Campofiorenzo, Vismara: 'guasto tecnico, ma la situazione sempre sotto controllo'. In frazione però, qualche timore resta

''In relazione agli articoli apparsi in queste ore rispetto alla perdita del presunto materiale chimico nelle zone limitrofe allo stabilimento dell'azienda a Casatenovo (Lecco), Vismara precisa che si è trattato di un guasto tecnico che ha provocato una fuoriuscita di ammoniaca. Il materiale che si è disperso nell'aria e l'odore percepito non hanno mai rappresentato un pericolo per i cittadini e la situazione è stata sempre sotto controllo, come confermato da scrupolose verifiche in corso da stamattina''. Punta a tranquillizzare i residenti e chi in quegli istanti si è trovato a transitare per le strade che collegano Casatenovo a Campofiorenzo e da lì al territorio monzese, la nota diffusa in questi minuti dall'azienda Vismara, sotto i riflettori nelle scorse ore a seguito di quanto accaduto martedì sera, quando Via Sant'Anna è stata raggiunta da diverse squadre di Vigili del Fuoco, Carabinieri e rappresentanti di enti ed istituzioni, chiamati ad accertare origini e circostanze della perdita.

Una veduta della Vismara da Via San Luigi. A destra Cascina Sant'Anna

L'aria per oltre un'ora si è presentata quasi irrespirabile, tanto che pure i pompieri e le forze dell'ordine si sono dovuti dotare di dispositivi di prevenzione per accedere ai locali scenario del guasto. Interessata dall'intenso tanfo l'area della strada provinciale 51 (Via De Gasperi) verso cui affaccia lo stabilimento, ma anche Via San Luigi, Via Mozart, Via don Consonni, sino all'abitato di Campofiorenzo e ai limitrofi comuni di Camparada e Correzzana, nel monzese, i cui sindaci hanno tenuto informate le rispettive cittadinanze coordinandosi con il collega Filippo Galbiati di Casatenovo, portatosi tempestivamente sul posto per verificare di persona la situazione.
In attesa di capire con ulteriore precisione quanto accaduto - una volta conclusi gli accertamenti da parte dei Vigili del Fuoco - alcuni residenti non hanno mancato di esternare qualche preoccupazione.


L'intervento di soccorritori e forze dell'ordine nella serata di ieri

''Abbiamo saputo cos'era successo poco dopo le 21.30, tramite il passaparola, ma l'evento risale ad almeno un'ora prima. Avevamo le finestre aperte e in pochi minuti la casa si è riempita di un odore talmente fastidioso da far bruciare gli occhi e la gola'' ci ha raccontato un casatese residente in Via don Consonni, a pochi passi dal santuario di Campofiorenzo. ''Io e mia moglie ci siamo riparati in cantina avendone la possibilità, altrimenti non so cosa avremmo fatto. Inizialmente pensavamo che la puzza fosse legata a qualche concime particolare, ma più passavano i minuti, più la situazione peggiorava. Ci è anche venuto mal di testa''.
A questo proposito sono state due le ambulanze attivate a livello precauzionale, per scongiurare potenziali casi di intossicazione che non risultano esserci stati. I mezzi della Croce Bianca portatisi a ridosso dell'area industriale, sono rientrati in sede senza dover trasportare nessuno in ospedale.
Sono diverse invece le segnalazioni di piante che avrebbero accusato le conseguenze della dispersione di ammoniaca nell'aria. Secondo quanto riferisce il residente interpellato, le foglie di salvia e di altre piantine che si trovavano all'esterno, da questa mattina appaiono in più parti spente e rinsecchite, come si può notare dalle immagini che pubblichiamo.

Che all'origine di questo aspetto opaco - se così possiamo dire - vi sia il noto evento di ieri sera, al momento nessuno può stabilirlo con certezza. Quello che però i residenti chiedono - qualora un evento simile o analogo dovesse ripresentarsi - è una comunicazione immediata da parte dell'azienda, per dar conto subito di quel che sta accadendo a chi in quel territorio ci abita.
''Si potrebbe pensare ad un dispositivo sonoro, magari una sirena, che avvisi in caso di guasti o perdite rilevanti, come quella che si è verificata ieri. Tutti noi auspichiamo che nulla del genere possa ripetersi, ma la tempestività è fondamentale soprattutto quando un'azienda ha sede a ridosso di un'area residenziale'' ha concluso il casatese.
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