Casatenovo: convegno sul PNRR con ospiti Morando (ex viceministro) e Guerra (ANCI)
Il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati e il consigliere Fabio Crippa con gli ospiti della mattinata
Mauro Guerra
"Per una debolezza politica, per colpa delle concessioni balneari" spiega Morando. Un secondo elemento di criticità è il "progressivo scivolamento degli attori politici dalla posizione di voler rispettare i tempi".
"Stiamo - prosegue - accumulando ritardi per la debolezza della politica che non porta a termine le riforme e per la debole capacità della pubblica amministrazione italiana, dai ministeri fino ai comuni. Un problema noto, che non nasce ora''.
Secondo l'ex viceministro dell'Economia l'ipotesi di ridiscutere con l'Unione i termini di applicazione del Pnrr è tutt'altro che un'idea positiva. Le eventuali modifiche, infatti, dovrebbero riguardare solo condizioni e mutamenti oggettivi - come inflazione, caro energia - e non mutamenti di carattere politico e fattori soggettivi.
Proprio le problematiche delle pubbliche amministrazioni locali vengono evidenziate nell'intervento di Mauro Guerra. "I piccoli comuni in Lombardia hanno visto arrivare, su di un "corpo" un po' provato da anni non semplici dopo la crisi finanziaria, una massa di risorse che va anche oltre al Pnrr [...]" spiega, precisando come in conseguenza dei tagli degli anni precedenti - circa il 20% del personale in meno in un decennio - le amministrazioni locali facciano "fatica" a prendere parte a questo straordinario piano di rilancio del Paese. Un'opportunità che può finire per trasformarsi in un "elemento di divergenza" fra grandi centri urbani e piccoli comuni, piuttosto che in una "occasione per recuperare" come dovrebbe essere in realtà. Fra i problemi principali di questa "fatica" figura proprio il vuoto causato dall'assenza di personale qualificato. Una mancanza che non può essere colmata in tempo breve. Sia per le conoscenze specifiche che la macchina amministrativa richiede, sia per la poca attrattività del settore del pubblico impiego. Nonostante ciò, il quadro complessivo offre anche elementi positivi.
"I comuni lombardi hanno presentato 12mila e 877 progetti, di cui 11mila e 168 sono stati finanziati per complessivi 7,5miliardi di euro" specifica Guerra. Tuttavia, secondo il presidente di Anci Lombardia, delle difficoltà sorgeranno proprio nella fase di attuazione di questi progetti e nella loro rendicontazione. Sia per la carenza di figure professionali specifiche sia per la complessità burocratica che il Pnrr ha portato con sé. Nel tentativo di superare queste difficoltà Anci Lombardia ha avviato una collaborazione con la sezione territoriale della Ragioneria Generale dello Stato. Di fronte alle problematiche di interpretazione normativa "entro 48 ore vengono fornite risposte ai comuni".
Con uno sguardo più complessivo sullo scenario delle realtà locali, il presidente di Anci Lombardia spiega: "prendendo a lezione quanto accaduto con la pandemia e il Pnrr serve un ridisegnamento complessivo dell'assetto delle autonomie locali, un riordino istituzionale territoriale" e aggiunge "se non facessimo questa operazione finiremmo per perdere ancora di più autonomia".
L'ex deputato, oggi sindaco, propone anche il superamento del sistema dei bandi a favore di un modello volto a incentivare la progettazione territoriale condivisa fra comuni.
Paolo Brivio, sindaco di Osnago, fra gli intervenuti alla mattinata
Sempre tracciando un bilancio complessivo dall'esperienza maturata durante e successivamente alla pandemia, con l'applicazione del Pnrr, Guerra evidenzia come sia necessaria un'azione politica che punti a risolvere alcune problematiche e migliorare altre soluzioni già adottate. Come, ad esempio, mantenere il portafoglio dei progetti, valutare bene la sostenibilità delle nuove opere pubbliche in funzione delle capacità di spesa corrente degli enti, pensare ad un futuro per la finanza locale in un'ottica di maggiore autonomia e minore dipendenza dalle risorse del governo centrale, incentivare l'accesso ai fondi di rigenerazione urbana per i comuni con meno di 15mila abitanti, sviluppare una migliore strategia per le cosiddette Aree Interne, compiere una migliore digitalizzazione nei comuni, valutando bene gli interessi della macchina amministrativa, promuovere le comunità energetiche risolvendo l'incertezza normativa attuale, attivare migliori politiche giovani e, in particolare, attuare nuove politiche di riforma territoriale per la sanità.
Un tema - quello della salute pubblica e del Sistema Sanitario Nazionale - rispetto al quale sia Morando che Guerra hanno più volte sottolineato l'importanza di riforme realmente utili a livello locale. Evitando, ad esempio, che l'apertura delle Case della Comunità non finisca per tradursi in un'opera di mascheramento della chiusura o del depotenziamento di alcuni presidi ospedalieri minori.
Il sindaco di Casatenovo, nonchè ''padrone di casa'', Filippo Galbiati
"Una rete di ospedali "spoke" è fondamentale per permettere il corretto funzionamento del sistema sanitario" dichiara Galbiati - sindaco di Casatenovo - che interviene sul tema sanitario: "vediamo, invece, che ospedali "spoke" come il Mandic di Merate vengono svuotati, depotenziati di personale e risorse. Senza ospedali come quello di Merate i grandi "hub" ospedalieri specializzati non ce la possono fare. Lo abbiamo visto con quanto è accaduto al Papa Giovanni di Bergamo durante la pandemia''.