Gli Alpini di Missaglia, Monticello e Torrevilla in campo per regalare a chi è rimasto a casa un Ferragosto in compagnia
Alpini e volontari con il sindaco di Monticello, Alessandra Hofmann
Le penne nere missagliesi con gli amici che hanno dato una mano nell'organizzazione del pranzo
Il sindaco Paolo Redaelli con il vice e assessore Donatella Diacci,
Gerry Scaccabarozzi della Bottega dell'Arte e il parroco don Carlo Pirotta
Un'atmosfera molto simile a quella che abbiamo trovato a Missaglia, dove in settanta si sono riuniti per il tradizionale pranzo delle Penne Nere. "Sono quindici anni che ci ritroviamo qui il 15 agosto per un'iniziativa organizzata in collaborazione con il comune. L'obiettivo è passare una giornata insieme in allegria. Vengono diverse persone anche da altri paesi" ha evidenziato il capogruppo Pier Vittorio Casiraghi. Presenti come da tradizione anche il parroco don Carlo Pirotta, il sindaco Paolo Redaelli e l'assessore alla cultura Donatella Diacci, seduti insieme a Gerry Scaccabarozzi della Bottega dell'Arte.
Mentre a Monticello il piatto forte era la paella alla valenciana, a Missaglia si era optato per dei gustosi spaghetti allo scoglio.
Alpini di Torrevilla impegnati nella consueta cassoeulata
Per tanti casatesi, però, il pranzo di Ferragosto ha un solo ed unico protagonsita: la cassoeula degli alpini di Torrevilla. "La cassoeulata è un classico che portiamo avanti da quindici anni. Abbiamo preparato 250 porzioni da asporto mentre in 70 la mangiano qui in baita. Anche quest'anno abbiamo dovuto declinare tante richieste perché altrimenti la preparazione diventava insostenibile" ha commentato Andrea Giulio Penati, capogruppo degli alpini di Torrevilla. "Benché sia un piatto tipico della tradizione brianzola, ormai in pochi preparano la cassouela perché la preparazione dura tre giorni. Per questo, quando la trovano buona, le persone tendono a tornare per gustarla di nuovo".