Casatenovo, sentieri chiusi in Valle Nava: il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Anche il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Casatenovo nella diatriba legale che dal lontano 2015 lo contrappone ad un privato, in relazione alla fruibilità di un sentiero che collega la località Quattrovalli (Via San Giacomo) alla Valle della Nava, verso Missaglia. A renderlo noto, attraverso una nota ufficiale, è il vicesindaco Marta Comi, all'epoca dei fatti assessore ad urbanistica ed edilizia privata della prima giunta Galbiati.
Una sentenza, pubblicata quest'oggi, che conferma la posizione già espressa dal Tar nel 2017 e successivamente impugnata appunto dal ricorrente, rivoltosi al Consiglio di Stato nella speranza di poter far valere le proprie ragioni.

Un'immagine di repertorio delle recinzioni installate anni fa in Valle della Nava

Al centro della diatriba giudiziaria le recinzioni posizionate per delimitare - al termine di un intervento di ristrutturazione - una proprietà privata che avevano di fatto reso impercorribile il percorso escursionistico, caro a molti casatesi e non, che lo utilizzavano (anche ma non solo) per raggiungere il confinante territorio di Missaglia.
Una vicenda che quasi dieci anni fa aveva suscitato parecchio clamore in paese, con la decisione nel 2015 appunto da parte del Comune, di organizzare una manifestazione alla presenza di cittadini e associazioni votate alla tutela del territorio.
''Sono convinta che risultato di oggi sia merito di un lavoro di una comunità, un impegno in cui non siamo mai stati soli, ma sempre affiancati dalle realtà del territorio che hanno mantenuto alta l'attenzione in una vicenda giudiziaria durata otto anni'' fa sapere Marta Comi, precisando di aver sempre sostenuto con fermezza, come amministrazione ''il principio di libera fruizione dei sentieri''.

Di seguito la nota integrale a firma del vicesindaco Marta Comi, precisando che lo spazio resta a disposizione per altri eventuali contributi sul tema:
Con la sentenza n 6094 pubblicata oggi il Consiglio di Stato ha dato piena ragione al Comune di Casatenovo nella controversia legale che lo contrappone dal 2015 alla proprietà S. Maria di Quattrovalli in relazione alla fruibilità del
sentiero della Valle della Nava.

La controversia, avviata dal privato nell’agosto del 2015 contro l’ordinanza del Comune che imponeva alla proprietà di liberare il sentiero di fondo valle impedito al passaggio attraverso una recinzione, aveva già visto il Tar dare ragione al Comune nel 2017, al primo grado di giudizio.

Ora anche il Consiglio di Stato si esprime in favore della piena restituzione di un percorso escursionistico da sempre fruito dalla cittadinanza e dalle associazioni del territorio, e di ulteriori due percorsi interni alla proprietà e da sempre fruiti dalla cittadinanza. L’appello della proprietà S.Maria in Quattrovalli è stato respinto in toto, con condanna di quest’ultima al pagamento del compenso del verificatore e di un concorso spese a favore del Comune.

Come Amministrazione abbiamo sempre sostenuto con convinzione il principio di libera fruizione dei sentieri del nostro territorio, sostenuti in questo dai cittadini e dalle tante associazioni che hanno contributo partecipando alla manifestazione pubblica del 2015 e successivamente fornendo materiali e documentazione a supporto della nostra tesi: i sentieri devono essere percorribili liberamente.

Sono convinta che risultato di oggi sia merito di un lavoro di una comunità, un impegno in cui non siamo mai stati soli, ma sempre affiancati dalle realtà del territorio che hanno mantenuto alta l’attenzione in una vicenda giudiziaria durata 8 anni.

Avendo seguito la vicenda dall’inizio, portandola anche all’attenzione di Regione Lombardia in un’audizione durante i lavori per la stesura della legge sulla Rete escursionistica, sono lieta che questa sentenza possa istituire un precedente a
cui poter fare riferimento.

Ora è necessario che su questo tema si faccia un passo avanti anche dal punto di vista legislativo, la nostra esperienza ci dice che la difesa dei percorsi è una difesa che deve fondarsi sulla fotografia dell’esistente, sulla realtà di itinerari che ormai rientrano nei documenti di assetto e programmazione urbanistica.

Ribadire questo principio di realtà significa riconoscere l’esigenza moderna di un diritto di accesso e attraversamento che manifesta l’appartenenza del territorio al cittadino e del cittadino al proprio territorio.

L’impegno deve essere quello di conciliare le esigenze legittime delle proprietà private con il principio di libera fruizione dei sentieri che hanno oggi una funzione nuova, conseguenza di una trasformazione della nostra società, una trasformazione del lavoro e della vita che ha portato ad un’evoluzione della sensibilità verso l’ambiente naturale e verso il paesaggio intesi come patrimonio e beni comuni da preservare e di cui godere.

Casatenovo, 21 giugno 2023

Marta Comi, Vicesindaco

 

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.