Suello: è mancato Giovanni Panzeri, alpino e volontario

Giovanni Panzeri
È venuto a mancare la scorsa settimana Giovanni Panzeri, volontario del gruppo Alpini e per lungo tempo componente del coro alpino lecchese nonché cittadino conosciuto dai residenti della piccola Suello dove ha sempre risieduto con la moglie e l'intera famiglia.
Nato il 6 aprile 1951 nell'allora Cesello Brianza (così erano chiamati i comuni di Cesana Brianza e Suello prima della separazione), Giovanni aveva altri tre fratelli che, come lui, sono stati lavoratori.
In gioventù, Panzeri ha svolto il servizio militare, come conducente dei muli, a Vipiteno (in provincia di Bolzano, al confine con l'Austria) presso il quinto reggimento del gruppo di Sondrio.
Si è poi avviato al lavoro di muratore presso un'azienda dove è rimasto per 36 ininterrotti anni. Le sue capacità gli hanno permesso di costruire case nei paesi limitrofi, contribuendo al processo di edificazione non solo di un edificio ma anche del futuro di famiglie che avevano la necessità di maggiori spazi.
Anima alpina fino al midollo Giovanni, come ricordano i figli, è sempre stato appassionato della montagna e del canto, tanto che ha fatto parte del coro alpino lecchese per 22 anni. Durante questa lunga esperienza ha avuto anche il privilegio di cantare davanti al Presidente della Repubblica. Non si è trattato dell'unico impegno. Giovanni è stato un membro attivo del gruppo Alpini di Cesana Brianza, all'interno del quale ha svolto numerose attività con impegno e dedizione senza risparmiarsi. Una rappresentanza del gruppo ha partecipato alla funzione del compagno che, come si usa dire nel loro linguaggio, è andato avanti.
Sebbene fosse una persona di poche parole e riservata, è sempre stato conosciuto dagli abitanti del paese anche grazie alla frequentazione dell'ambiente parrocchiale. In particolare modo, è stato molto stretto il legame con l'ex parroco don Francesco Grasselli che lo scorso venerdì mattina ha voluto essere presente per celebrare le esequie, manifestando la riconoscenza verso Giovanni e l'affetto verso la famiglia in un doloroso momento.
"È stato un padre che non ha mai fatto mancare nulla ai propri figli insegnando loro l'importanza e il valore de lavoro e dell'umiltà" racconta il figlio Andrea. Pochi anni fa, una grande gioia ha animato la famiglia: una nuova vita è nata dall'amore di Andrea con Barbara. La sua presenza è stata particolarmente gradita a Giovanni: la bambina in tenera età, gli ha permesso di aprirsi e lasciarsi andare alle emozioni. I momenti in compagnia del nonno resteranno impressi nelle fotografie scattate e nel cuore della bambina e dei suoi genitori.
Due anni e mezzo fa gli è stata diagnosticata la malattia, causata dall'esposizione all'eternit durante le operazioni di taglio che avvenivano durante il lavoro come muratore. Nonostante la malattia e alcuni momenti di tristezza e sconforto che l'hanno accompagnato, ha vissuto con grande dignità questo periodo salutando la vita terrena senza voce ma parlando e comunicando con gli occhi.
"Giovanni era molto conosciuto in paese perché era componente degli alpini ed era presente alle varie manifestazioni come il IV novembre o il 25 Aprile - ha ricordato il sindaco Giacomo Valsecchi - Era una persona abbastanza riservata ma di compagnia".
La funzione funebre si è tenuta lo scorso venerdì. Giovanni ha lasciato la moglie Elza, i figli Andrea con Barbara e la piccola figlia e Matteo con Vittoria. I familiari hanno in particolare modo voluto esprimere un pensiero di ringraziamento per il gruppo alpini di Cesana, il coro alpino lecchese e don Francesco Grasselli per la vicinanza e il sostegno a seguito della perdita del compianto Giovanni.
M.Mau.
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