Barzago: la minoranza esprime dubbi su pressione fiscale e cantiere della mensa

"Sui lavori alla primaria si potevano fare altre considerazioni". Persistono i dubbi dei tre consiglieri di Barzago Viva in merito ai lavori avviati dalla giunta di Mirko Ceroli sugli edifici della scuola primaria A.Pulici. Tali perplessità sono riemerse anche nella seduta del consiglio comunale di ieri sera, quando la minoranza si è astenuta sia sulla variazione al programma triennale delle opere pubbliche sia sulla richiesta di autorizzazione ad accendere un mutuo per la mensa.

Il sindaco Mirko Ceroli

"Abbiamo urgenza di avviare l'iter che porterà alla gara d'appalto. Il progetto della mensa vale complessivamente 1milione e 91mila euro. 677mila sono coperti da un finanziamento PNRR mentre 67mila 700 ce li versa lo Stato per coprire gli aumenti dei costi di energia e materie prime" ha spiegato Michele Bianco, vicesindaco nonché assessore ai lavori pubblici. "Il resto della spesa sarà coperto dal comune attraverso questo mutuo da 347mila euro. È il primo mutuo che accendiamo in questo mandato".
Perplessi, come detto, i consiglieri di minoranza. "Quando in campagna elettorale dissi che gli attuali edifici della scuola avevano dei problemi mi fu risposto che non era vero. Ora state spendendo diversi milioni di euro per sistemarli" ha sottolineato Emanuele Mauri, capogruppo di Barzago Viva.
"Siamo contenti che finalmente i nostri ragazzi avranno una mensa degna di questo nome. Tuttavia, noi pensiamo che sarebbe stato meglio progettare una struttura diversa per la scuola e recuperare gli edifici attuali, per esempio, per le attività delle associazioni" ha aggiunto Stefano Beretta.

Emanuele Mauri di Barzago Viva

Le visioni dei due gruppi politici si sono dimostrate ancora una volta inconciliabili su questo tema. I tre consiglieri di minoranza si sono astenuti anche sul primo punto all'ordine del giorno, ovvero l'approvazione del rendiconto 2022. "Abbiamo registrato un avanzo di amministrazione pari a circa 1milione e 200mila euro, in crescita rispetto ai 940mila dello scorso anno. Si tratta di un risultato importante che ci consente di guardare al futuro con più tranquillità" ha spiegato il sindaco Mirko Ceroli. "Segnalo in particolare che il fondo di dubbia esigibilità è sceso da 460mila a 349mila euro. Ciò significa che è aumentata la capacità del comune di riscuotere i propri crediti".
Più che di ordine contabile, le perplessità dei consiglieri di Barzago Viva erano politiche. "Dal bilancio emerge come di fatto l'aumento dei costi energetici a carico del comune è stato di 20mila euro, poiché gli altri 50mila sono stati coperti da contributi statali" ha evidenziato Emanuele Mauri. "Forse uno sforzo in più per abbassare la pressione fiscale lo si poteva fare. Barzago è uno dei comuni con le aliquote più alte nella zona".

Dal canto suo, Ceroli ha replicato aprendo ad un futuro adeguamento dell'IRPEF. "Dobbiamo verificare l'evoluzione del fondo dubbia esigibilità nonché della spesa corrente. Una volta che saremo certi di riuscire a mantenere in equilibrio anche i bilanci futuri e di poter affrontare eventuali emergenze, potremo fare dei ragionamenti complessivi e valutare una diminuzione della pressione fiscale" ha concluso il primo cittadino.
A. B.
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