Molteno: nuovo scontro in consiglio sul tema degli ambulatori e della sanità

Ferdinando De Capitani, esponente del gruppo di minoranza Progetto per Molteno, torna ad attaccare la maggioranza sulla scelta di creare un ambulatorio all'interno del quale prenderanno servizi medici di medicina generale e specialisti. Il tema centrale della critica è la commistione tra sanità pubblica e privata per evidenziare la divergenza politica tra i due gruppi: De Capitani l'ha rimarcata nel consiglio comunale dove è stata ratificata una delibera approvata dalla giunta il 26 maggio scorso per utilizzare una quota di avanzo vincolata. La somma di 43.500 euro verrà utilizzata per investimenti in opere pubbliche, ha spiegato il consigliere con delega al bilancio Marcello Casiraghi: di questi, circa 5.000 euro serviranno per gli ambulatori comunali. La variazione include anche uno spostamento tra capitoli di una somma di 123.000 euro.

Ferdinando De Capitani

"Abbiamo fatto un'opposizione forte e decisa sul polo medico, ma quella che abbiamo posto è una questione importante in merito alla concomitanza tra pubblico e privato'' ha affermato De Capitani, che ha letto la programmazione di Regione Lombardia sul tema sanitario. "Dopo che la Regione ha disarticolato il sistema sanitario, si accorge di cosa ha fatto e parla di "sanità territoriale più vicina e accessibile", dove medici e pediatri lavorano insieme a specialisti per garantire a tutti migliore accesso alle cure. La pandemia ha messo in evidenza un problema già esistente: Regione, si legge, nel testo, ha previsto "importanti interventi di miglioramento del sistema sanitario, con potenziamento e creazione di presidi territoriali e sviluppo della tele medicina". Noi ci siamo sempre chiesti che senso ha creare un polo medico in una piccola comunità come la nostra dove, con soldi pubblici, mettiamo a fianco la medicina di base e quella privata".
Per la minoranza, quindi, rimane netta la contrarietà al progetto: "Ritengo che in una struttura come quella sia impossibile gestire le due attività perché c'è una forma di induzione verso la medicina privata e la libera professione. Mi meraviglio che venga fatta questa cosa. Si tratta certo di una posizione politica perché siete un'amministrazione di centrodestra mentre noi facciamo riferimento al centrosinistra e abbiamo un'idea completamente diversa. Seguiremo i lavori che farete e saremo esigenti affinché la separazione delle attività dei medici di base da quelle private sia garantita. Vorrei prendere l'esempio ad Olginate dove c'è un'amministrazione con un diverso orientamento rispetto al vostro che ha costruito una struttura simile, mettendola a disposizione dei medici di base. Perché non pensare a una cosa simile? Vi chiedo: per voi la questione è avere 15.000-16.000 euro l'anno di introiti?".

Marcello Casiraghi (primo da sinistra) e al microfono il sindaco Giuseppe Chiarella

La replica del sindaco Giuseppe Chiarella ha ricalcato quanto già espresso in risposta all'interrogazione sul tema lo scorso aprile. "È una visione completamente diversa'' ha asserito. ''La realtà, oggi, è che ci sono medici privati che prestano servizio in ospedale e ci sono realtà sul territorio dove medici di base e specialisti operano fianco a fianco. I nostri medici di base sono accompagnati in questo percorso e lo sostengono: sono tutti entusiasti della struttura e con chi andranno a lavorare. Questo ci dà la spinta per andare avanti. Diamo loro la possibilità di operare in un contesto straordinario, al fianco di specialisti con cui potranno confrontarsi. Se vado in ospedale, il medico privato riceve negli stessi locali dove ci sono i medici dell'ATS. Non possiamo pretendere che ci sia una separazione, quando ci sono luoghi dove c'è la commistione. L'interesse del Comune non è nell'introito dell'affitto visto il bilancio, ma nell'innovare: avremo una struttura di cui nessun altro sul territorio dispone".
In merito alla variazione adottata dalla giunta invece, dopo aver spiegato la necessità di far fronte ad alcune spese, il primo cittadino ha commentato: ''è la prima dall'approvazione del bilancio: questo attesta che le previsioni erano ben fatte".
M.Mau.
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