Missagliola: dopo la petizione dei residenti anche la minoranza interviene per chiedere lo stralcio dell'edificabilità in Via della Pieve

Anche il gruppo di minoranza Centrodestra Unito interviene sulla vicenda legata alle previsioni urbanistiche in Via della Pieve, dove potrebbe sorgere una nuova palazzina residenziale. A sollevare pubblicamente la questione nelle scorse settimane, un gruppo di cittadini, promotori di una petizione online per fermare l'eventuale ulteriore cementificazione in uno dei punti più panoramici di Missagliola e in generale dell'intero paese.

I consiglieri Duvia, Comi, Casiraghi (nel frattempo dimissionaria) e Meregalli di Centrodestra Unito

''Abbiamo appreso questa notizia quasi per caso, iniziando ad informare i residenti: quasi tutti ne erano all'oscuro'' ci aveva detto Mara Girardi, portavoce del gruppo costituitosi in frazione per dire no al consumo di ulteriore suolo e chiedere, quale alternativa, la realizzazione di un parco giochi per bambini o comunque di un luogo di ritrovo ed aggregazione per le tante famiglie che risiedono fra Via Riva e Via della Pieve.
Se la petizione nel frattempo ha raccolto oltre centosettanta firme, anche i consiglieri di minoranza hanno voluto intervenire sulla questione, protocollando proprio in queste ore una mozione da discutere in consiglio comunale. Nel documento (che pubblichiamo in calce) i consiglieri Meregalli, Comi e Duvia (in attesa della formalizzazione dell'incarico al collega Rossano Casiraghi ndr) chiedono il ripristino del terreno di Via della Pieve in area agricola, togliendovi qualsiasi vincolo edificatorio, considerando il suo valore ambientale ma anche sociale.

''Noi auspichiamo possa divenire il Belvedere di Missaglia, identificato sulle mappe della mobilità dolce come punto panoramico e che possa essere attrezzato per una fruibilità senza barriere'' si legge nell'atto della minoranza, che fa naturalmente riferimento al vincolo che lega - urbanisticamente parlando - quell'area al comparto ex albergo Corona, situato nel cuore del paese.
Come ci aveva infatti spiegato il sindaco Paolo Redaelli intervenendo sulla questione, la zona oggetto delle proteste, nel PGT approvato lo scorso anno è ribattezzata G2 ed è stata concepita nell'ambito di un meccanismo di rigenerazione urbana legato alla riqualificazione dell'area fra Via Garibaldi, Via Cavour e Via Cernuschi, anche dal punto viabilistico. Da qui la scelta della precedente amministrazione (con l'attuale sindaco assessore alla partita) di concedere, quale compensazione, la possibilità di spostare la volumetria prevista in due aree: Via don Rigamonti a Maresso e Via della Pieve appunto.
Il tema, già finito al centro di un confronto politico, sarà dunque oggetto di discussione in consiglio.

Di seguito il testo completo della mozione:



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