Missaglia: borse di studio a sostegno degli alunni disabili dei tre asili, in forte aumento

Il parroco don Carlo Pirotta, presidente
delle tre scuole dell'infanzia missagliesi
La disabilità infantile è fra i temi di maggiore attualità per l'ufficio sociale del Comune di Missaglia, chiamato a gestire un incremento importante di casi. Come ha riferito l'assessore Diego Benfatto l'altra sera in consiglio comunale, i numeri dei bambini iscritti ad una delle tre scuole dell'infanzia del paese che necessitano di assistenza educativa è aumentato sensibilimente, tanto che a settembre la percentuale di alunni disabili si attesterà fra il 5 ed il 6%. Una percentuale che comprende soltanto i casi certificati ufficialmente, dunque minore rispetto al dato reale se si considera che spesso le attestazioni da parte degli enti competenti arrivano ad anno scolastico già iniziato.
Insomma, una situazione che il Comune sta tentando di gestire attraverso un tavolo di confronto istituito con i rappresentanti delle scuole dell'infanzia di Missaglia, Maresso e Lomaniga, tutte legate alle rispettive parrocchie. ''Servono strategie e risorse per questo tema'' ha aggiunto l'altra sera Benfatto, sottolineando l'esigenza di una miglior pianificazione possibile.
I piccoli alunni affetti da disabilità necessitano infatti di assistenza e dunque di figure professionali specializzate, chiamate spesso ad occuparsi di un singolo caso, con conseguenti costi a carico delle famiglie e delle strutture. Il Comune infatti, interviene per quel che il bilancio gli consente di fare e i contributi statali talvolta arrivano in netto ritardo, di pari passo appunto con l'iter delle certificazioni.
Per tamponare una situazione reale e di bisogno tangibile, in questi giorni la comunità pastorale Maria Regina dei Martiri guidata da don Carlo Pirotta (presidente peraltro delle tre strutture) ha lanciato un'iniziativa inedita, finalizzata al sostegno delle scuole dell'infanzia: ''una borsa di studio per i nostri bambini in difficoltà''.
''Un bambino con disabilità come dice lo Stato, oppure un BES (bambino con Bisogno Educativo Speciale), necessita di un'attenzione in più, necessità di essere accompagnato, come tutti i bimbi della nostra comunità, verso la scuola primaria dalla mano della sua insegnante di sezione e con la mano sulla spalla dalla sua educatrice per la disabilità ognuno con i suoi tempi in base alle cure che vengono fatte nei centri che tutti noi conosciamo, anche solo per sentito dire e che nelle nostre zone ci fanno essere orgogliosi come La Nostra Famiglia a Bosisio o il servizio di neuropsichiatria infantile della nostra ASST'' si legge nella presentazione del progetto, diffusa tramite i canali della comunità pastorale. ''Il costo di una educatrice non è sostenibile da un'unica famiglia lo Stato ci dà un contributo anche se l'anno successivo all'effettiva frequenza. Il comune ci dà un contributo annuo ma tutto ciò ancora non copre questa spesa che sta mettendo in difficoltà i nostri bilanci''.
Per queste ragioni si è pensato di istituire delle borse di studio speciali, ovvero degli aiuti economici (nell'ordine dei 300 euro annui) per sostenere la famiglia nelle spese oppure per contribuire a finanziare le ore di un educatore la cui retribuzione non è coperta da altri aiuti pubblici.

Per contribuire e sostenere l'iniziativa si può procedere in diversi modi:

-semplicemente con pochi euro che insieme andranno a formare la borsa di studio. In questo caso si può fare un bonifico sul conto corrente "Missaglia solidale" IBAN IT56N0832951550000000450331 specificando nella causale "borse di studio", oppure portando la propria quota in una segreteria parrocchiale o, infine, inserendo in una busta (con specificata l'intenzione) in una delle cassette delle nostre chiese parrocchiali.

-facendosi carico di una borsa di studio annuale con la possibilità di intitolarla a sè o a un proprio caro defunto.
-con una impegno a versare ogni anno la quota per i tre anni del percorso di un piccolo iscritto, sempre potendo intitolare la borsa di studio a sè o a un proprio caro defunto.

Per ulteriori informazioni in merito alle modalità di sostegno (o per aderirvi) è possibile recarsi direttamente dal parroco don Carlo e concordare con lui la propria decisione.

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