Bulciago: ''mamma, ho rotto il telefono''. Vittima di una frode perde 2.200 euro

Truffa ai danni di una bulciaghese, vittima di una frode telefonica che ha fatto leva sulla paura di una madre per una presunta difficoltà del figlio. Il fatto è avvenuto nella giornata di ieri e, ancora scossa per l'accaduto, la donna ci ha raccontato l'episodio.
In mattinata riceve sul proprio telefono un sms da una persona che si dichiara essere il figlio: la informa di aver rotto in acqua il cellulare, di avere acquistato un'altra sim, ma - curiosamente, facile dirlo a posteriori - di non poter ricevere o fare chiamate. La situazione appare particolarmente verosimile alla madre: in questi giorni, infatti, il congiunto si trova in vacanza al mare con la famiglia. L'istinto materno in questo momento prevale e, complici i messaggi convincenti, va oltre gli eventuali dubbi che si insinuano nella sua mente. La donna decide pertanto di memorizzare il numero nuovo su Whatsapp e comincia a chattare, a sua insaputa, con il criminale.
Il presunto figlio le chiede anzitutto di non divulgare quanto le sta raccontando e di mantenere il riserbo: vista la richiesta di discrezionalità, la donna non pensa né di chiamare il figlio sul numero reale - e ancora attivo - né, tantomeno, la nuora. Insomma, accondiscende alla richiesta di far rimanere la questione circoscritta al rapporto madre-figlio.
Dopo essersi assicurato il silenzio della donna, il truffatore le dice di non riuscire a scaricare l'applicazione della banca, ma di dover fare tassativamente, entro sera, un pagamento di 2.200 euro per un MacBook e un iPhone. La richiesta di agire con urgenza è un'ulteriore leva che viene spesso usata dai truffatori per fare andare a buon fine la loro azione criminale.
''Resto un po' basita ma probabilmente entro nella modalità ‘mamma che si preoccupa per figlio in difficoltà' - racconta la donna - Faccio il bonifico e come richiesto gli mando la foto della contabile". Intanto, il dialogo prosegue e arriva una nuova richiesta di denaro: ''Gli chiedo se gli serve altro. Mi dice che in effetti ne dovrebbe fare un altro da 1.100 euro e gli rispondo che ne avremmo parlato il giorno successivo. Nel frattempo, gli chiedo se al mare fa caldo, se i bambini stanno bene, se la moglie è informata e dall'altra parte giungono risposte brevi, ma appropriate''.
Arriva poi il momento dell'amara verità, quando la donna scopre di essere stata vittima di una truffa. ''Verso sera, ricevo una videochiamata da mio figlio - prosegue - Gli chiedo da quale numero stesse chiamando: ‘dal mio mamma, perché?'. Gli dico: ‘ ma non hai rotto il cellulare?' e lui: ‘no mamma cosa dici?. Insisto: ‘ma se mi hai dato un altro numero e mi hai chiesto un bonifico urgente di 2200 euro per un iPhone è un Mac....!. Mio figlio commenta: ‘mamma ma sei impazzita?'. E così in un attimo, mi si è parata davanti la verità e ho capito tutto''.
Impossibile a questo punto fare un passo indietro per recuperare almeno il denaro: non si può revocare il bonifico, una volta effettuato dal conto corrente. Tra l'altro, oltre il danno anche la beffa per la malcapitata: il bonifico è stato indirizzato a un conto corrente straniero e dunque diventano vani i tentativi di indagine.
''Ho sporto denuncia dai Carabinieri'' ha aggiunto la donna che peraltro continua ad essere perseguita: il numero fasullo di cellulare, italiano, è tuttora attivo e le sta ancora chiedendo il secondo bonifico. La speranza è quella che si possa riuscire a risalire ai responsabili; essendo tuttavia numerosissimi i casi identici o simili a quello capitato alla bulciaghese, di certezze non ce ne sono.
La bulciaghese ha voluto raccontare lo spiacevole episodio per mettere in guardia altre persone e farle diffidare da messaggi che giocano sulla psicologia. ''Spero che la mia esperienza possa servire ad evitare ad altri quelli che è successo a me'' ha concluso.
M.Mau.
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