Bosisio, La Nostra Famiglia: tecnologia e cura nel bilancio di missione del 2022

Ricerca scientifica, attività clinica e riabilitativa, accanto alla cura, alla relazione e alla tutela per la vita. Sono questi i pilastri dell'associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini che nel tardo pomeriggio di lunedì 19 giugno, nell'auditorium della struttura, ha presentato il bilancio di missione 2022 (clicca QUI per visualizzarlo) con un incontro dal titolo Intelligenza artificiale e tecnologie: maneggiare con "cura".

Al microfono la presidente Luisa Minoli

"Il bilancio di missione narra attraverso parole, numeri e immagini l'attività dell'associazione dove operano professionisti che accompagnano adulti e famiglie nella fragilità - ha esordito la presidente dell'associazione Luisa Minoli, ripercorrendo un anno di riabilitazione, ricerca scientifica e tecnologie per offrire la cura migliore agli utenti e alle famiglie - A loro va il grande grazie perché danno completezza alla missione dell'associazione ed è questa missione che chiede ad ognuno di mettersi in relazione in prima persona. Nel nostro essere dalla parte dei bambini, siamo accompagnati dal sostegno fattivo e amici, associazioni, enti e istituzione che ci consente di realizzare quello che oggi si vede".

Da sinistra Francesca Gambarini, Paolo Volontè e Francesca Pedretti

I saluti istituzionali sono proseguiti con l'intervento di Alessandro Fermi, assessore regionale a Università, Ricerca e Innovazione spiega l'importanza della tecnologia, della ricerca e dell'innovazione applicate alla medicina, secondo il quale l'associazione rappresenta "certamente un'eccellenza di Regione Lombardia" ed è per questo motivo di orgolglio e vanto. "Diamo a volte per scontato, per dove siamo nati, che l'assistenza sanitaria sia così ovunque, invece è un vero privilegio. Come Lombardia possiamo contare su una sanità ancora cattolica, che nesce nello spirito di servizio e ha nel no profit la caratteristica principale e senza il quale la sanità lombarda non reggerebbe: per questo va tutelata".

Da sinistra Nivedita Agarwal, Alessandro Fermi e Marcello Belotti

L'assessore si occupa di ricerca e innovazione da pochi mesi, ma intende implementare le risorse a disposizione: "In questo campo la Nostra Famiglia investe molte energie. È un tema straordinario su cui l'Italia ha investito poco: il vero DNA lombardo è quello di inventare, creare, trovare soluzioni e quindi l'obiettivo dei prossimi cinque anni è quello di raddoppiare le risorse che metteremo in campo in questo settore - ha proseguito Fermi - Ogni euro che investiamo nella ricerca scientifica produce un beneficio complessivo per il Sistema Sanitario Nazionale pari a 3 euro, oltre ai vantaggi in termini di terapie innovative messe a disposizione dei pazienti: la multifunzionalità è il futuro dell'economia, non solo lombarda. 114 milioni di euro sono stati investiti negli scorsi 7 anni: vorrei raddoppiarli e sviluppare il più possibile una ricerca positiva e lavorare sul tema dell'intelligenza artificiale che sarà anche il futuro clinico senza che sostituisca il lavoro umano".

Infine la chiusura con l'auspico di poter dare un fattivo contributo: "Nessuna delle persone che si rivolge al vostro supporto trova, da parte dell'associazione, una porta chiusa e questo vi rende unici. Vi chiedo di andare avanti, insieme. Ho voglia di creare qualcosa con voi e spero che riuscirò in questo mio intento".

I lavori del pomeriggio sono stati moderati da Francesca Gambarini, giornalista di L'Economia del Corriere della Sera, che ha detto: "I progetti nel bilancio sono di valore aggiunto e non solo, ma rappresentano la creazione di valore in una catena che è sempre più ampia e a cui tutti sono tenuti a partecipare".

Al microfono Giovanni Barbesino

Il direttore generale dell'associazione Marcello Belotti ha presentato i numeri del bilancio: "Abbiamo alle spalle un periodo difficile, tuttavia l'associazione ha sempre continuato ad affrontare la sfida di coniugare scientificità, appropriatezza e prossimità. Ogni giorno 2mila 325 operatori condividono i percorsi di vita di molte famiglie e quasi 25mila bambini nel 2022 hanno varcato le porte  dei nostri Centri: è questa la nostra risposta ai bisogni di salute delle persone, soprattutto dei bambini".

