Garbagnate: in villa Micanzi il teatro sul tennista Agassi

Essere o non essere? Il dilemma shakespeariano usato per la raccontare un campione sportivo. Andre Agassi, tennista che ha detenuto il primato di più vecchio numero uno al mondo fino al 18 febbraio 2018, data in cui è stato scavalcato dall'allora trentaseienne Roger Federer.

La sua storia è stata raccolta e interpretata da Alessandro Colombo che ha scelto la forma del monologo teatrale per portarla in scena. La rappresentazione si è tenuta domenica 23 luglio nella splendida location di casa Micanzi a Garbagnate Monastero dove Nicola Bizzarri, ideatore della rassegna "La Piccola", ha accolto il pubblico, annunciando i prossimi appuntamenti in programma. Giunta alla quarta edizione, l'iniziativa promossa da Stendhart teatro di Oggiono grazie al contributo del fondo sostegno arti dal vivo (Fondazione comunitaria del lecchese, Acinque e Lario Reti Holding) e al patrocinio del comune di Lecco oltre che dei comuni che ospitano la rassegna itinerante (Annone Brianza, Garbagnate Monastero, Molteno, Oggiono e Valmadrera), è una manifestazione culturale che, durante l'estate, si occupa di valorizzare il teatro professionista.

Il sindaco di Garbagnate Monastero Mauro Colombo ha ringraziato l'attore Alessandro Colombo e il regista Filippo Capparella per la scelta di rappresentare la storia del tennista più discusso e la signora Lula Micanzi, che quest'anno ha aperto per ben due volte le porte di casa per eventi di natura culturale.

"Un comune immortale" è il titolo scelto per raccontare la storia di Agassi, quarto figlio di una coppia che ha cresciuto la famiglia negli Stati Uniti, a Las Vegas. Il padre, grande appassionato di tennis, sognava per i suoi figli un futuro da campione, quello che lui non aveva mai avuto. Ci provò con i primi tre senza riuscire nell'intento ma raggiunse l'obiettivo con Andre, che aveva cresciuto a "pane e tennis": già in tenera età, il padre gli aveva messo tra le mani la racchetta. Come Andre racconterà nella sua autobiografia Open, era arrivato a odiare il tennis che gli era stato imposto dalla figura paterna e non aveva scelto per convinzione personale. «Se colpisci 2.500 palle al giorno, ne colpirai 17.500 alla settimana e quasi un milione in un anno. Un bambino che colpisce un milione di palle all'anno sarà imbattibile» erano i calcoli a tavolino di papà Mike.

Campione Andre lo diventerà, riuscendo a essere ricordato anche per la sua originalità e personalità: portava capelli lunghi, orecchini e anche in campo indossava abiti colorati, sebbene nel tennis sia imposto il bianco.
Era cresciuto con questa convinzione: "un tennista è un pugile con una racchetta di tennis in mano" e nella sua carriera ha vinto 60 titoli ATP e otto tornei dello Slam. É l'unico tennista della storia ad avere vinto tutte le categorie di torneo esistenti per un tennista maschile in singolare: i quattro tornei dello Slam, la medaglia d'oro del singolare olimpico 1996, il torneo ATP World Championship 1990, gli ATP Masters Series. Nel 2011 è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame. Una carriera strepitosa ma non è tutto oro quel che luccica: lui stesso si è sentito in trappola, confinato a un destino per lui deciso da altri. Questa dualità è ben emersa dalla rappresentazione teatrale, con cui l'attore Alessandro Colombo ha portato in scena l'affascinante protagonista, per molti anni, del tennis mondiale.

"La Piccola" proseguirà con l'ultimo spettacolo del mese. Appuntamento per sabato 29 luglio alle 21 in villa Sironi a Oggiono con "discorsi senza punto mentre la verità ciao", una rappresentazione ironica e folle proposta da "Pat passi teatrali".
La rassegna teatrale chiuderà dopo la pausa di agosto: sabato 2 settembre alle 20.30 in villa Rosa andrà in scena "dove il sole va a dormire. Lucio Battisti, musica, pensieri e parole". Stendhart teatro proporrà un teatro concerto dedicato al genio della musica che ha risieduto a Molteno: la drammaturgia è affidata a Mattia Conti, mentre in scena ci saranno Nicola Bizzarri per le letture e la cantante Elena Mapelli.

Non sarà una biografia di Battisti ma racconterà episodi tratti sia dalla vita, che dalla carriera e dalle sue esperienze con la parte artistica del personaggio. Sarà un modo per celebrare il grande cantante.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.