Bulciago: TARI, IMU e IRPEF invariati. ''Un bel traguardo''

Dopo un 2022 difficile dal punto di vista economico e sociale, l'amministrazione comunale di Bulciago ha deciso di guardare al 2023 con positività, approvando nel consiglio comunale di venerdì 28 aprile la conferma della tariffa TARI e delle aliquote IRPEF e IMU.


Il sindaco Luca Cattaneo

''Siamo riusciti a ottenere quello che volevamo: non ritoccare nemmeno quest’anno nulla a livello di tariffe e aliquote. Era un traguardo che ci eravamo prefissati quando abbiamo approvato il bilancio di previsione e che abbiamo rispettato, considerando anche che altri comuni si sono trovati costretti ad aumentarle'' ha dichiarato il sindaco Luca Cattaneo in apertura di seduta.
Per quanto riguarda l’IMU, l’amministrazione ha approvato le aliquote dello scorso anno, che si attestano per le categorie catastali A1, A8, A9 allo 0,5% con la detrazione di 200 euro; per i fabbricati diversi dall’abitazione principale, con l’esclusione del gruppo catastale D, allo 0,86%; per i fabbricati D e per le aree fabbricabili rimane allo 0,86%; mentre i terreni agricoli rimangono esenti.



L’addizionale comunale IRPEF, invariata da ormai dieci anni, è stata riconfermata allo 0,6%. Infine, la tassa dei rifiuti TARI, registrerà un’impercettibile variazione al ribasso – potenzialmente per tutte le utenze – poiché, rispetto al 2022, l’importo economico totale della gestione dei rifiuti per il 2023 è pari a 307 mila, duemila euro in meno rispetto allo scorso anno.
La giunta Cattaneo riuscirà a non aumentare le aliquote e le tariffe grazie a diversi accertamenti appurati dagli uffici finanziari del comune, tra cui quelli relativi al pagamento di IMU e TARI.
''Già l’anno scorso abbiamo avuto un grosso introito derivato da questi accertamenti, che ci ha permesso di far fronte agli aumenti energetici. Quest’anno gli accertamenti IMU stanno raggiungendo la cifra importante di circa 140mila euro'' ha spiegato il primo cittadino all’assemblea. Per la TARI, invece, gli accertamenti condotti dagli uffici finanziari faranno entrare nelle casse del comune circa 30mila euro che non erano stati previsti. A questi si aggiungono ulteriori introiti derivati da canoni demaniali, che porteranno nelle casse del comune altri 60 mila euro.
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