Oggiono: il Mud divide il consiglio, Lietti e Acerbi chiedono le dimissioni della giunta

Il Museo Urbano Diffuso (Mud) che coinvolge i comuni di Oggiono, Annone ed Ello è tornato al centro delle critiche dei gruppi consiliari di minoranza della "Lega" e di "Per Oggiono Lietti Sindaco". Il progetto era già stato criticato in passato per l'utilità e i costi complessivi dell'opera: circa 200mila euro. Durante la seduta consiliare dello scorso 23 marzo al centro delle critiche dei gruppi di minoranza sono finite le modalità di realizzazione del Mud.

Il consigliere della minoranza leghista Roberto Ferrari

L'occasione di confronto è stata offerta da due interpellanze presentate dai gruppi di minoranza. La prima - a firma Roberto Paolo Ferrari della Lega - ha posto interrogativi su diversi aspetti: importo degli incarichi e dei lavori, quali sono stati i componenti del "comitato ristretto" di esperti, i costi finali delle singole installazioni, come è stata scelta la loro collocazione, perché non sono stati coinvolti i privati come originariamente previsto, perché non è stata prevista una traduzione in lingua inglese dei contenuti didascalici e come l'Amministrazione monitora l'effettivo riscontro che il Mud sta ottenendo in termini di visite, oltre che alle ricadute sulle attività commerciali e ristorative oggionesi.
Quesiti di fronte ai quali l'assessore alla cultura Giovanni Corti ha fornito formalmente una serie di risposte. I lavori sono stati affidati allo studio di comunicazione Casiraghi. Il costo complessivo - iva esclusa - è stato pari a circa 162mila euro, finanziato in larga parte da Lario Reti Holding. Il Comune di Oggiono, come gli altri due - Annone ed Ello - ha finanziato il progetto con risorse proprie per una quota pari a soli 20mila euro rispetto ai 162mila euro complessivi (iva esclusa). Ad oggi - considerando che il Mud è ancora in fase di sviluppo - sono stati liquidati due pagamenti parziali per complessivi 75mila euro. Nei tre comuni saranno installati complessivamente 38 pannelli. Ognuno avrà un costo di circa tre mila euro, comprensivo di progettazione, stampa, installazione e servizi digitali web collegati.

L'assessore alla cultura Giovanni Corti

L'ipotesi di realizzare le raffigurazioni sulle facciate delle pareti di edifici privati è stata abbandonata dopo una riunione realizzata con i proprietari delle strutture. Nelle settimane successive all'incontro non è stato trovato un accordo con condizioni accettate da tutti i soggetti che inizialmente avevano manifestato interesse. Il "comitato ristretto" di esperti non è stato formalmente insediato presso l'ente municipale perché gli stessi professionisti si sono interfacciati direttamente con lo studio di comunicazione. Fra i soggetti coinvolti figurano il professore Paolo Parente - l'unico ad aver ricevuto un compenso per il lavoro svolto, erogato direttamente dallo studio di comunicazione - e il professor Alessandro Rossi, docente di storia dell'arte. Sono stati coinvolti anche professionisti di diversi musei italiani e mondiali: Pinacoteca di Brera, Castello Sforzesco, Museo Diocesano di Milano, Villa Borghese, Art Gallery di Auckland, Met di New York, National Gallery di Londra, Gemaldegalerie di Berlino e Hermitage di San Pietroburgo. Altri collaboratori provenienti dal territorio ed esperti di storia locale sono stati: i membri dell'associazione culturale Amici di San Giorgio di Annone Brianza, la dottoressa Sabrina Galli e l'ex sindaco di Ello Virginio Colombo. La traduzione in lingua inglese, effettuata dagli studenti dell'Istituto Bachelet di Oggiono, è disponibile online e accessibile tramite qrcode posto sui pannelli. Con una analoga modalità di fruizione sarà disponibile l'audio guida. Il monitoraggio, che secondo l'assessore offrirà dati più significativi e puntuali quando l'intero percorso sarà ultimato nei tre comuni, si baserà sulle tecnologie digitali disponibili online e collegate al Mud attraverso i qrcode.

