Barzanò: la giunta incontra i cittadini per spiegare gli aumenti di Imu ed Irpef

In previsione dell'aumento dei tributi locali, che con ogni probabilità verrà deliberato durante la seduta consiliare della prossima settimana, l'amministrazione comunale di Barzanò ha deciso di incontrare la cittadinanza per illustrare le motivazioni che hanno portato ad adottare questa decisione.
Venerdì sera, presso la sala civica di Via Monsignor Colli, il sindaco Gualtiero Chiricò e il vicesindaco Giancarlo Aldeghi, di fronte a una decina di presenti, hanno contestualizzato le scelte contenute nel bilancio comunale. A pesare, e anche notevolmente, sono gli aumenti delle spese che incidono sulla parte ''corrente'' del documento economico. Ovvero tutte quelle spese che non concorrono a determinare investimenti di lungo periodo in strutture, attrezzature, opere pubbliche e beni.

In primo piano il vicesindaco Giancarlo Aldeghi. Alle sue spalle l'assessore Fernanda Veronelli

L'aumento delle spese correnti è stato causato, in larga parte da due fattori, l'incremento dei costi per il personale e l'aumento dei costi energetici, anche nelle sue ripercussioni secondarie come nell'acquisto di servizi erogati da società terze. Sul versante del personale, la macchina amministrativa comunale tornerà a pieno regime nel 2023, dopo una mobilità e un reintegro, con un conseguente aumento dei costi, dovuto anche all'applicazione del nuovo contratto nazionale del pubblico impiego. Un altro aumento è stato registrato sul versante dei servizi sociali che comprendono i servizi di educativa scolastica e di accesso in comunità per minori in condizioni familiari difficili, oltre che la gestione di tre appartamenti inseriti nel sistema abitativo tutelato. Complessivamente solo questi due settori - servizi sociali e istituzionali, personale e funzionamento della macchina amministrativa comunale - concorrono a determinare oltre il 36% delle spese correnti del comune.
A ciò si aggiunge l'aumento dei costi energetici, quantificato - il solo aumento - in circa 240mila euro nel 2022 e in circa 110mila euro nel 2023. Risorse che dovranno essere stanziate in più rispetto a quelle già normalmente preventivate.

Il sindaco Gualtiero Chiricò (a sinistra) e l'assessore Giovanni Sironi

Considerando altri aumenti di voci minori di spesa, l'incremento complessivo dei costi che graverà nel bilancio 2023 è stato stimato, dal sindaco Chiricò e dal vicesindaco Aldeghi, in circa 400mila euro. Conseguentemente l'amministrazione comunale ha scelto di aumentare alcuni tributi locali, come Irpef (ferme su valori decisi nel 2012) e Imu.
L'addizionale comunale Irpef verrà applicata con nuove aliquote. Per i redditi da zero a 15mila euro l'aliquota sarà pari allo 0,45%. I cittadini che rientrano in questa fascia reddituale beneficeranno di un'esenzione totale, l'addizionale non peserà sulla loro busta paga. Coloro che hanno un reddito compreso fra 15mila e 28mila euro vedranno applicata sul proprio reddito un'aliquota dello 0,55%. In precedenza, era pari allo 0,35%. Sui redditi da 28mila euro a 50mila euro verrà applicata un'addizionale Irpef pari allo 0,65%, superiore dello 0,25% rispetto a quella applicata in precedenza. Infine, sui redditi superiori a 50mila euro continuerà ad essere applicata, come avveniva anche negli scorsi anni, l'addizionale Irpef dello 0,8%, l'aliquota massima applicabile. L'aumento dell'addizionale Irpef comunale è una scelta politica attuata anche da diverse altre amministrazioni del territorio lecchese, nell'arco dello scorso quinquennio, e in particolare nell'ultimo anno. Con l'incremento dell'addizionale comunale, l'amministrazione barzanese ha comunque confermato alcune scelte che concorrono ad applicare il tributo con un buon indice di progressività. Infatti, ha confermato quattro scaglioni reddituali differenziati fra loro da un incremento del tributo dello 0,10%.

Una scelta di "democraticità" nell'applicazione del tributo come hanno spiegato sia il sindaco Chiricò che il vicesindaco Aldeghi. Ampliando lo sguardo ad altri comuni del territorio non è facile trovare l'utilizzo di un criterio di progressività come quello applicato dall'amministrazione di Barzanò. Sono diversi i comuni che scelgono di applicare un'aliquota unica per tutte le fasce reddituali (ad esempio Bosisio Parini, Bulciago, Casatenovo, Castello Brianza, Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia) magari applicando anche l'aliquota massima, o quasi, a tutte le fasce reddituali (Casatenovo, Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia). Altri comuni ancora introducono degli scaglioni reddituali, ma all'interno dei quali non vi è progressività, o è minima, nell'applicazione del tributo (Missaglia, Sirtori). Anche la soglia di completa esenzione dall'applicazione dell'addizionale, scelta da comune di Barzanò e pari a 15mila euro, al di sotto della quale non sarà applicato il pagamento del tributo, è fra le più alte adottate dai comuni del territorio.

Le nuove aliquote Irpef dovrebbero generare un maggior gettito presunto pari a circa 190mila euro. Sul versante dell'Imu l'aliquota ordinaria applicata a seconde case e terreni edificabili verrà innalzata dall'8,6 per mille al 9,4 per mille. Una decisione che porterà il gettito dell'Imu verso le casse comunali ad incrementarsi di circa 120mila euro. Entrambi i maggiori gettiti 190mila euro (Irpef) e 120mila euro (Imu) concorreranno solo in parte (310mila euro) a coprire l'aumento dei costi previsti nel bilancio (400mila euro).
L. A.
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