La poesia di Colombo/30: è nato prima il tempo?

Crono, la divinità preolimpica della mitologia greca, colui dal quale nascerà Zeus, il re degli dei dell'Olimpo e che spodesterà il padre, rappresenta il dio del tempo. Quel tempo che mangia e divora tutto, proprio allo stesso modo in cui Crono ingoiava i figli appena nati per evitare che si compisse l'oracolo in base al quale si prevedeva che uno dei suoi figli lo avrebbe destituito, come poi accadde con la nascita figlio Zeus. 



Umberto Colombo

Il titano Crono, figlio di Urano e Gea, del cielo e della terra, era il signore del Cosmo. Da lui si originano le divinità olimpiche. Vien dunque lecitamente da chiedersi se sia arrivato prima il tempo o l'uomo. O l'uomo ha originato il tempo? Ormai abbiamo solo una certezza: il tempo scandisce la nostra vita e, che fosse presente già prima dell'avvento dell'uomo o meno, dobbiamo regolarci sulla base di esso. Ecco la riflessione, in versi, di Umberto Colombo.

Dio e il Tempo

Nel credo le domande sono tante
arrovella la mente del dubbioso
vacilla e sorge un animo indagante
il dubbio a ricerca stimola il curioso

Di documenti si sa che sono tanti
trasmessi per lo scritto o per l'orale
filosofici di storia sui temi rilevanti
annunciano a supporto la morale

Leggevo e ripensavo a quanto letto
su di un pezzo di notizia pubblicato
riguardo una curiosa ipotesi era detto
se il tempo è prima al mito di creato

È una domanda al fondo dell'ingegno
non è possibile cercarne la ragione
chiunque senta il tocco a questo segno
Avrà in risposta soltanto una tenzone

il credere nel dubbio non è normale
occorre farsi forza e domare la saggezza
così ci dicon per levarsi il temporale
dal folto di domande e d'incertezza

Il mito del mistero prende forma
non v'è risposta su quel tema dato
cercando e ragionando la riforma
non trovi e non vedi assolto il risultato

Il tempo è l'importante della vita
non v'è l'esporre di risposta netto
il fatto detto previene la sortita
più uno guarda e più deve rispetto

Umberto Colombo

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