Oggiono: la risposta di Narciso e Corti alle interrogazioni non convince le minoranze
Antipasto di quella che si preannuncia come una delle battaglie elettorali più vivaci della prossima primavera. Si può riassumere così il significato dell'accesa discussione andata in scena ieri durante il consiglio comunale di Oggiono. Da un lato le minoranze hanno rivolto accuse molto forti all'operato della maggioranza che, viceversa, ha difeso strenuamente le proprie posizioni.
''Si tratta del pannello arrivato per ultimo, poco prima dell'inaugurazione del percorso. Ammetto che c'è stato un problema di comunicazione tempestiva con l'associazione che aveva in cura l'aiuola. Ammetto anche che l'installatore non sia stato altrettanto tempestivo nel rimettere a dimora le piantine causando le sacrosante rimostranze dell'associazione'' ha replicato Giovanni Corti, assessore alla cultura. ''Ho chiesto personalmente scusa sia al telefono sia con una mail formale. Pensavo fosse sufficiente ma evidentemente mi sono sbagliato. I rapporti con la suddetta associazione sono basati su una reciproca stima e rispetto e continuano nella massima e reciproca collaborazione''.
Subito dopo è andato in scena un altro scontro molto acceso, questa volta tra il sindaco Chiara Narciso e il consigliere di opposizione Debora Acerbi. Oggetto del contendere era il cimitero. In particolare, Acerbi ha posto l'attenzione sulle segnalazioni dei cittadini in merito a bare abbandonate in stato di degrado nell'area nuova nonché a materiale accatastato nell'angolo adiacente al muro di confine del cimitero stesso. Due settimane dopo tali segnalazioni, giunte a metà aprile, la stessa minoranza ha effettuato un sopralluogo, constatando che la situazione non era stata risolta. Dopo aver ricordato come dovrebbero essere smaltiti i rifiuti cimiteriali, Acerbi ha chiesto al sindaco di porgere le proprie scuse ai cittadini oggionesi esposti, secondo la consigliera, non solo ad una vista ripugnante ma anche ad un'aria insalubre e inquinata da quei rifiuti. Nella sua risposta, Narciso ha ricordato come il deposito temporaneo di rifiuti sia stato creato in inverno durante l'esecuzione del piano straordinario di esumazioni ed estumulazioni. Tale deposito, inoltre, era distante almeno una trentina di metri dall'area frequentata dai visitatori ed era delimitato da apposite reti da cantiere e un telo ombreggiante. Se da un lato quindi la gestione del deposito temporaneo è ritenuta corretta, dall'altro lato il sindaco ha ammesso i problemi relativi al deposito e allo smaltimento della cassa di legno, lasciata nel vialetto fuori dal deposito seppur coperta con un telo poi rimosso da chi ha scattato le foto. Tale errore è stato prontamente riparato non appena l'amministrazione è venuta a sapere del problema.
''C'è una noncuranza cronica da parte di quest'amministrazione nella gestione dei cimiteri. Eppure, il cimitero è a tutti gli effetti la carta d'identità di un paese. Non vedo come un'amministrazione che non riesce a curare il cimitero possa gestire altre aree del paese'' ha chiosato Acerbi.
Nello specifico il primo intervento è stato quello di Roberto Paolo Ferrari, ex sindaco ed ex deputato leghista. Egli ha parlato di ''arroganza del potere'' sia rispetto alla scelta di alcuni consiglieri di non alzarsi durante il minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi, chiesto dalle minoranze e approvato dal sindaco, sia rispetto al MUD.
Il dibattito sul Museo Urbano Diffuso va avanti da alcuni mesi (QUI l'ultima fase) ma questa volta Ferrari si è concentrato su un pannello in particolare, quello installato presso l'aiuola di via Primo Maggio. Tale spazio, infatti, era gestito dall'associazione Palazzo Prina in base a una convenzione con l'amministrazione comunale. Quest'ultima, però, non ha avvisato per tempo la controparte del fatto che proprio in quell'aiuola sarebbe stato installato uno dei pannelli del MUD, recante l'immagine di San Sebastiano.
Il dibattito sul Museo Urbano Diffuso va avanti da alcuni mesi (QUI l'ultima fase) ma questa volta Ferrari si è concentrato su un pannello in particolare, quello installato presso l'aiuola di via Primo Maggio. Tale spazio, infatti, era gestito dall'associazione Palazzo Prina in base a una convenzione con l'amministrazione comunale. Quest'ultima, però, non ha avvisato per tempo la controparte del fatto che proprio in quell'aiuola sarebbe stato installato uno dei pannelli del MUD, recante l'immagine di San Sebastiano.
Il consigliere leghista Roberto Paolo Ferrari
Parole che non hanno soddisfatto in alcun modo il consigliere Ferrari. Oltre che di un ''potere arrogante che passa sopra ai rapporti di collaborazione tra il Comune e altre realtà'', l'ex sindaco leghista ha accusato l'assessore di aver volutamente tralasciato tale tema nelle risposte alle precedenti interrogazioni.
Debora Acerbi e Lamberto Lietti dell'altro gruppo di opposizione
''Il deposito temporaneo di rifiuti non sarebbe consentito dalle norme se rappresentasse un pericolo per la salute pubblica. Oggi, comunque, è stato completamente smantellato'' ha concluso il sindaco. ''Nelle ultime settimane, inoltre, è stato avviato un nuovo appalto che comprende sia la manutenzione ordinaria del cimitero sia la gestione di tutte le operazioni di esumulazione ed estumulazione, nonché lo smaltimento dei rifiuti che derivanti da esse. L'obiettivo è proprio quello di migliorare la gestione complessiva del nostro cimitero''.
Anche Acerbi, come Ferrari nel caso precedente, non è stata minimamente soddisfatta della risposta. In particolare, l'esponente dell'opposizione ha respinto l'accusa di aver spostato il telo che copriva la bara per scattare la foto ed ha accusato la maggioranza di non aver vigilato a sufficienza. In seguito, Acerbi ha accusato il sindaco di mancanza di umiltà per non essersi scusata con i cittadini e non aver ringraziato chi ha effettuato le segnalazioni.
''C'è una noncuranza cronica da parte di quest'amministrazione nella gestione dei cimiteri. Eppure, il cimitero è a tutti gli effetti la carta d'identità di un paese. Non vedo come un'amministrazione che non riesce a curare il cimitero possa gestire altre aree del paese'' ha chiosato Acerbi.
A. B.