Accadeva 40 anni fa/19 - febbraio '83: 6 miliardi per l'acqua in Brianza. Giuria di Casatenovo al Festival. 605 aborti nell'82

L'anno non inizia bene per i casatesi. Il primo consiglio comunale infatti, delibera una raffica di aumenti: su pubblicità, servizio affissioni, fognatura, addizionale irpef introdotta dal governo Fanfani e, soprattutto, sulle tariffe idriche che per i consumi essenziali (sino a 30 mc.) passa da 59 a 70 lire il mc. mentre la tariffa "base" (da 31 a 48 mc) sale da 71 a 196 lire il mc. In serie anche i successivi scaglioni di consumo. Pci e Psi si dichiarano contrari ma il sindaco Giovanni Maldini avverte: i servizi si pagano e l'acqua è un bene essenziale ma ancora scarso. Difatti con Luigi Zappa - presidente e vice presidente del Consorzio brianteo, meglio "Consorzio del comuni della Brianza sudorientale per il servizio pubblico dell'acqua potabile", Maldini spiega ai 15 comuni associati che senza l'acqua del lago non sarà possibile soddisfare le richieste. Pozzi e sorgenti non sono in grado di erogare acqua a sufficienza. Quindi occorre progettare una centrale di captazione a Valmadrera collegata al grande collettore che, al momento, finisce a Castello Brianza. Da lì proseguire fino al serbatoio di Sartirana di Merate il cui consorzio con Cernusco e Montevecchia sta ampliando. Costo del progetto 6 miliardi di lire. Una enormità per i 15 comuni che assieme fanno 49mila abitanti. Ma Maldini l'idea ce l'ha: tutti i comuni nel 1981 hanno speso meno della media nazionale. Per cui riceveranno un "premio" di 60mila lire per abitante pari a poco meno di 3 miliardi Se tutti i comuni destinano il premio alla grande opera, metà del costo è già coperto. E poi, spiega ancora il sindaco di Casatenovo, la stessa regola varrà per il 1982 e siccome tutti i comuni consorziati spenderanno ancora meno della media nazionale, ecco gli altri 3 miliardi. La Brianza sudorientale, quella meratese per intenderci ha sofferto spesso la sete, soprattutto Airuno e Brivio, ma anche Merate con Cernusco Montevecchia, Calco e Olgiate. Il grande collettore del Consorzio Brianteo è la risposta alla pressante domanda di acqua.

I sindaci Giovanni Maldini e Luigi Zappa

Quasi duemila aborti nel 1982 negli ospedali di Merate e Lecco. Al Mandic le interruzioni volontarie di gravidanza sono state 605 di cui 169 praticate su donne residenti nei comuni del meratese. Di queste 605 donne, 409 sono coniugate, 185 nubili, 2 vedove e 9 divorziate. Le età vanno da un minimo di 15 anni a un massimo di 43. Ben 88 sono state le ragazze che hanno abortito di età compresa tra 15 e 20 anni. 136 tra 21 e 25 anni; 128 tra 26 e 30 anni; 135 tra 31 e 35 anni; 84 tra 36 e 40 anni; 34 oltre 40 anni. La battaglia contro la legge 194 non è mai terminata ma la coscienza collettiva al referendum si è espressa in maniera chiara. Del resto le cronache dell'epoca sono piene di donne massacrate sui tavoli di marmo di mammane e curandere mentre chi può si rivolge ai "cucchiai d'oro" della Svizzera.

Casatenovo, assieme a altri 19 comuni è stato scelto per "giudicare" le canzoni di Sanremo. La giuria casatese, coordinata dal segretario comunale Costante Grassi è stata sorteggiata per due serate su tre, il venerdì e il sabato. Grandissima animazione in paese per la partecipazione dei giurati alla finalissima. E bisogna dire che le scelte sono state azzeccate. Per la categoria esordienti la giuria casatese ha indicato come miglior canzone "Sarà quel che sarà" di Tiziana Rivale che poi si aggiudicherà il premio finale. Al secondo posto indica Donatella Milani con "Volevo dirti". E anche questa scelta trova conferma nel secondo posto ottenuto dalla Milani. Al terzo la votazione di Casatenovo ha premiato Fiordaliso con "Oramai". Tra i big le scelte sono cadute di Marco Ferradini con "Catastrofe bionda", Amii Stewart con "Working late tonight" e Dori Ghezzi con "Margherita non lo sa", l'unica entrata in finale con la conquista poi del terzo posto assoluto.

Gli abitanti del rione la Colombina - sorto negli ultimi anni grazie alle iniziative di alcune cooperative che hanno realizzato 200 appartamenti in edilizia economico-popolare - si preparano al carnevale, una delle tante iniziative del dinamico rione per "non diventare la Cinisello di Casatenovo" dicono. Gli abitanti del rione hanno scelto come soggetto una sala operatoria da montare su un grande carro seguito da una (finta) ambulanza.

Una indagine sui dati del censimento 1981 evidenzia che il meratese-casatese non è una zona agricola, ma agricola lo è stata certamente. E la tradizione, in realtà, sopravvive. Dunque, in sintesi: il bacino della Brianza sud-orientale ha una superficie pari a 11mila ettari di cui 5.900 agricoli, 1.280 coltivati. Le aziende locali hanno prodotto nel 1980, 7mila quintali di frumento, 18mila litri di latte, 7mila uova ogni giorno. I bovini sono 7.600, ovini e caprini 600, suini 17mila. Un'azienda di Monticello alleva oltre 12mila galline. Gli addetti sono 1.330. A Missaglia, per esempio, sono censite 130 aziende a carattere famigliare e non. Si occupano di agricoltura e zootecnica con allevati 1.300 bovini e 1.200 suini.

Una lettera aperta al sindaco Giovanni Maldini per la palestra...mai nata. L'hanno scritta genitori, docenti e preside del Consiglio di Circolo di Casatenovo per richiamare l'Amministrazione comunale al rispetto degli impegni presi di costruire la palestra entro il 1982. Oggi gli alunni del plesso di Cascina Bracchi, frequentato anche dagli scolari di Valaperta e Rimoldo - ben 120 - devono fare gli esercizi ginnici nell'atrio della scuola. Accanto al plesso il terreno libero c'è ed è di proprietà dell'ospedale Maggiore di Milano, quindi facilmente acquisibile. Ma la trattativa segna il passo. Così non potendo organizzare un'assemblea pubblica per mancanza dell'Amministrazione comunale si è deciso per la lettera aperta.

Curioso incidente sulla statale 342. Un camion facente parte di una colonna militare del 3° reggimento Artiglieria a cavallo di stanza a Cremona, di rientro da una esercitazione al poligono di tiro "Rio Costa" di Albese viene centrato in pieno da un grosso autocarro condotto da una giovane di Terno d'Isola. Nell'urto restano feriti entrambi gli autisti. Ma il camion militare dietro il primo non blocca in tempo e tampona violentemente il pesante automezzo già sinistrato. Nell'urto ben 11 militari seduti nel cassone posteriore restano feriti, nessuno in modo grave. L'intera colonna si ferma impedendo la circolazione lungo l'asse stradale per parecchie ore.

19/continua

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