Oggiono: giornata per l'inclusione sportiva al Bachelet per arrivare...Oltre l'ostacolo

Una giornata dedicata all'inclusione. Approfondimenti, dimostrazioni e incontri hanno animato quest'oggi, venerdì 14 aprile, l'istituto Bachelet di Oggiono in occasione dell'iniziativa ''Oltre l'ostacolo'', promossa con l'ICS di Cernusco Lombardone.

Al microfono la prof.ssa Rosella Viganò, sotto di lei i tre ragazzi del progetto Atleticabile, al pc un'esponente di Oltretutto97 e, alle sue spalle, la professoressa Barbara Galbusera

Nei saluti introduttivi la dirigente dell'istituto meratese Mariacristina Cilli ha rimarcato l'importanza di queste giornate. ''L'attività motoria è una parte dell'educazione che include molto, a prescindere dalle caratteristiche dell'individuo e permette di sviluppare competenze a livello emotivo, sociologico. Rivolgo un ringraziamento al tavolo tecnico che ha lavorato per la giornata: dietro una rete, una scuola capofila, ci sono altre persone che lavorano ed è stata un'esperienza gratificante perché ho visto la passione che i docenti mettono nel lavoro''.

Il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, presente insieme all'assessore alla cultura Giovanni Corti, ha invece commentato: ''il valore aggiunto di questa scuola è che si formano studenti con un elevato livello didattico, ma anche i cittadini del domani. Penso che la nostra presenza come istituzione sia importante e significativa: vogliamo che il Bachelet non sia un'isola in Oggiono ma sia parte della rete per formare i cittadini del domani e includere. Oggi affrontiamo disabilità che è tema su cui ci interessiamo molto, a partire dall'asilo offrendo servizi che devono essere efficaci per far sviluppare ragazzi e adulti''.

Da sinistra Francesco Piccinini e Alessandro Briganti

Sono poi cominciati i lavori. I primi interventi hanno visto protagonisti due ragazzi con disabilità. Alessandro Briganti, studente a Calolziocorte, ha raccontato tutte le sue passioni, dalla danza alla bicicletta passando per il pianoforte al nuoto agonistico.
Francesco Piccinini, 27 anni, concilia l'attività sportiva con il lavoro. Dal 2008 è tesserato con la Polisportiva Bergamasca, dove ha raggiunto importanti risultati nel nuoto. Nel 2009 ha partecipato al primo campionato italiano, mentre a 18 anni è arrivata la prima convocazione federale per i mondiali in Messico. Ha partecipato al campionato europeo a Loano, al mondiale in Canada e nel campionato mondiale del 2022 in Portogallo ha fatto record italiano ed europeo, conquistando il primo oro mondiale individuale. Nel suo palmares ci sono 173 medaglie di cui 97 individuali.
Entrambi hanno dimostrato che le differenze non sono d'ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi o al perseguimento delle proprie passioni.

Introdotti dalle docenti Rosella Viganò e Barbara Galbusera, alcuni ragazzi hanno presentato il progetto Atleticabile che si sta svolgendo presso l'istituto in queste settimane. Gli studenti del liceo sportivo si allenano e gareggiano con i ragazzi di Oltretutto 97, un'associazione nata nel 1997 da un gruppo di genitori che voleva far fare sport a giovani con disabilità fisiche e intellettive: oggi conta 90 atleti, 300 soci e propone 9 discipline sportive. "Essere qui è desiderio di normalità e inclusione: la loro serenità e gioia deriva dal fatto che sono contenti di essere qui a fare sport con voi perché sentono l'inclusione e la normalità rispetto a un allenamento normale" ha spiegato Sara, in rappresentanza dell'associazione.
Atleticabile è nato cinque anni fa allo scopo di rendere far praticare sport inclusivo in quattro specialità: corsa veloce, lancio del vortex, salto in lungo e staffetta.

Il torball in palestra

La particolarità di questo progetto è l'integrazione tra i ragazzi del liceo sportivo e gli atleti di Oltretutto in squadre miste formate tre ragazzi: un giovane di Oltretuttto97, un maschio e una femmina del liceo sportivo.
I ragazzi del liceo sportivo coinvolti nel progetto hanno sottolineato l'iniziale imbarazzo, il disagio e lo scetticismo, che sono poi stati andati in frantumi appena è cominciato il lavoro.

Da sinistra Laura Papini e Silvia Andreotti

''Ho visto ragazzi svegli e molto forti, sono sempre solari e felici. Quando li abbiamo incontrati in palestra per la prima volta, non sapevamo come comportarci e sono stati loro a rompere le barriere: l'approccio che bisogna avere è l'assenza di paura'' hanno detto, rimarcando il fatto che i giovani di Oltretutto97 non hanno timori a sperimentarsi, anche in esercizi più complicati.
''Per me questo progetto era nuovo e all'inizio è stato difficile pensarlo e organizzarlo - ha aggiunto la docente Rosella Viganò - Abbiamo raccomandato ai ragazzi di esercitarsi, di allenarsi con loro, non solo di fare gli allenatori ma anche gli atleti e di dare significato importante al bisogno di relazione che tutti abbiamo e che lo sport regala sempre. Abbiamo già ipotizzato dei terzetti in vista della gara finale del 22 maggio perché abbiamo visto relazioni molto intense''.

Al microfono la dirigente dell'ICS di Cernusco, prof.ssa Mariacristina Cilli

Spazio poi all'approfondimento del baskin, sport che fa parte dell'EISI dal 2007 nato a Cremona nel 2001 da un insegnante di educazione fisica di scuola secondaria e dal padre di una ragazza con sedia a rotelle elettrica per evitare che la giovane rimanesse in disparte durante le ore di educazione fisica. Per poter giocare è sufficiente avere il movimento dell'avambraccio e seguire le regole ben spiegate da Silvia Andreotti, educatrice e allenatrice che l'anno scorso ha avuto l'idea di creare una squadra di baskin in provincia di Lecco e Laura Papini, giocatrice e allenatrice. Oggi si è formata una squadra di 22 persone, tra disabili e non.

''Il baskin è inclusione sul piano fisico, funzionale, sociale: stare con gli altri, fare con gli altri e contare per gli altri. Tutti hanno pari dignità e i ragazzi senza disabilità non fanno tutoraggio ai ragazzi con disabilità, oltre al fatto che tutti possono giocare, maschi e femmine insieme'' ha detto Andreotti. Le principali differenze con il basket, sono la presenza di due canestri laterali e di 5 giocatori in campo e 1 giocatore nell'area laterale chiamato pivot. I giocatori sono suddivisi in 5 ruoli e la palla è quella del minibasket, con alcune eccezioni.

La giornata è proseguita in palestra con una dimostrazione del torball, prima del brunch che ha segnato la pausa prima dell'avvio dei lavoro pomeridiani. È stata una giornata di conoscenza e approccio al diverso per gli studenti ma anche per docenti e collaboratori dell'istituto.
M.Mau.
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