Con 'Cassago chiama Chernobyl' sono arrivati 18 bimbi dall'Ucraina
Prosegue instancabile e infaticabile l’impegno dell’associazione Cassago Chiama Chernobyl a sostegno della popolazione Ucraina. All’inizio di questa settimana, i volontari dell’associazione Pro Infanzia di Chernihiv, partner locale della realtà casatese, hanno cucinato l’ultima parte delle cibarie inviate dall’Italia per poi distribuirle a poveri e bisognosi.
“Dall’inizio della guerra abbiamo inviato complessivamente 300 tonnellate di aiuti umanitari. Facciamo tutto ciò che è in nostro potere per sostenere il popolo ucraino e non farlo sentire solo” ha commentato Armando Crippa, presidente dell’associazione Cassago Chiama Chernobyl. Questa è solo una piccola parte dell’impegno dei volontari del gruppo, i quali hanno raggiunto anche un altro importante obiettivo.
Ieri pomeriggio, intorno alle 17, è giunto a Como un pullman dall’Ucraina con a bordo 18 bambini. “Sono stanchi per il lungo viaggio ma felicissimi di essere arrivati. Sono partiti martedì dall’Ucraina. Purtroppo, si è perso molto tempo nel passaggio della frontiera con l’Ungheria. I ragazzi sono accompagnati da una persona seria e affidabile che svolgerà il ruolo di riferimento per le famiglie ucraine” ha spiegato ancora Crippa.
“In Ucraina questi ragazzi sentono tutti i giorni il rumore dei missili russi. Vogliamo dare loro un mese di tranquillità e sicurezza e vogliamo dare una speranza alle loro famiglie”. Il pensiero di cosa possono aver visto quei giovani visi in un anno e mezzo di conflitto fa rabbrividire. “Sicuramente li coinvolgeremo nel nostro raduno di auto e moto d’epoca del 16 luglio. Per il resto non abbiamo in programma altre iniziative specifiche. L’importante è che quei ragazzi sono qui al sicuro” ha aggiunto il presidente di Cassago Chiama Chernobyl.
Nella speranza, ovviamente, che questa sanguinosa guerra finisca quanto prima. “Purtroppo, mi sembra che ci si stia abituando a questa situazione. Si sta facendo troppo poco per arrivare alla pace. Occorre un grande sforzo diplomatico altrimenti questa follia della Russia continuerà a produrre vittime ogni giorno” ha concluso Crippa.
A.Bes.