Castello di B.za: Monsignor Rolla celebra la messa solenne per il patrono S.Lorenzo

"Il gesto del pallone bruciato rimanda al fuoco della carità che ha messo nell'animo di Lorenzo la possibilità di testimoniare attraverso la sua vita la carità di Cristo".

I sacerdoti che hanno concelebrato la messa di questa mattina per San Lorenzo

Con queste parole Monsignor Maurizio Rolla ha esordito nell'omelia durante la messa svoltasi questa mattina nella chiesa di San Lorenzo a Castello di Brianza. In occasione della festa patronale, il parroco don Walter Brambilla, infatti, ha chiesto al Monsignore, in procinto di lasciare il suo ruolo di vicario episcopale per la zona III, di concelebrare la messa assieme ad altri sacerdoti fortemente legati alla comunità brianzollese.

Il rito del pallone e sotto Monsignor Maurizio Rolla

Oltre al parroco e a Monsignor Rolla, infatti, sull'altare erano presenti: don Giuseppe Riva; don Mauro Mascheroni, oggi vicario a Birone vicino Giussano; don Sergio Zambenetti, in procinto di spostarsi dalla parrocchia di Luino a quella di Carugate; don Biagio Fumagalli, cappellano dell'ospedale di Merate originario di Bevera; don Giuseppe Corti, sacerdote ad Oggiono; don Simone Maggioni, nato e cresciuto a Castello ed oggi parroco a Pogliano Milanese; padre Antonello Rossi e padre Stephen Odhiambo, due missionari della Consolata di Bevera; il diacono Alessandro Misurata, in servizio a Viganò. Come detto, la celebrazione ha preso il via con l'accensione di un grande pallone appeso al centro della chiesa in ricordo di San Lorenzo, arso vivo nel 258 d.C. a Roma.

 "Durante l'estate il fuoco è un po' malvagio, mette paura. Non è facile passare dal fuoco pensando di essere nella carità e nel dono della fede come testimonianza. Sono tante le modalità in cui, attraverso il segnale del fuoco, è stata presentata questa esperienza del passaggio in una condizione di sofferenza nella vita dei credenti" ha proseguito Monsignor Rolla.

Di fronte a lui, la chiesa era piena di fedeli radunatisi per la messa nonostante fosse un giorno feriale in pieno agosto. Tutti ascoltavano in silenzio la predica del sacerdote originario di Pessano con Bornago. "Tanta gente vuole stare sola. Stare con gli altri, accoglierli incontrarli è qualcosa di molto complicato. La maggior parte delle altre persone sono un problema da affrontare. Invece dobbiamo entrare in questa prospettiva del non rimanere soli imparando a custodire le esperienze di incontro con gli altri" ha proseguito Monsignor Rolla. "Spesso schiacciamo nel tempo la fede, vi dedichiamo solo quei venti minuti necessari all'adorazione o la mezzoretta necessaria all'eucarestia. Spesso ci troviamo a vivere così tutta la nostra vita e questo ci rende paurosi e cattivi anche se crediamo e andiamo a messa".

Come da tradizione, la messa solenne è stata animata dal coro parrocchiale diretto da Rosaria Perego. "Non è automatico voler bene. Bisogna scegliere di voler bene. Ai ragazzi bisogna far comprendere la gioia di credere anche dentro i momenti di sofferenza. Dio non obbliga ad amare i nemici ma invita a scegliere di amare i nemici. Invita anche noi preti a tirare fuori ciò che siamo. Scegliere di amare vuol dire poi partecipare all'eucarestia in una maniera diversa" ha concluso Monsignor Rolla.

Al termine della celebrazione, don Walter ha ricordato come proprio ieri la comunità abbia festeggiato gli 83 anni di consacrazione della chiesa a Cologna. La struttura, infatti, fu consacrata tra l'8 e il 9 agosto 1940 alla presenza del Cardinal Alfredo Ildefonso Schuster, allora arcivescovo di Milano.

Dopodiché, il parroco della comunità pastorale che riunisce Castello e Dolzago ha donato a Monsignor Rolla un busto in bronzo raffigurante Papa Paolo VI. Tale gesto è stato salutato dagli applausi convinti dei fedeli.
A. B.
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