Barzago: lettura scenica sulla monaca di Monza a Verdegò

Anche Barzago ha celebrato i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni. Sabato sera, nell'affascinante cornice della chiesetta di Verdegò, è andata in scena una lettura scenica di alcuni brani de I Promessi Sposi. Oltre a Claudia Isacchi, assessore alla cultura, erano presenti anche il sindaco Mirko Ceroli e il vicesindaco Michele Bianco.

Un momento della lettura nella chiesa di Verdegò

"Questa chiesa è stata costruita tra il 1718 e il 1720 ed è consacrata ai santi Giovanni e Paolo, due santi militari che raffigurati nel quadro. Non è dedicata a Pietro e Paolo come comunemente si crede" ha esordito Natale Perego, storico volontario che da decenni si prende cura della struttura. Egli ha poi lasciato la parola a Bruno Biagi, presidente dell'associazione "I Promessi Sposi in circolo".

Natale Perego

"La nostra è una lettura non accademica, tesa a far trasparire la bellezza del romanzo. Continuiamo a studiare per riuscire a proporre brani sempre nuovi" ha spiegato Biagi. Egli si è poi soffermato sul personaggio a cui era dedicata la lettura di sabato sera, ovvero la monaca di Monza.
"La monaca di Monza è un personaggio molto controverso. Nel Fermo e Lucia si trovano dei particolari morbosi e misteriosi su questa figura. Tali elementi sono stati poi completamente rimossi nelle successive versioni del romanzo. Per Manzoni ella non è né vittima né carnefice. È una sventurata" ha spiegato il presidente dell'associazione prima di dare avvio allo spettacolo.

L'assessore Claudia Isacchi e sotto Bruno Biagi

Quattro i brani letti da altrettante volontarie dell'associazione. Tra essi, anche l'iconico episodio in cui Getrude fu lasciata in convento alla tenera età di sei anni.
A. B.
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