Molteno, ferrovia per Como: entro il 2026 l'elettrificazione grazie al PNRR. Il progetto

L'elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco, nella tratta Albate Camerlata-Molteno, rientra tra i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con obiettivo di realizzazione nel 2026. È stato pubblicato in questi giorni, sul sito del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MITE), il progetto di fattibilità tecnico-economica.
Innanzitutto, un po' di storia: la costruzione della linea ferroviaria Como- Lecco attraverso la Brianza, venne inaugurata il 20 novembre del 1888 con un collegamento che univa Lecco a Como passando per Oggiono, Molteno, Merone, Cantù e Camerlata. Nel secolo scorso diventò fondamentale per il traffico merci che collegava i distretti tessili, ma anche per il trasporto di materiali destinati a cementerei e ferrerie.



Il tratto tra Como San Giovanni e Albate Camerlata (5 km) risulta già elettrificato a 3 kV c.c. ed è a doppio binario; l’intervento riguarda dunque il tratto verso Lecco, per un totale di 36,8 km a semplice binario su complessivi 46,6 chilometri della lunghezza totale della linea Como San Giovanni-Lecco. Il territorio è tutelato dal punto di vista paesaggistico e naturalistico per la presenza di parchi e per la prossimità con Siti Natura 2000. Il progetto di elettrificazione della linea, sulla provincia di Lecco, riguarderà i comuni di Molteno e Rogeno. A Molteno, in particolare, verrà realizzata una nuova sottostazione elettrica ferroviaria (SSE).
"Il progetto di elettrificazione della Albate-Molteno-Lecco si configura come un progetto di investimento di RFI per migliorare le prestazioni della linea esistente in termini di miglioramento della regolarità della circolazione ferroviaria e di potenziamento tecnologico, che consentirà la circolazione dei treni con locomotori elettrici alimentati a 3kV cc, nonché in termini di sostenibilità ambientale per l’eliminazione appunto della circolazione di locomotori diesel attualmente in servizio sulla linea'' si legge nella relazione. ''La Como-Lecco è una linea di interesse regionale, che collega Como a vari comuni del comasco, del lecchese e a Lecco stessa, sviluppandosi trasversalmente nel territorio a sud del triangolo lariano. In particolare, la tratta collega i due capoluoghi di provincia con Molteno, che rappresenta un punto di connessione con la linea Milano-Lecco''.




La linea esistente è a binario unico, senza elettrificazione, ed è percorsa da treni regionali Trenord sulle tratte Como-Molteno e Como-Lecco, dai treni suburbani S7 tra Molteno e Lecco.
Il Piano di Committenza prevede che il progetto sia caratterizzato da una prima fase comprendente l’elettrificazione della linea da Albate Camerlata a Molteno (lotto 1). Questa traguarderà l’attivazione al 2026 (PNNR) e sarà lo stato inerziale per il progetto della fase 2, che vedrà l’elettrificazione della tratta da Molteno a Lecco.
In merito al progetto, la relazione specifica: ''Il passaggio da treni alimentati a gasolio (ad oggi presenti sulla tratta) con quelli a trazione elettrica avrà un impatto positivo in termini di emissioni inquinanti e climalteranti; l’utilizzo di motori a combustione interna, infatti, rappresenta uno dei principali responsabili delle emissioni di sostanze inquinanti, sia in termini di gas ad effetto serra (Grenhouse Gases, GHG), sia di altri inquinanti che hanno effetto diretto sulla qualità dell’aria a livello locale (come, ad esempio, il materiale particolato). Al riguardo, con riferimento alla valutazione dell’impatto dell’infrastruttura ferroviaria sull’obiettivo ambientale di mitigazione dei cambiamenti climatici, ai sensi del regolamento UE 2020/852, si rappresenta che il regolamento UE 2021/241 del parlamento europeo e del consiglio del 12/02/2021, nell’allegato VI metodologia di controllo del clima – dimensione e codici delle tipologie di intervento per la ripresa e resilienza, definisce, per le linee ferroviarie elettrificate, un coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici pari al 100%''.



