La poesia di Umberto Colombo/37: il cuore e la strada del trapianto

Nei versi della calda settimana di metà agosto, Umberto Colombo ci consegna una poesia sul trapianto, un tema tosto. Chi ha visto perdere un amico o un parente, ha concesso la donazione degli organi affinché possano vivere in un'altra persona bisognosa, ridonando nuova vita a chi se le stava vedendo sfilacciare mese dopo mese. C'è anche la possibilità di dichiarare la propria volontà attraverso la compilazione di un documento da lasciare agli uffici comunali: si chiama "scelta in comune" ed è un'iniziativa nata in collaborazione con il Coordinamento regionale delle donazioni e dei prelievi di organi e tessuti: vi hanno aderito anche diversi comuni del circondario. La scelta che può essere effettuata al momento del rilascio o del rinnovo della carta identità, presso l'ufficio anagrafe comunale. L'adesione viene subito inserita nel sistema e inviata telematicamente al sistema informativo trapianti. Attraverso il codice fiscale, sarà possibile vedere come una persona si è espressa sulla donazione degli organi e dei tessuti.
Esiste un'associazione a cui si può aderire: si chiama Aido, associazione italiana dei donatori d'organo.
"Molti organi restano vivi e possono essere impiantati in altro umano. Questo ci fa pensare: allora il corpo non finisce quando sei morto, se alcune sue parti di noi restano vive e possono raddoppiare la loro esistenza forse per più generazioni. Questo ci fa pensare ad una reale intelligenza umana che lascia il suo corpo e raggiunge l'aldilà. É un vero dilemma" è il commento di Umberto Colombo in accompagnamento alla poesia.

   Il cuore - e la strada sul trapianto
 
Il cuore batte anche dopo che sei morto
è pronto e vivo al trapianto su di un malato
quindi che il tutto finisca siamo nel torto
Il corpo in più parti può esser recuperato
 
La mente non per certo resta finita
un giorno varrà ancora qualche risposta
si sa, la mano, il fegato il rene è di sortita
da un corpo già finito vien ricomposta
 
Le cornee in aggiunta a tante altre parti
di norma vengono passate ad altri corpi
felice sarà colui  che incontrerà quei  sarti
pronti al ricucir per lor e cambiar le sorti
 
Il come vengono fatti questi passaggi
dai tempi interminati e giunti adesso
dal praticar lo studio frutto dei sondaggi
il tempo, già passato, è qui riflesso
 
La tecnica ci porta in alto verso l'attivo
esamina e scioglie per noi qualche mistero
il corpo umano tronco per lungo avviso
riprende ciò che si adduce ad un volar sincero
 
il segno del poi morir vien cancellato
a destra e a manca sorgono risposte
quale sarà il rifiorire ancor celato
nel manto del saper per or nascoste
 
La regola del dotto fermo e maturato
facente parte e presa sull'uman sistema
del corpo e per il corpo vien ognor studiato
sul come sarà  possibile risolvere il problema
 
 
Umberto Colombo

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