Missaglia: a 121 anni dalla visita di Ferrari alla Basilica, messa solenne in San Vittore

Messa solenne questa mattina a Missaglia, in occasione del 121° anniversario della dedicazione della Basilica di San Vittore, avvenuta per mano del beato cardinal Ferrari, arcivescovo di Milano. Ad accogliere i fedeli il parroco don Carlo Pirotta che ha ricordato l'importanza di questa ricorrenza per la comunità, pur evidenziando come siano cambiate le cose con il trascorrere del tempo.

Il parroco don Carlo Pirotta

''All'epoca si consacravano le chiese nei giorni estivi perchè i contadini, liberi dal lavoro, partecipavano volentieri a queste messe che talvolta duravano anche delle ore'' ha detto il sacerdote scendendo dall'altare per avvicinarsi ai presenti e rendere ancor più intima la celebrazione. ''Addirittura le liturgie si tenevano talvolta anche alle 6 del mattino ed erano sempre partecipate. Oggi sarebbe impensabile una cosa del genere, alla vigilia di Ferragosto poi. Le chiese resterebbero vuote''.

I fedeli intervenuti alla messa odierna delle ore 10 del resto, non erano più di una cinquantina. Eppure per don Carlo se il passare degli anni ha mutato molti elementi della nostra quotidianità, ci sono cose che non cambiano. ''Resta qualcosa di straordinario: siamo qui oggi in questo luogo per sentire la presenza di Dio. Siamo noi ad aver bisogno della sua casa. Qui abbiamo la possibilità di incontrare il maestro, di dare un senso alla nostra vita'' ha detto, facendo riferimento alle sacre scritture e a Zaccheo, desideroso di salire in cima all'albero per vedere Gesù.

Da qui l'importanza della Basilica, intesa come la casa del Signore, che deve diventare anche la nostra casa, una certezza dove passare e in cui rifugiarsi per incontrare Dio.

Per questa ragione il prevosto missagliese ha invitato a pregare anche per chi in questi giorni di agosto è lontano, per riposare lo spirito e la mente dalle fatiche quotidiane. ''Guardiamo Gesù e gli diciamo: voglio passare da casa tua'' ha concluso don Carlo.
La festa di dedicazione della Basilica si celebra appunto ogni anno, tramite l'accensione delle 12 candele sulle 12 colonne su cui è stato posto il segno di croce con il Sacro Crisma il 14 agosto 1902 dal beato Andrea Carlo Ferrari.

La messa è poi proseguita seguendo i tradizionali riti, in un giorno in cui oggettivamente si respira un'atmosfera diversa, data dal periodo ferragostano. Nella Basilica di San Vittore a Missaglia però, sono giorni di festa. Archiviata la liturgia di stamani si è già pronti a celebrare l'Assunta, compatrona; oggi messe vigiliari alle 17 a Lomaniga e alle 18 a Maresso, mentre domani, 15 agosto, le liturgie seguiranno l'orario festivo (ad esclusione della celebrazione delle 9.30 a Contra).

Una devozione molto forte lega i fedeli missagliesi alla Madonna Assunta, per via in particolare del simulacro ligneo risalente al 1646 e presente sopra l'altare maggiore.
G. C.
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