Oggiono, Bachelet: Graduation Day, festa per la consegna dei diplomi di maturità
Non una festa tout court, ma un vero e proprio evento per celebrare i singoli protagonisti che hanno vissuto la scuola facendo emergere la loro individualità crescendo, imparando, gioendo e soffrendo: questi ragazzi sono oggi pronti a spiccare il volo verso una nuova fase della vita.
I docenti che hanno organizzato Graduation Day con la dirigente scolastica
Nella serata di mercoledì 12 luglio si è tenuto il Graduation Day, la cerimonia di premiazione degli studenti dell'istituto Bachelet di Oggiono che hanno superato l'esame di maturità concludendo il ciclo di studi di scuola superiore, un'iniziativa mutuata dalla tradizione americana. A causa del maltempo previsto in serata, gli organizzatori hanno dovuto - loro malgrado - ripiegare sul Palabachelet, anziché, come lo scorso anno, allestire il palco nel cortile dell'istituto. Poco importa per i premiati se le previsioni meteo evidenziavano un'allerta per temporali: l'eleganza, come nei migliori eventi di gala, era la parola d'ordine di una serata che ha regalato tante emozioni.
Per la gran parte, le ragazze si sono presentate in abiti che si attagliavano perfettamente sui loro corpi, con trucco, acconciature curate nei dettagli; i ragazzi, invece, hanno scelto un pantalone con camicia fino ad arrivare ai più alti livelli di formalità con un completo di tutto punto. C'è stato anche chi, tra loro, ha optato per un altro tipo di abbigliamento, talvolta informale, ma più consono alla propria persona e dunque senza allontanarsi uno stile ben preciso.
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Nei fatti, il Graduation Day è davvero la festa dei ragazzi, quella che segna la fine di un ciclo di vita: ciascuno si è presentato nella propria veste migliore, come ci si presenta davanti agli importanti appuntamenti della vita.
Il professor Enrico Crippa
La dirigente scolastica Anna Panzeri ha ricordato ai ragazzi il passaggio importante che stanno compiendo, dopo 4000 ore, 990 giorni, 165 settimane nello stesso istituto: "Ancora un paio d'ore e poi il Palabachelet, il cortile, la palestra, le aule diventeranno spazi come tanti altri che avete vissuto - ha esordito la dirigente in apertura di serata - Qui avete studiato perché mi auguro abbiate trovato le passioni, avete sognato per il vostro futuro e sofferto perché crescere implica vivere frustrazioni e successi". Poi lo sprone a investire innanzitutto su se stessi: "Non si vive per abitudine ma per inquietudine - ha proseguito - Il tempo è ciò che abbiamo a disposizione per portare a compimento ciò che siamo. Iniziate ora, quest'estate: mettete a fuoco e abbiate coraggio".
Simone Pellegatta
Al centro di questo percorso di vita c'è stata la scuola, non solo un luogo dove apprendere passivamente nozioni, ma dove crescere e maturare come persone. "Una scuola che ti mette al centro della scena quando sei annoiato di tutto e spesso stanco di niente, una scuola che ti prende e ti chiede di essere protagonista, non una comparsa. Per 5 anni. Una scuola che ti sgrida, ti rimprovera, ti riprende ma ti mette sempre al centro della scena. É stata una meravigliosa avventura guardarvi, sentirvi raccontare senza il filtro dei social, liberi di essere quelli che siete e sarete: non "postati" con la posa in ordine e i sorrisi stampati. Vi auguro di vivere la vita intensamente coltivando i sogni, camminando sopra i grattacieli, respirando la vita a pieni polmoni, fermandovi quando è il caso per godere della bellezza. Ora siete maturi, diplomati all'istituto e alla scuola reale, quella che vi chiamerà sempre ad essere protagonisti e voi non deluderete".
