Trenord: chiarimenti sulle dichiarazioni del PD
Non è vero - come comunicato dal PD - che "nei primi sei mesi di quest'anno le penali incassate dalla Regione sono aumentate di 7 volte, passando da 1,5 a 11,2 milioni di euro".
Gli 11 milioni di euro citati fanno riferimento ad assestamenti di bilancio Regionale per penali/detrazioni relative al 2022. La cifra delle penali e detrazioni per il 2022 non è però ancora consuntivata con Trenord, tenuto anche conto che 5 milioni di euro sono riferiti alla necessaria sospensione del servizio nel Passante Ferroviario, tra luglio e agosto 2022, per il consumo anomalo dei bordini delle ruote a contatto con un tratto di rotaia.
Gli 1,5 milioni sono la somma di penali e detrazioni pagate da Trenord nel 2021 poiché, per il decreto "Cura Italia", durante l'emergenza Covid non venivano applicate penali e riduzioni di corrispettivo per la diminuzione del servizio.
Sbagliato, nella comunicazione del PD, anche il numero delle volte in cui sono stati riconosciuti i bonus: 145 e non 160 su 456 analisi. Ricordiamo che per definire le linee "in bonus" vengono sommati mensilmente i minuti di ritardo superiori ai 5 minuti accumulati dalle singole corse ai minuti delle corse soppresse. Il dato così ottenuto viene rapportato alla durata complessiva di tutte le corse di quella direttrice, secondo quanto previsto dal Contratto di Servizio. L'attuale assetto contrattuale rende difficile per Trenord rivalersi nei confronti di RFI e FERROVIENORD, per soppressioni e ritardi dovuti a cause riconducibili alle infrastrutture e alla gestione della circolazione, e porta a identificare Trenord come unico responsabile dell'affidabilità.