Uno dei pannelli di cui si compone il Mud

I chiarimenti forniti dall'assessore Corti non hanno del tutto convinto il consigliere Ferrari. Quest'ultimo riconoscendo come siano giunte risposte ai suoi quesiti ha dichiarato di non avere preconcetti di fronte al Mud, ricordando come anche durante la sua Amministrazione siano state realizzate opere per valorizzare la figura di Marco d'Oggiono, come ad esempio la scultura posta nella rotatoria. A lasciare perplesso Ferrari sono stati i costi complessivi - circa 200mila euro iva inclusa - e i costi per singolo pannello che Ferrari ha valutato essere maggiori di quelli comunicati da Corti. Il consigliere della Lega ha espresso anche perplessità sulle scelte di posizionamento degli stessi pannelli, alcuni dei quali posti in luoghi definiti "non felici" come nel caso di quello installato fra via Cavour e via Primo Maggio. Inoltre, Ferrari ha evidenziato come alcune opere di Marco d'Oggiono già presenti in città, come le riproduzioni di quadri in Villa Sironi, siano state ignorate dal museo. "È evidente che il progetto del Mud era partito come un progetto grandioso che poi è divenuto ordinario. La montagna di costi ha partorito un topolino artistico" ha dichiarato Ferrari concludendo: "Mud letto in lingua inglese [fango] rappresenta quello che è stato tirato sulla faccia del nostro concittadino Marco d'Oggiono, che è stato un po' infangato".

Debora Acerbi e Lamberto Lietti, consiglieri di opposizione

 

Non meno dura, anzi ben più agguerrita, è stata la critica mossa nei confronti del progetto da parte del gruppo di minoranza "Per Oggiono". Attraverso un'interpellanza i consiglieri Debora Acerbi e Lamberto Lietti hanno richiesto una serie di chiarimenti non troppo differenti da quelli avanzati da Ferrari. Fra i quali i costi, le modalità di realizzazione e installazione, l'assenza di illuminazione e, soprattutto, la difformità fra quanto ipotizzato nel progetto inziale sottoposto a Lario Reti Holding - e per il quale si è ottenuto il finanziamento - e il progetto finale effettivamente realizzato. Al centro della critica mossa dai membri di "Per Oggiono" vi sono stati due fattori in modo particolare. Il primo ha riguardato la fruizione del museo e dei suoi contenuti da parte di persone con disabilità, sia di carattere deambulatorio che di carattere visivo. È stato evidenziato come il posizionamento di alcuni pannelli renda impossibile la fruizione da parte di persone con difficoltà motorie, ed è stata lamentata l'assenza di una versione in braille per persone non vedenti. Rilievi di fronte ai quali l'assessore Corti ha fornito chiarimenti e risposte, evidenziando come sia solo uno il pannello non facilmente avvicinabile da parte di disabili con sedia a rotelle, e aprendo alla futura adozione di ulteriori accorgimenti per migliorare il percorso. Alcuni, come lo spostamento dei qrcode in una posizione più consona per disabili, sarebbero già stati adottati. Ma, in particolare, sono state criticate le modalità con cui l'intero progetto è stato affidato direttamente a uno studio di comunicazione, senza l'indizione di un bando pubblico. Lietti, citando la normativa vigente e alcune sentenze delle Corte dei Conti e del Consiglio di Stato, ha avanzato l'ipotesi che l'affidamento effettuato in modo diretto allo studio di comunicazione non risponda alla normativa in vigore.

Chiara Narciso, prima cittadina di Oggiono

Proprio alla Corte dei Conti regionale Acerbi e Lietti hanno inviato la documentazione ottenuta dal Comune relativa agli incarichi e alle opere eseguite nel progetto Mud. Ai giudici contabili i due consiglieri hanno chiesto di verificare se sia stato legittimo l'affidamento diretto, e in generale di valutare eventuali profili di irregolarità nella condotta dell'ente. In attesa di una sentenza da parte della Corte - che potrebbe richiedere anni o non arrivare mai - il gruppo consiliare di minoranza ha già emesso una sentenza politica. Etichettando l'azione amministrativa della maggioranza guidata dalla sindaca Chiara Narciso come "incosciente e ostentosa" Lietti e Acerbi hanno chiesto alla giunta un "atto di umiltà" invitandoli a "pensare seriamente ad un gesto di dimissioni".

L. A.
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