Le eccellenze dell’istituto Bachelet
Da chi ha esortato i ragazzi a guardare con fiducia al loro futuro partendo dal luogo dove hanno vissuto per cinque anni a chi ha invitato a riflettere sul domani partendo dalla propria esperienza. È stato l'intervento del professor Enrico Crippa, docente senior dell'istituto che si appresta alla quiescenza. "Quando avevo finito le scuole medie, non avevo ancora chiaro cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande e ho scelto liceo scientifico perché pensavo mi aprisse qualsiasi porta all'università. L'ho vissuta con discreto impegno a casa e con attenzione a scuola: andavo d'accordo con i compagni e i professori. Al tempo non c'era orientamento post diploma e, quindi, al momento della scelta, ero indeciso su cosa fare: ho scelto ingegneria perché apriva il campo a tutto. Potevo impegnarmi nell'industria, nella ricerca con buone prospettive di carriera e con ritorni economici non da trascurare, ma anche pensare all'insegnamento che in quegli anni stava prendendo piede".
Alessia Elizabeth Armijos Tituana e Marco Morano
Dopo aver scoperto che con la laurea in ingegneria non poteva insegnare matematica e fisica, il professor Crippa ha lavorato tre anni in un'impresa: lo ha fatto, come ha raccontato, malvolentieri al contrario di quando, avendo avuto la possibilità di iniziare a insegnare in una scuola privata, ha iniziato a dedicarsi alla formazione dei ragazzi. "Pur avendo dimezzato lo stipendio, ci sono andato e andavo ogni giorno ben volentieri al lavoro".
5A sistemi informativi aziendali (SIA)
Il docente ha rievocato l'evoluzione della scuola che, negli anni, è molto cambiata, aprendosi sempre più ai ragazzi. "Crescita culturale, personale e civica dello studente da allora, però, non sono cambiati - ha sostenuto - Questi obiettivi impegnativi si possono raggiungere se alunni, insegnanti, la dirigenza e tutte le risorse della scuola con le famiglie, cooperano per la sua realizzazione. Qui in questo istituto avete trovato un ambiente accogliente, che vi metteva al centro e cercava di valorizzare ciascuna vostra personalità. Con questi atteggiamenti si possono ottenere risultati: tra i miei ex allievi ci sono politici, sportivi, dirigenti, medici. Questi esempi sono la prova che l'impegno, la tenacia nello studio, la forza di reagire, la capacità di rialzarsi fanno sì che l'esperienza della scuola secondaria porti a risultati davvero gratificanti. Quando si arriva a certe occupazioni, si può diventare aiuto, sostegno, crescita per le nuove generazioni ed è qualcosa che dà colore e bellezza alla vostra vita".
5B amministrazione, finanza e marketing (AFM)
Un accenno infine al periodo pandemico, attraversato in pieno negli anni di scuola superiore dai ragazzi diplomati quest'anno: "Molti l'hanno vissuta davvero con grande responsabilità, diventando più intraprendenti e stando attenti; qualcuno avrà approfittato della mancanza di controllo dell'insegnante; qualcun altro avrà sofferto della mancanza di relazioni. Importante è stata l'esperienza: avete posto le basi per proseguire con fiducia e buona possibilità di riuscita il vostro impegno lavorativo. Auguro di poter conservare i bei ricordi di questi anni e coltivare le relazioni costruite in questi anni. I miei auguri perché possiate avere lo stesso successo anche in futuro".
5A liceo linguistico
Sul palco è stato invitato a portare la sua testimonianza anche il rappresentante d'istituto, Simone Pellegatta. "L'idea di fare il rappresentante è nata per caso quando sono passati a raccogliere le candidature - ha affermato - Mi sono unito a una lista già esistente scoprendo fin da subito che la propaganda era accanita. Dopo un mese, sono stati eletto insieme ad altri tre rappresentanti. Fin da subito ho scoperto quante responsabilità porta con sé questo ruolo: ci sono i consigli d'istituto che si tengono mensilmente, facciamo da tramite tra studenti e dirigenza e siamo chiamati in causa per eventi importanti all'interno del nostro istituto come atti vandalici e casi furto".
