La poesia di Colombo/36: uno slancio di rispetto verso il prossimo

Il rispetto per il prossimo. Solo abbandonando i sentimenti più cupi dell'animo umano, si può arrivare a sentire l'altro - che sia la persona con cui interloquiamo in strada o un collega di lavoro - come un nostro pari, un simile, un fratello. In un contesto simile non esistono superiori o subordinati: i rapporti si basano anzitutto sul rispetto reciproco e si va ben al di là della propria posizione sociale, spesso causa di differenze e disuguaglianze sociali. Mettendo da parte il nostro ego, riusciamo a vedere il prossimo con altri occhi e in questo modo, la nostra stessa persona ne guadagna in onore.

Prova a trasmettere questo modello di pensiero la poesia odierna di Umberto Colombo che ci trasporta nella dimensione di rispetto per il prossimo che incontriamo nel nostro cammino di vita.
Il prossimo

L’amore, il rispetto e la fratellanza

l’uomo per l’uomo unito dalla natura

leviamo il garbo chiuso in una stanza

porremo al mondo l’altruismo di bravura


Mano con mano e un sogno ci vien dato

la speranza torna libera e fiorita

cancellerà dall’uomo il brutto a lui serbato

e vincerà l’onore,  dando speme per la vita

 
Fraterno è il dono per una unione forte

guardarsi l’un l’altro ma non di soppiatto

sentire l’aiuto, capire e ridare le forze

per giorni felici su un nuovo contratto


Parcella in rispetto comune e leggera

non credere al dono sul vile danaro

superbia e malizia non è mai sincera

non giova al riguardo esserne il faro


Uguali siam nati sotto il travaglio

l’impulso del cuore ci dona la vita

non v’è differenza sul nostro ritaglio

ma pace e speranza per via concepita

 
la quiete in noi stessi è prosa d’amore

l’ingordo  rimane nel nostro egoismo

giuriamo al pensiero giacente nel cuore

avremo la pace e non più lo strabismo

 
Umberto Colombo

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.