Da sinistra il direttore dell’ASST di Lecco Paolo Favini e le rappresentanze politiche presenti all’incontro

É seguito l'intervento di Paolo Volontè, coordinatore di Meta - Unità di studi umanistici e sociali su scienza e tecnologia Politecnico di Milano, che ha parlato dell'etica della tecnologia: "Il progresso tecnologico allevia la fatica. Ogni nuovo passo avanti nello sviluppo di nuove tecnologie serve a delegare alla macchina la fatica umana: la fatica di lavorare, di prendersi cura dei malati e dei più deboli, di tenere pulita la casa, accendere il fuoco, guidare. Ma ogni nuova delega di fatica alla macchina comporta anche una parallela delega della nostra capacità di prendere decisioni, fare scelte, esercitare la nostra responsabilità - ha proseguito il professore - L'essere umano cede alla macchina una porzione della propria moralità, vale a dire, della propria umanità. L'arma consente di non dover uccidere con le proprie mani. L'algoritmo del motore di ricerca ci facilita la spesa. L'intelligenza artificiale ci dispensa dal dover scegliere chi curare in condizione di risorse limitate. Ciò non significa promuovere visioni allarmistiche del progresso tecnologico: la tecnologia salva le vite, come ha dimostrato con ferocia l'attualità degli ultimi anni. Significa però rendersi conto che la tecnologia va governata, se l'essere umano non vuole rinunciare alla propria umanità. Significa capire che l'ingegnere e il progettista non diversamente dai politici determinano, con le loro scelte progettuali, aspetti essenziali dell'esistenza delle persone".

Francesca Pedretti, direttrice generale regione Lombardia La Nostra Famiglia, ha unito due parole, missione e tecnologia, con la parola cura. Quest'ultima si trova all'interno della missione associativa: dedicarsi alla cura dei bambini con disabilità, facendosi carico anche della sofferenza familiare. "L'intelligenza artificiale deve essere a servizio del bene, dell'uomo. Cosa ha a che fare la tecnologia con la carità e la sofferenza? - ha affermato la direttrice - Ecco che cos'è la carità, quel filo sottile che tiene insieme la preziosità dell'uomo, che tiene unite la tecnologia e una missione di carità, ecco come stare accanto alla sofferenza. Ciò che tiene insieme sono i legami di cura, i legami con l'altro, il desiderio di bene che va oltre a un servizio, la carità che va oltre l'atto riabilitativo, dice la relazione con l'altro, la relazione di cura che passa nell'atto del prendersi cura, dice i legami buoni che nascono in una comunità curante".

La dottoressa Nivedita Agarwal, responsabile servizio di neuroradiologia IRCCS Medea, ha invece presentato il più recente progetto di imaging digitale che sarà pronto da metà luglio e per il quale l'associazione ha investito 400.000 euro. "Avevo ereditato un progetto tecnologico abbastanza avanzato - ha commentato la dottoressa - C'è in uso un radiografo analogico, investimento di 20 anni fa che ha bisogno di essere rinovato completamente perché esiste l'apparecchio digitale che velocizza l'acquisizione delle immagini e riduce la dose erogata, mentre la risonanza ad alto campo magnetico può ulteriormente studiare certi processi patologici, a seconda di quello che serve al clinico".

Per quanto riguarda l'attività riabilitativa, nelle 28 sedi dell'Associazione presenti in Italia nel 2022 sono state accolte 24.871 persone, soprattutto bambini e ragazzi con disabilità congenite o acquisite, mentre sono stati 3.519 i piccoli e i giovani ricoverati presso i reparti ospedalieri per malattie neurologiche e neuromotorie, per disturbi cognitivi o neuropsicologici, per disturbi emozionali o psicosi infantili, oppure perché hanno perso funzioni e competenze in seguito a traumi cerebrali o a patologie del sistema nervoso centrale.

La ricerca, affidata all'IRCCS Eugenio Medea, nel 2022 ha visto realizzati 125 progetti, i cui risultati sono stati oggetto di 127 pubblicazioni su riviste indicizzate, con una partecipazione dell'IRCCS alle maggiori reti internazionali. In particolare, gli studi di psicopatologia del Polo lombardo si caratterizzano per un'attenzione ai disturbi dello spettro autistico: i ricercatori del Medea in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità hanno ideato TeleNIDA, uno strumento di screening a distanza che riesce ad identificare eventuali campanelli di allarme dai 18 mesi di vita.

Nonostante la difficile congiuntura economica dello scorso anno, i donatori hanno dimostrato sostegno ai progetti e alle attività dell'associazione. Ne sono una testimonianza gli oltre 2 milioni e 800 mila euro raccolti nel 2022 raccolti grazie alla generosità di aziende, persone fisiche, enti e fondazioni private.

L'associazione La Nostra Famiglia conferma il proprio ruolo di primo piano, al passo con i tempi, all'interno del panorama sanitario, fondendo la tecnologia con la missione della cura della persona.
Michela Mauri
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