Oggiono, Molteno: terminata la GMG 2023, i giovani raccontano un viaggio di emozioni

''Brillare, ascoltare, non temere'': sono le parole di Papa Francesco che hanno accolto e accompagnato i giovani di tutto il mondo presenti alla Giornata Mondiale della Gioventù, nel corso delle veglia di sabato sera. Ed è con queste parole significative che è giunto al termine, domenica 6 agosto, l'intenso viaggio che ha coinvolto i 42 ragazzi di Oggiono e Molteno, accompagnati in questa esperienza da don Francesco Beretta.

''Questo viaggio - ci ha raccontato Giorgia Bianco, giovane di Oggiono che ha preso parte alla GMG 2023 - è iniziato con l'accoglienza in una scuola elementare di Porto Salvo, situata vicino al centro, facilmente raggiungibile grazie ai mezzi. Grazie all'ospitalità del personale di questa scuola, abbiamo avuto due pasti al giorno, compreso il nostro badge, mentre la colazione era un momento che trascorrevamo tutti insieme all'interno della scuola. Venerdì 4 agosto, dopo due ore di pullman, ci siamo spostati da Los Vados a Lisbona, dove, il mattino seguente, ci siamo riuniti in un momento di preghiera per il mattino. Da questa tappa siamo poi nuovamente ripartiti verso la città della gioia, dove ci siamo confessati per ricevere l'indulgenza del Perdono di Assisi: in questa occasione abbiamo recitato insieme preghiere, volte a ricevere l'indulgenza, e siamo stati guidati in questo percorso da alcuni sacerdoti italiani, ma anche da alcuni non italiani che parlano la nostra lingua, che ci hanno ascoltato e confessato. Il cammino è poi proseguito in direzione di Parco Edoardo VII, luogo dove si è svolta la Via Crucis con il Papa, che abbiamo avuto l'occasione di vedere da molto vicino''.

In questo momento particolare e profondo, a cui hanno assistito 800mila giovani, il Papa ha toccato un argomento delicato e importante nella vita dei giovani: il pianto. Bergoglio ricorda, infatti, che in questa manifestazione dei sentimenti è presente Gesù e invita i ragazzi a interrogarsi sul motivo per cui piangono, accendendo emozioni e riflessioni personali nel cuore dei presenti.

''La Via Crucis - ci ha spiegato Giorgia - si è rivelata un momento bellissimo sia per le parole e il messaggio del Papa sia per l'allestimento di coreografie durante le diverse stazioni: per ognuna si spostava l'impalcatura, in cui venivano trattati molteplici temi differenti tra loro, alcuni anche in italiano in quanto una delle lingue ufficiali della gmg. Quelli che mi sono rimasti più vividi sono il riscaldamento globale, la salute mentale, le dipendenze, le immagini di se stessi, le situazioni disumane, come per esempio la guerra, e il futuro''.

Il programma è poi proseguito il 5 agosto, giornata dedicata alla Veglia, in attesa della messa di domenica 6. ''Sabato - ha proseguito Giorgia - siamo partiti al mattino presto e, dopo diversi spostamenti con i mezzi, ci siamo appostati nel settore C, dove abbiamo pranzato in attesa della Veglia prevista per le 9.30. Nell'arco di tempo che ci separava dall'incontro con il Papa la sera abbiamo giocato insieme e abbiamo socializzato anche con ragazzi di altri paesi, seduti vicino a noi. con cui abbiamo fatto conoscenza e ci siamo scambiati le bandiere delle nostre nazioni e oggetti vari. Un altro momento che ricordo con affetto è stata l'alba di domenica mattina, che abbiamo ammirato tutti insieme felici, anche se un po' stanchi e assonnati. La mattina è stata subito animata da Padre Guilherme, il prete dj alla console, fino al momento della messa celebrata da Papa Francesco''.
Sul pullman del viaggio di ritorno, i ragazzi hanno condiviso le sensazioni provate in questi giorni e stanno ancora rielaborando ciò che a parole è difficile da esprimere dopo un'esperienza così intima e intensa.

''Al termine di questi tre giorni - ha concluso Giorgia - posso dire che è stata un'esperienza bellissima, a mio parere, da provare almeno una volta nella vita perché la comunità che si crea con tutte le persone è impressionante, soprattutto se si pensa che anche nella diversità siamo lì tutti per lo stesso motivo. Abbiamo avuto l'opportunità di parlare con tantissime persone di stati differenti ed è stato interessante e prezioso scoprire come nei loro paesi vivono il rapporto con Dio e quanto i giovani siano coinvolti in questa dimensione spirituale. Ci siamo accorti, inoltre, che l'amore unisce molto e anche tra di noi e delle parrocchie presenti è nata una bella intesa e amicizia, in particolare con persone che non si conoscevano prima di questo viaggio. Durante le parole del Papa, ognuno ha espresso commozione, amore e gioia in modi diversi: c'era chi piangeva, chi sorrideva, chi si abbracciava, chi si stringeva la mano. E, in questo clima di condivisione e di partecipazione, tutti stavano vivendo un momento bellissimo di riscoperta di se stesso e della propria fede: per questo chi non prende parte alla GMG non può comprendere completamente quanto questa possa cambiare una persona, se la si vive nel migliore dei modi''.

Insomma, un viaggio di emozioni che resterà impresso nella mente e nei cuori dei ragazzi oggionesi.
Viviana Iovanella
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.