Sirone: in consiglio un atto di indirizzo per costituire la CER

Il Comune di Sirone intende costituire una comunità energetica rinnovabile (CER). Dopo un incontro che si è tenuto la scorsa settimana alla presenza degli esperti di Omnicon Srl, un'azienda specializzata nei sistemi di efficientamento energetico e SmartLand, l'amministrazione ha approvato in consiglio comunale un atto di indirizzo finalizzato alla costituzione di questo tipo di attività.
"Ne parliamo da un po' di tempo, però mancava questo atto formale di indirizzo per gli uffici e l'iter burocratico per provare a costituirla'' ha spiegato il consigliere Ernesto Viganò. ''La comunità non si crea da sola: oltre al Comune, serve almeno un altro attore. A valle dell'incontro pubblico, qualcuno ha capito il messaggio e ha manifestato interesse a partecipare, anche ai fini di essere corteggiato per il progetto di fattibilità. Siamo a 29-30 adesioni con 5 potenziali produttori e gli altri come consumatori".

Il consigliere Ernesto Viganò (primo da sinistra) e i colleghi dell'amministrazione sironese

La CER è infatti costituita da soci che possono ricoprire diversi ruoli: ci sono i "prosumer", termine mutuato dall'inglese, che identifica chi possiede un proprio impianto di produzione di energia, della quale ne consuma una parte. La rimanente quota di energia può essere immessa in rete, scambiata con i consumatori fisicamente prossimi al prosumer o anche accumulata in un apposito sistema e dunque restituita alle unità di consumo nel momento più opportuno. Ci sono poi i consumatori, ovvero coloro che non possiedono alcun impianto di produzione, ma consumano l'energia prodotta dagli impianti nella CER. Il concetto di autoconsumo si riferisce in senso esteso alla possibilità di consumare l'energia elettrica prodotta da un impianto di generazione posto nelle vicinanze, per far fronte ai propri fabbisogni energetici.
"Il giorno in cui saranno chiari i decreti attuativi sarà più facile prendere una decisone sull'investimento: il Comune ha intenzione di mettere un pannello fotovoltaico e l'energia in avanzo, che non è auto consumata, sarà messa a disposizione della comunità'' ha proseguito Viganò. ''La CER nasce bene quando una pluralità di produttori. Siamo contenti che l'asilo ci abbia dato la disponibilità a far parte del progetto, mentre la parrocchia sta ancora ragionando perché devono fare riferimento alla Diocesi. Ci farebbe piacere che la comunità, a tutela di tutti, contemplasse al suo interno enti importanti, anche aziende. Se riuscissimo a farla funzionare bene, andrebbe nell'interesse di tutti. Il processo è già partito, ma ora approviamo un atto formale".
La vera sfida di una CER non è trovare nuovi tetti su cui installare pannelli fotovoltaici, piuttosto promuovere un nuovo modello di gestione dell'energia (produzione, scambio, consumo) in modo coordinato, massimizzando i benefici per il territorio. Questo è quanto si propone il Comune di Sirone approvando l'atto di indirizzo.
M.Mau.
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