Cassago: perplessità dopo l'abbattimento di una quercia. Il Comune, ''era a rischio''

''Giù'' una storica (e duplice) quercia rossa a pochi passi dal cimitero di Cassago. Un'assenza, quella di una delle piante presenti da più tempo nell'area verde all'angolo fra Via Allende e Via Visconti di Modrone, che non è passata inosservata in questi giorni, tanto che non sono mancate richieste di spiegazione al Comune, o ancora post all'insegna del disappunto pubblicati sul più noto dei social network.

Per fare chiarezza sulla decisione di abbattere la quercia è intervenuta in queste ore l'amministrazione comunale, con una nota stampa diffusa attraverso i canali ufficiali dell'ente.
''L'abbattimento - si legge - non è stato disposto a cuor leggero, ma è stato eseguito su esplicita e urgente indicazione del dott. agronomo Luigi Bonanomi al quale è stato recentissimamente affidato il compito di censire gli alberi e le piante che costituiscono il patrimonio pubblico e formulare indicazioni per il loro mantenimento, potatura, o in alcuni casi di pericolo non diversamente rimediabili, abbattimento''.

Uno scenario, quest'ultimo descritto, in linea con quanto accaduto alla quercia rossa situata fra il cimitero e l'area residenziale sorta al posto dell'ex oratorio femminile, ritenuta a rischio dal professionista incaricato, tanto da spingere il Comune ad intervenire mediante un abbattimento urgente della pianta (in realtà due esemplari nati a ridosso l'uno dell'altro).
A questo si è aggiunta la malattia funginea che aveva intaccato uno dei due fusti ed altre cause che hanno condotto alla diagnosi tecnica di ''impossibilità di eseguire un tentativo di messa in sicurezza degli alberi'', con successiva indicazione di abbattimento immediato per ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica.

La nota del Comune si chiude con la rassicurazione che il censimento delle altre piante proseguirà nelle prossime settimane, iniziativa tesa a scongiurare eventuali situazioni di pericolo, garantendo un ordinato sviluppo del patrimonio verde, ma anche per - come si legge nel documento - ''pianificare per la prima volta in molti anni, interventi di cura e prevenzione''.
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