Costa: l'ultimo saluto a Luigi Caspani, vittima del sinistro di Premana. Una vita 'per gli altri, senza chiedere nulla in cambio'

Il numero di persone intervenute, moltissime - tenendo anche conto del Ferragosto ormai alle porte - dà la misura di quanto Luigi Caspani fosse apprezzato. Lo ha sottolineato anche il figlio Gabriele salendo all'altare al termine dell'Eucaristia per ricordare il 79enne, vittima del tragico sinistro verificatosi lunedì nel tardo pomeriggio a Premana. Nell'alta valle lecchese l'anziano aveva una baita e lì si recava appena gli era possibile; la sua esistenza però, l'aveva quasi interamente trascorsa a Costa Masnaga dove risiedeva con la moglie Anna Maria. Una figura di spicco per la comunità: sempre pronto ad aiutare il prossimo e la parrocchia. Non a caso il prevosto don Adriano Colombini era affiancato - nella celebrazione della funzione odierna - da una moltitudine di sacerdoti, tutti in qualche modo legati a Caspani e alla sua generosità.

Il feretro del 79enne mentre lascia la chiesa di Costa Masnaga

''Se questo rito fosse stato solo familiare e confidenziale, avrei parlato senza esitazione della personale amicizia che mi legava a Luigi'' ha detto don Adriano, rilevando invece una presenza numerosissima, quasi inaspettata dato il periodo. ''Tanti parenti ed amici sono venuti qui oggi, nutrendo il desiderio di ricordarlo, condividendo magari un episodio particolare''.
Del resto il masnaghese era una persona aperta, amabile e disponibile. Proprio per questo la tragicità della sua inaspettata morte inquieta e rattrista, come ha affermato ancora il parroco di Santa Maria Assunta che ha però tentato di rassicurare i familiari e più in generale i fedeli intervenuti alla funzione. ''Fra i tanti interrogativi che affollano la nostra mente e che meritano una risposta, c'è una certezza, quella riscontrata nelle parole e nella scelta di vita di Luigi. Nessun evento ci può separare da questo'' ha aggiunto don Adriano, precisando che ''i defunti non ci abbandonano: ci vogliono accanto nella fede e nella carità che ci hanno donato. Stanno preparando per noi la via che conduce al Padre''.

Molto emozionante l'ultima parte della funzione, quando la figlia Ilaria è salita all'altare insieme al fratello Gabriele, cercando di restituire l'immagine del padre. Per farlo ha utilizzato un aneddoto, ricordando quando a 5 anni, si stava recando all'asilo in bicicletta con l'amato genitore. ''A pochi metri da casa, infilai per sbaglio il piede nella ruota e cademmo insieme'' ha detto, evidenziando come l'amato papà in quell'occasione, la rassicurò tamponandole le lievi ferite e asciugando le lacrime, mettendo al secondo posto il male che si era procurato. Rialzatisi insieme, andarono verso la scuola. ''Sapeva cadere con te, senza chiedere nulla in cambio, sacrificando il sè per l'altro. Un papà non solo per noi, per me, Gabriele ed Ivano, ma per tanti altri. Chiunque bussasse alla porta di casa era il benvenuto: importava la persona con le sue necessità''.

I soccorsi intervenuti lunedì e il luogo in cui si è verificata la tragedia a Premana

Una figura mite e silenziosa, che sapeva spesso anticipare le risposte e che oggi lascia una bella eredità, come ha evidenziato ancora Ilaria: ''amarci gli uni gli altri''. ''Era l'uomo della luce e mi piacerebbe che da oggi ci fosse una ripartenza, come ha esortato anche il Papa nell'ultima GMG: eleviamoci e diffondiamo la nostra luce'' ha concluso la figlia, non prima di aver chiesto ai presenti di pregare per la sua famiglia.

Parole di grande intensità ed emozione le ha spese anche il fratello Gabriele, invitando l'assemblea a non archiviare la scomparsa del genitore come una tragedia, celebrando invece il grande tesoro lasciato da Luigi: quello di una vita spesa e dedicata interamente al prossimo. ''Non è l'altezza ma la profondità a dare la vertigine: è una frase che papà ripeteva spesso. Ci ha guidati con calma e gentilezza, con grande capacità di ascolto. Il suo stile di vita era quello di spezzarsi per il prossimo. E' faticoso e difficile farlo, ma questa è la grande eredità che ci lascia''.

Al termine della funzione, caratterizzata da una partecipazione numerosa e intensa, il feretro del 79enne ha lasciato la parrocchiale per avviarsi poi al tempio crematorio; non prima però dell'abbraccio che i presenti hanno voluto dare ai suoi familiari.
G. C.
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