I treni in transito sulla linea Como-Molteno-Lecco

Attualmente sulla linea si registra una circolazione di treni, tutti in fascia oraria diurna (06.00-22.00), ripartita in questo modo, attraverso un servizio che è esclusivamente di tipo regionale: circolano 24 treni al giorni nella tratta Albate-Molteno e 46 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco. Il Modello di Esercizio di progetto, pensato nel 2026, prevede un potenziamento della linea mediante due scenari di attivazione: 34 treni al giorno sulla tratta Albate Molteno e 68 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco. RFI ha anche immaginato uno scenario post 2026, ripartito su tre fasce con un servizio che rimarrà di tipo regionale: 68 treni al giorno nella tratta Albate-Molteno, 34 treni al giorno nella tratta Merone-Molteno e 68 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco.
''Gli impianti fissi dedicati all’alimentazione della linea ferroviaria vengono individuati, per quanto possibile, nelle zone di minor impatto ambientale, a ridosso di centri abitati e comunque compatibilmente con le esigenze di alimentazione della linea di contatto e per gli impianti di servizio. Per la linea di contatto è prevista una tensione nominale a 3 kV a corrente continua, con una sezione complessiva di 440 mm2 (costituita da 2 fili di contatto sagomati di 100 mm2 e da 2 corde portanti da 120 mm2 in rame). L’elettrificazione della tratta Monza – Molteno è prevista nell’ambito di altro progetto, ma gli studi di potenzialità sono stati condotti considerando questo futuro innesto dal punto di vista elettrico. La nuova SSE Molteno è predisposta anche per accogliere la futura elettrificazione verso Monza'' si specifica nella relazione.


La stazione ferroviaria di Molteno

Per realizzare le opere contenute nel progetto, è prevista l’installazione di una serie di aree di cantiere lungo il tracciato della linea ferroviaria, che sono state selezionate sulla base di alcune esigenze principali, come la disponibilità di aree libere in prossimità delle opere da realizzare; la lontananza da ricettori critici e da aree densamente abitate; il facile collegamento con la viabilità esistente, in particolare con quella principale (strada statale ed autostrada); la minimizzazione del consumo di territorio; la minimizzazione dell’impatto sull’ambiente naturale ed antropico e la volontà di interferire il meno possibile con il patrimonio culturale esistente.
Nel progetto di fattibilità tecnica sono state definite anche le corrette modalità di gestione dei materiali di risulta che saranno prodotti durante i lavori dell’elettrificazione della linea. A tal proposito sono state condotte, nel giugno/luglio 2022, alcune indagini ambientali sulle terre e sul pietrisco ferroviario. ''Sulla scorta dei risultati delle analisi di laboratorio i rifiuti sono risultati non pericolosi e i possibili impianti di destinazione degli stessi possono pertanto essere impianti di recupero, discariche per rifiuti inerti e discariche per rifiuti non pericolosi''.


La linea ferroviaria Como-Lecco nel territorio di Rogeno

Il programma lavori prevede una durata complessiva dell’intervento - da consegna lavori fino ad attivazione - di 835 giorni naturali e consecutivi per il lotto 1, così ripartiti: 90 giorni per le attività propedeutiche all’avvio dei lavori; 565 giorni per le attività di costruzione e 180 giorni per CVT/ANSF. ''Le lavorazioni che concorrono a determinare la durata delle attività di costruzione riguardano principalmente l'elettrificazione della linea e l’inserimento di nuove SSE. Si evidenzia che l’intervento in oggetto verrà svolto in regime di interruzione totale di esercizio''.
Il valore totale dell’intervento è pari a 70,5 milioni di euro, di cui 61,9 milioni di euro di opere ferroviarie e 8,6 milioni di euro di opere extra linea e riambientalizzazione.
M.Mau.
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