione del sacco rosso avrebbe portato ad una tariffazione puntuale e ad una diminuzione dei costi a carico delle famiglie. Invece i costi di gestione della raccolta rifiuti aumentano" ha risposto Mauri.
A. B.
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