Annone: 51enne morì folgorato un anno fa. Patteggia una multa il suo datore di lavoro

La tragedia costata la vita, quasi un anno fa, all'elettricista oggionese Enrico Pedretti, classe 1971, è stata al centro dell'udienza celebrata stamani in tribunale a Lecco. Dinnanzi al gup Salvatore Catalano ha infatti patteggiato la pena il 70enne titolare dell'impresa "CS Elettric Impianti" con sede a La Valletta Brianza, presso la quale la vittima prestava servizio da molti anni. Iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo a seguito degli accertamenti condotti dai carabinieri della stazione di Oggiono con il coordinamento della Procura lecchese, l'imprenditore è stato condannato a sei mesi, pena convertita in una multa pari a 12.400 euro.

L'intervento dei soccorritori lo scorso anno ad Annone e in alto a destra una foto della vittima, Enrico Pedretti

Un accordo - ratificato stamani attraverso la sentenza pronunciata dal giudice Catalano - raggiunto dal suo difensore (l'avvocato Stefano Pelizzari) con il sostituto Chiara Di Francesco, titolare del fascicolo d'indagine.
Stimato elettricista con un'esperienza pluridecennale, sul finire del mese di luglio di un anno fa Pedretti era stato chiamato presso una società con sede ad Annone in Via ai Pascoli - piena zona industriale - ad effettuare un intervento a un quadro elettrico collegato alla cabina affacciata sulla strada. L'assenza di una rete di protezione (stando a quanto emerso) mentre svolgeva un'opera di pulizia dello stesso, gli è stata però fatale; urtato l'impianto con il corpo, per il lavoratore - folgorato da una scarica elettrica - non c'era stato nulla da fare.
Allertato il 112, sul luogo della tragedia si erano portati soccorritori, pompieri e forze dell'ordine, oltre ai tecnici di ATS Brianza, chiamati a fare luce sulle cause del sinistro. Trasportato in ospedale a Lecco in condizioni gravissime, Pedretti si era spento quella stessa sera. La notizia del suo decesso si era poi diffusa in pochissimo tempo nel territorio oggionese, dove il lavoratore era un volto conosciuto. Per anni il 51enne era stato allenatore di squadre di pallavolo femminili presso l'Asd Oratorio Oggiono, collaborando con DP Malgrate ed Emmevi Volley. Una presenza fissa anche alla messa della domenica, come aveva raccontato il parroco don Maurizio Mottadelli durante i suoi funerali, celebrati presso la chiesa di Sant'Eufemia. In quell'occasione era emerso il ritratto di un uomo che si era dedicato con amore ai genitori, prima che entrambi venissero a mancare, ma anche alla sua comunità d'origine.
Una tragedia che aveva colpito anche per la precisione e l'impegno che Pedretti riponeva nel proprio lavoro di cui era profondamente esperto; eppure quel giorno qualcosa era andato storto con la vita del 51enne spezzatasi improvvisamente.
Stralciata la posizione del committente, originariamente iscritto nel registro degli indagati, a rispondere (sul piano giudiziario) di quanto accaduto è rimasto soltanto il titolare dell'impresa di cui la vittima era dipendente. Già risarciti invece gli eredi del lavoratore oggionese, che non si sono dunque costituiti nel procedimento.
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