5A liceo scientifico
Il giovane ha poi elencato i progetti portati a compimento: "Tra i punti inseriti in propaganda, non tutto è stato portato a termine ma abbiamo concluso il progetto a cui tengo di più, quello della community che ha permesso di pubblicizzare e comunicare attività e progetti svolti nell'anno scolastico. Abbiamo introdotto gli annuari, ovvero la foto di classe contenente le foto degli alunni della scuola, in pieno stile americano, organizzato le feste d'istituto e introdotto un sistema di auto valutazione nei confronti dei docenti. Il più grande rammarico è non essere riusciti a organizzare una festa di fine anno, anche se abbiamo fatto di tutto. Non abbiamo creato la Bachelet card, che avrebbe permesso gli sconti nelle attività di vendita a Oggiono, l'assemblea di scuola zoo, le rose di San Valentino e la settimana corta. Nonostante le difficoltà, è stata un'esperienza soddisfacente: abbiamo avuto modo di farci conoscere. É stata una grande ispirazione per il mio futuro e spero che possa d'aiuto per altri. Ho imparato che nella vita bisogna buttarsi. Sono contento di averlo fatto e spero di fare esperienze simili in futuro. Spero che i progetti avviati possano proseguire anche in futuro, in particolare la community".
5D liceo scientifico scienze applicate
Prima della consegna dei diplomi, sono state chiamate le eccellenze dell'istituto, ovvero i ragazzi che hanno superato l'esame di maturità con il punteggio massimo. 100 lode/100 è stato assegnato a due ragazzi del liceo scientifico: Morano Marco (5ALS) e Tituana Armijos Alessia Elizabeth (5ALS).
5C liceo linguistico
17 giovani invece hanno ottenuto 100/100: Mauri Andrea (5ELSA), Acciaretti Ayla Erika (5BLL), Gatto Giulia (5BLL), Ripamonti Marta (5BLL), Andreotti Riccardo (5CLSA), Pelizza Francesca (5CLSA), Pellegatta Simone (5CLSA), Riva Fabiola (5ASIA), Viganò Giulia (5ASIA), Cogliati Luca (5LSP), Curioni Jacopo (5LSP), Longoni Anna (5CLL), Colella Francesca Maria (5ALS), Laze Omar (5ALS), Annese Ylenia (5ALL), Meta Valentina (5ALL), Ratti Anna (5ALL).
5B liceo linguistico
Marco Morano e Alessia Elizabeth Armijos Tituana hanno raccolto le loro emozioni dei cinque anni vissuti tra i banchi: "Quando abbiamo messe piede a scuola nel 2018, forse quel mostro della maturità ci sembrava lontano, pronto a coglierci alla sprovvista. I giorni sono volati e nel giro di poco tempo tutto è finito. Siamo pronto a immergerci nella vita adulta, senza sapere cosa ci aspetta. Ciò che rimane è anche senso di malinconia". Come misurare il tempo trascorso? "All'inizio in ore, poi in quadrimestri e in anni. Ora, con tutti i rapporti costruiti in questi cinque anni. Non sempre è stato facile. Sono stati anni difficili per noi che abbiamo dovuto affrontare anche la pandemia".
5E liceo scientifico scienze applicate
Citando Ovidio hanno augurato a tutti di essere in grado di imparare dalla sofferenza. "La conoscenza e l'esperienza acquisite non hanno fatto che arricchirci. Non importa dove staremo tra qualche mese: le passioni, una mente ben disposte ad imparare saranno da line guida". Hanno infine ringraziato coloro che hanno condiviso quest'esperienza: i compagni, i professori, la dirigenza, i genitori, gli amici e i cari.
5C liceo scientifico scienze applicate
La serata è quindi entrata nel vivo con le premiazioni dei ragazzi, tra baci e abbracci ai docenti e ai compagni: ciascuna classe si è presentata sul palco, introdotta da un breve video che ha riassunto i cinque anni vissuti all'interno dell'istituto. Il momento della premiazione è stato intervallato da numerose occasioni di performance dal vivo: ad esprimersi e ad essere protagonisti, ancora una volta, gli studenti che hanno manifestato il loro talento nel canto, nella danza, nella musica, esibendosi a volte insieme ai docenti.
5 liceo sportivo
Conclusione della serata, allo sfiorare della mezzanotte, con il lancio dei cappelli, un simbolico addio ai cinque anni trascorsi in istituto e un benvenuto, a braccia aperte, alla vita, con la consapevolezza raggiunta per affrontarla.
Michela Mauri