Colle Brianza, Ravellino: la statua e la reliquia di San Rocco in processione fra le vie del paese

Come da tradizione la frazione di Ravellino ha commemorato San Rocco, patrono del piccolo centro abitato parte del comune di Colle Brianza.



Il sindaco Tiziana Galbusera con i rappresentanti delle associazioni

Una commemorazione che cade ogni anno il 16 agosto con una cerimonia che, molto spesso, risulta essere accompagnata dal sole e dal caldo estivo. Una calura che non ha scoraggiato i presenti a seguire in processione la statua e la reliquia del santo fra le vie centrali del borgo.



La cerimonia religiosa è iniziata a metà pomeriggio con la messa officiata da don Alberto Pirovano - parroco di Colle Brianza - nella piccola chiesina dedicata a San Rocco e gremita di fedeli per l'occasione.



Il corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza

Qualche presenza in meno, invece, nella piazza antistante. In passato, nonostante la commemorazione del santo cadesse nel pieno del periodo vacanziero, erano molte le persone che, arrivando anche da altri comuni del territorio, partecipavano alla processione. Una piazza semivuota, quella odierna, che ha finito per suscitare qualche perplessità e interrogativo anche fra alcuni dei presenti.



Gli addobbi all'esterno delle abitazioni

Durante la santa messa, don Alberto ha ricordato la storia di San Rocco e le tradizioni che legano i fedeli alla figura del santo. Non molto venerato nel nord Italia, ma molto venerato nel sud del Paese e in Francia, stato di cui San Rocco di Montpellier era originario, dove nacque presumibilmente fra il 1345 e il 1350.


La statua di San Rocco viene portata in processione. Don Alberto Pirovano regge la reliquia

"In Francia - ha spiegato don Alberto durante l'omelia - San Rocco è molto venerato. Lo si invoca per la protezione dalle malattie infettive, in passato era considerato un protettore contro la peste". Malattia di cui lo stesso Rocco da Montpellier si ammalò durante un pellegrinaggio in Italia. Guarì anche grazie a un cane che gli portò quotidianamente del pane. Un animale che è possibile trovare molto spesso nelle raffigurazioni del santo, come ai piedi della statua lignea di San Rocco che è stata esposta in chiesa e portata in processione fra le vie di Ravellino.


Durante la pandemia causata da Coronavirus fra il 2020 e il 2022 San Rocco è stato uno dei santi più invocati dai fedeli cristiani europei in preghiera per ottenere la guarigione. Un dato che è emerso da uno studio redatto da una rivista scientifica francese che si occupa di coniugare il mondo della medicina, della salute pubblica e dell'etica.



Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al sindaco Tiziana Galbusera, anche i rappresentanti del gruppo alpini di Colle Brianza, dell'Avis e della Protezione Civile, ciascuno presente con il proprio gonfalone esposto sull'altare della chiesa e portato successivamente durante la processione.


Corteo che è iniziato non appena è terminata la santa messa. La statua del santo è stata innalzata e trasportata fuori dalla chiesa bardata, per l'occasione, con drappi di colore rosso e strisce colorate a festa. Discesi i gradini del piccolo sagrato della chiesa di San Rocco la processione si è diretta verso l'area di ingresso del centro abitato, lungo via Garibaldi, passando a fianco dell'antico lavatoio. Fatto ritorno in piazza IV Novembre, i fedeli in corteo hanno proseguito il proprio cammino lungo via Ripamonti, per tornare nuovamente nel piazzale antistante la chiesa.


Un percorso fra le case del centro storico, adornate con drappi rossi e fiori in occasione della festa patronale di San Rocco a cui gli abitanti della piccola frazione sono particolarmente devoti.


Non poteva mancare il corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza presente con numerosi musicisti in una formazione ricca di strumenti a fiato e percussione.
L. A.
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