Missaglia: Redaelli boccia la mozione della minoranza su Via della Pieve. ''E' superata''

Mozione respinta. Si è chiusa in un clima di tensione, la seduta di martedì sera del consiglio comunale di Missaglia. Dopo la trattazione di punti di natura finanziaria e di altri due più tecnici, legati all'urbanistica, il sindaco Paolo Redaelli ha dato la parola ai colleghi del gruppo Centrodestra Unito per la presentazione del documento protocollato nei giorni scorsi, per chiedere lo stralcio del terreno di Via della Pieve dal PGT rispetto a come si presenta attualmente, escludendo dunque qualsiasi possibilità edificatoria di tipo residenziale.
Un'azione, quella della minoranza, nata a seguito della raccolta firme promossa da alcuni residenti in frazione Missagliola, venuti a conoscenza che nella variante al piano di governo del territorio approvato nel 2022, la precedente amministrazione aveva legato il terreno (ribattezzato G2 ndr) al meccanismo di rigenerazione urbana che dovrebbe interessare le aree dismesse del centro paese (ex Corona, ex Bellavite, ex Valagussa etc). Dovendo infatti ricavare nuovi posti auto e sistemare la viabilità di Via Cavour/Via Garibaldi soprattutto, il Comune aveva individuato due zone missagliesi dove far ''atterrare'' la volumetria sottratta al comparto: Via don Rigamonti a Maresso e Via della Pieve a Missagliola.

Il sindaco Paolo Redaelli

Un'intenzione contestata da alcuni residenti e dalla stessa minoranza, secondo la quale si deturperebbe con nuove costruzioni uno dei punti più suggestivi del territorio, che domina dall'alto il centro paese con la veduta della sua imponente basilica.
''Noi auspichiamo possa divenire il Belvedere di Missaglia, identificato sulle mappe della mobilità dolce come punto panoramico e che possa essere attrezzato per una fruibilità senza barriere'' si legge nell'atto della minoranza, che chiedeva dunque il ripristino del terreno di Via della Pieve in area agricola, togliendovi qualsiasi vincolo edificatorio, considerando il suo valore ambientale ma anche sociale.
La vicenda nel frattempo ha però conosciuto un'evoluzione. Lo scorso 18 luglio dopo aver incontrato i residenti, il sindaco Paolo Redaelli ha fatto sapere con una nota pubblica diffusa diversi giorni più tardi, di aver compreso le ragioni della cittadinanza e di non essere più intenzionato a mettere sul piatto il terreno di Via della Pieve per nuove edificazioni legate alla rigenerazione urbana del centro. Un intendimento che ha confermato ieri sera, in replica a quanto illustrato dal consigliere di minoranza Piera Comi, chiamata ad illustrare il contenuto della mozione.

I consiglieri Piera Comi e Riccardo Meregalli di Centrodestra Unito

Redaelli ha infatti ribadito il ''dietro-front'' sul tema, specificando altresì l'intenzione di trasformare il lotto in area attrezzata, soltanto dopo però aver provveduto a sistemare il parco di Villa Cioja, nella medesima frazione, ormai abbandonato e dunque prioritario per l'amministrazione.
Nell'indicare alcune inesattezze contenute nel documento, il primo cittadino ha ritenuto impossibile provvedere al ripristino in area agricola, perchè ciò comporterebbe l'avvio di una procedura di variante allo strumento rivisto un anno fa soltanto, con spese consistenti a carico dell'ente.
''Vi chiedo di bocciare la mozione, poichè superata nel contenuto o in alternativa di ritirarla'' ha detto Redaelli rivolgendosi alla minoranza.
Il consigliere Comi però, ha insistito per votare il documento ritenendolo un atto dovuto alla luce della necessità di evitare cementificazioni in quel comparto. ''Apprezziamo che lei abbia cambiato idea, ma con questa mozione si blinda quella che è la vostra posizione e quella del consiglio comunale al riguardo. Al momento invece c'è solo la parola del sindaco'' ha detto l'esponente della minoranza, al cui intervento ha fatto seguito quello del collega e capogruppo Riccardo Meregalli. ''Ci dispiace molto che questo atto venga bocciato: lo abbiamo presentato nell'interesse di tutti e, come ha detto il consigliere Comi, per confermare la decisione che avete espresso a voce. Ripensateci'' ha aggiunto l'esponente dell'opposizione.
Il primo cittadino ha però confermato la propria scelta, ribadendo a più riprese di non aver intenzione di avviare una variante su un tema peraltro già superato dai fatti.

In primo piano Bruno Crippa, capogruppo di Più Missaglia

Una posizione sostenuta dal capogruppo di maggioranza Bruno Crippa che in un appassionato intervento ha messo in evidenza l'atteggiamento di chi ''sa compiere un passo indietro se necessario'', riferendosi alla volontà di escludere nuove edificazioni sul terreno di Via della Pieve dopo aver compreso le preoccupazioni dei residenti. L'ex sindaco ha poi sottolineato la bontà delle scelte operate con il PGT approvato lo scorso anno, con il tentativo di rigenerare l'esistente e di restituire a verde diverse aree presenti in paese. ''La necessità di una variante è il limite della vostra mozione: è un percorso non fattibile'' ha concluso Crippa.
In sede di voto la mozione è stata dunque respinta dalla maggioranza, con il voto a favore dei soli esponenti di Centrodestra Unito. La seduta si è dunque conclusa con un clima di tensione fra i due gruppi anche con critiche da parte di alcuni sostenitori presenti fra il pubblico, in merito alle tempistiche concesse ad interventi e repliche durante il dibattito consiliare.
G. C.
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